Il “Comune” è la “Casa dei Cittadini”? Sì… No… Ni…
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa congiunta dei Consiglieri: Mandrelli, Di Francesco, Capriotti, De Vecchia, Morganti, Marzonetti, Pellei, Sanguigni
San benedetto del Tronto, 2017-11-09 – Intolleranza, ignoranza, arroganza e inadeguatezza. Sono le cifre di questa Amministrazione comunale? “questo non è un luogo pubblico, chiamo le forze dell’ordine” , “voi non potete stare qui” “allora pagate” ecc. Sono solo alcune delle frasi pronunciate con veemenza da un rappresentante dei cittadini. Un consigliere Comunale di maggioranza che, nella odierna giornata, si è arrogato il diritto di minacciare di chiamare le forze dell’ordine perché un gruppo di cittadini (4 persone del Comitato “ No Project”) si era riunito, senza fare una precisa richiesta, per discutere con alcuni giornalisti nella parte della sala consiliare (vuota) riservata al pubblico.
L’idea che il Comune possa, e debba, essere anche il luogo dell’incontro, del confronto e della discussione, LA CASA DEI CITTADINI non lo ha neanche sfiorato. L’idea che le minoranze (siano esse di cittadini che vogliono far sentire la loro voce o di partiti, movimenti, comitati ecc.) possano esprimere liberamente le proprie opinioni nel luogo principe, quello che più di ogni altro è il concreto simbolo della democrazia sembra essere troppo complessa per questo Consigliere e, forse, per la maggior parte di coloro che in questo momento ci stanno amministrando e che sembrano ignorare e non tollerare il diritto di critica e di pacifica e democratica protesta.
I sottoscritti Consiglieri quindi , orgogliosi del mandato di rappresentanza che la cittadinanza ha conferito loro, non solo si dissociano da tale comportamento ma chiedono con forza che il Consigliere in questione, Stefano Muzi, rassegni le sue dimissioni da consigliere comunale, ritenendolo inadeguato a ricoprire la carica di Consigliere .
Tonino Capriotti
Giorgio De Vecchis
Antimo Di Francesco
Flavia M.Mandrelli
Pasqualino Marzonetti
Maria Rita Morganti
Domenico Pellei
Andrea Sanguigni
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