dall’UniUrb

2017-11-16
Sigillo di Ateneo al Generale Giorgio Toschi

– La cerimonia domani nell’Aula Magna del Rettorato –

L’Università Carlo Bo renderà omaggio al Generale di Corpo d’Armata Giorgio Toschi con il conferimento del Sigillo di Ateneo da parte del rettore Vilberto Stocchi. Cerimonia in programma per venerdì 17 novembre alle ore 11,30 nell’Aula Magna del Rettorato. Il generale terrà nell’occasione una Lectio Magistralis dal titolo “La funzione di Polizia Economico –Finanziaria della Guardia di Finanza alla luce della recente evoluzione normativa.”
Il sigillo di Ateneo, copia di quello impresso nel 1588, rappresenta l’elemento identificativo di una delle più antiche e prestigiose Università italiane, ed è stato consegnato in tempi recenti a personalità quali Gehrard Schröder, Martin Schulz, Carlo Rubbia, Elena Cattaneo, Andrea Camilleri, Adam Zagajewski, Pietro Bartòlo.
Il Generale Toschi ha comandato importanti reparti territoriali tra cui la Tenenza di Viareggio (LU), la Compagnia di Velletri (Roma), il Gruppo di Pisa, la Legione di Palermo e il Regionale Toscana.
Ha comandato il Nucleo di Polizia Tributaria di Viareggio (LU) e il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria. Ha retto per oltre due anni il Comando dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza.
Laureato in Giurisprudenza, in Economia e Commercio e in Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria, ha svolto pluriennale attività di insegnamento di materie giuridiche e tecnico professionali presso gli Istituti di Istruzione del Corpo.
Già componente del “Comitato Antiriciclaggio” del Ministero dell’Economia e delle Finanze nonché del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Editoriale per il Corpo della Guardia di Finanza, è stato membro del Comitato di redazione della “Rivista” della Guardia di Finanza e autore di studi monografici e di numerosi articoli di interesse storico e tecnico/professionale.
Ha presieduto il Consiglio Superiore della Guardia di Finanza, la Commissione Ordinaria di Avanzamento e il Consiglio dei Gruppi Sportivi “Fiamme Gialle”.
Giornalista pubblicista, è Presidente del Comitato Scientifico e di Redazione della “Rivista della Guardia di Finanza”, periodico bimestrale a carattere giuridico, economico e tecnico- professionale.
E’ membro della “Commissione consultiva per il contrasto all’evasione e all’elusione e alle frodi fiscali”, istituita dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con decreto del 15/02/2017.
E’ Presidente in carica del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Editoriale per il Corpo della Guardia di Finanza.
Dal 27 aprile 2017 è Consigliere nel Consiglio Direttivo del Centro Interamericano delle Amministrazioni Tributarie (C.I.A.T.), per i Paesi non Americani.

LA SCUOLA COMUNISTA DI FRATTOCCHIE
In uscita per Laterza il nuovo libro della storica Anna Tonelli (Università di Urbino Carlo Bo)
È da oggi nelle librerie (anche in e-book) il nuovo libro di Anna Tonelli, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Urbino Carlo Bo, intitolato A scuola di politica. Il modello comunista di Frattocchie (1944-1993) (Laterza). Si tratta di una ricerca innovativa, affrontata con taglio scientifico e scrittura brillante, che si avvale di molti documenti inediti e ricostruisce per la prima volta la storia della più celebre scuola di politica esistita in Italia.
Il nome di Frattocchie evoca immediatamente la scuola ideata dal Partito comunista italiano per formare i quadri dirigenti del futuro, funzionante dal 1944 fino al 1993, per quasi cinquant’anni di attività. Quel nome è un riferimento, in positivo e in negativo, per tutti i partiti che anche oggi vogliono organizzare scuole di formazione. In termini giornalistici, si è scritto della Frattocchie della Lega, della Frattocchie di Forza Italia, della Frattocchie dell’Ulivo, della Frattocchie di Enrico Letta. Ma di quel modello non è rimasto praticamente nulla se non l’evocazione del nome. Le scuole di politica attuali consistono in brevi soggiorni e corsi dove i giovani militanti vanno ad ascoltare relatori e partecipano a dibattiti su alcuni temi di politica contemporanea. Niente a che vedere con gli esempi del passato. Per questo il libro costituisce una novità assoluta, con la ricognizione di tutti i passaggi e le fasi che hanno costruito il sistema delle scuole di politica del Pci.
dall’UniUrbAnna Tonelli
Si analizzano i meccanismi di reclutamento (chi furono gli alunni, da dove provenivano, com’erano scelti), la formazione politica e ideologica (come si studiava, su che cosa, chi insegnava e in che modo), la vita collettiva (la mensa, le ‘brigate di studio’, le discussioni, la critica e l’autocritica, le attività ludiche), la valutazione e i risultati (gli esami, le pagelle). Un modo per capire come l’educazione alla politica abbia rappresentato una pedagogia vera e propria in grado di intrecciare tutti gli aspetti della vita individuale e collettiva: la capacità di stare insieme, l’elevamento ideologico, lo spirito di gruppo, l’affezione alla fede rossa, la disciplina e la moralità. Senza trascurare i metodi, all’inizio di rigido stampo staliniano, per la formazione della ‘tempra’ degli alunni. Da Frattocchie sono passati a insegnare tutti i leader comunisti: Togliatti, Longo, Chiarante, Berlinguer che per un anno ha fatto anche il direttore, Napolitano, D’Alema, Ingrao, Macaluso, Violante etc.
Un racconto rigoroso, con episodi di vita a volte esilaranti letti con l’occhio contemporaneo, che fa capire quanto l’addestramento alla politica fosse considerato centrale per selezionare i migliori elementi da destinare poi a incarichi nazionali o nelle amministrazioni locali.
 
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858128114

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