Aperta la mostra Capolavori Sibillini al Museo diocesano di Milano
Capolavori Sibillini
Le Marche e i luoghi della bellezza
A cura di Daniela Tisi e Vittorio Sgarbi
A Milano apre domani presso il Museo Diocesano fino al 30 giugno 2018
I Musei della Rete Museale dei Sibillini hanno presentato oggi in conferenza stampa al pubblico milanese la mostra “Capolavori Sibillini, Le Marche e i Luoghi della Bellezza”, a cura diDaniela Tisi e Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano “Carlo Maria Martini”. Una prestigiosa selezione di 56 opere, provenienti dai luoghi marchigiani colpiti dal terremoto del 2016, esposta al Museo Diocesano di Milano, dal 21 dicembre al 30 giugno 2018.
Milano, 2017-12-20 – In mostra capolavori di grandi maestri come Perugino, Crivelli, Spadino, Cristoforo Munari, Cristoforo Unterperger, Corrado Giaquinto, Simone De Magistris, Ignazio Stern, Nicola di Ulisse da Siena, Salvatore Monosilio, Vincenzo Pagani: ricchezze culturali di un territorio dove l’arte e la bellezza devono essere preservati.
“Iniziamo oggi – ha detto l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni in conferenza stampa- con questa splendida iniziativa, a dare concretezza al Piano promozionale turistico del 2018 che punta in maniera particolare sulla cultura e sul patrimonio artistico della nostra regione, per una promozione integrata del brand Marche a livello europeo. E’ anche un modo diverso per fare gli auguri di Natale alle Marche da Milano, da una vetrina nazionale e internazionale che, siamo sicuri, servirà a rilanciare i territori colpiti dal sisma e a tenere alta l’attenzione su quanto valore culturale possano esprimere ed offrire ai visitatori. Un’azione che fa parte di una misura, ‘Antenna Milano per l’ Italia’ che si riempirà di iniziative nel corso dell’anno e pensata per comunicare attrattività invitando alla scoperta delle nostre bellezze. La Regione sta investendo molto sulla cultura identitaria e non solo dei luoghi colpiti da promuovere attraverso ogni tipo di iniziativa e la stessa Rete museale, che comprende i comuni dei Sibillini e delle aree interne, ne è una dimostrazione tangibile ed efficace.“
La Rete Museale dei Sibillini nasce nel 2013 e ad oggi è costituita da dieci comuni: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno, San Ginesio, Sarnano e Ripe San Ginesio, in un territorio di riferimento che si estende su tre province, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, abbracciando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’obiettivo è di comunicare e promuovere il patrimonio culturale dal punto di vista storico, culturale, artistico, ambientale e produttivo.
Inserita in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano, la mostra nasce con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico ai tesori artistici della Rete Museale dei Sibillini. Una parte delle opere, infatti, proviene dalla precedente mostra, conclusa il 19 novembre a Osimo, “Capolavori Sibillini” – l’arte dei luoghi feriti dal sisma”, un’operazione di grande valenza culturale e civica che ha visto la presenza del Ministro Franceschini e il riconoscimento al valore dell’operazione dalle più alte cariche dello Stato e il conferimento della medaglia da parte della Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.
Anche il presidente della Regione, Luca Ceriscioli nei giorni scorsi aveva espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa: “Siamo convinti del fatto che le nostre opere d’arte, così preziose e numerose, capillarmente presenti sul territorio regionale, sono tra i nostri ambasciatori più autorevoli. Per tenere desta l’attenzione su uno dei territori simbolo delle Marche, il comprensorio dei Sibillini, parallelamente alle nostre iniziative regionali abbiamo scelto Milano come hub, per promuovere le Marche fuori dalle Marche, per sensibilizzare un pubblico attento e sensibile rispetto alla grande proposta culturale, turistica e storico-artistica che la nostra regione può vantare. Con questa mostra sui Capolavori dei Sibillini avrà inizio una serie di attività promozionali che si si svolgeranno al Museo diocesano di Milano e in città, con un focus importante alla prossima Bit di Febbraio e con molte iniziative che si protrarranno per tutta la prima metà del 2018”
L’esposizione è realizzata da Regione Marche e Rete Museale dei Sibillini in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, l’ANCI Marche e l’ANCI Lombardia e il Museo Diocesano di Milano. Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni, in cui le opere fanno da trait d’union tra i musei Sibillini e il territorio marchigiano, vero protagonista della mostra, con la sua fragile bellezza densa di tradizioni, arte e natura, da tutelare e valorizzare.
“La nostra rete di musei – ha evidenziato Daniela Tisi, Direttore della Rete Museale dei Sibillini e curatrice della Mostra – accompagna il visitatore alla scoperta di uno dei paesaggi più belli delle Marche, quello dei Sibillini, ricco di preziose testimonianze archeologiche, capolavori artistici e di saperi, usi e costumi, in un dialogo continuo tra uomo e natura che modella da sempre la nostra regione. Dopo la sequenza sismica del 24 agosto 2016, la rete museale, assolvendo il compito di tutela attiva del territorio, si è impegnata nell’emergenza, assicurando una rapida messa in sicurezza delle collezioni conservate all’interno dei musei più danneggiati. Oggi siamo orgogliosi di portare i capolavori della nostra terra in diverse città Italiane, per mostrare al grande pubblico la forza e la voglia di rinascita che passa anche attraverso la promozione del nostro patrimonio culturale”
“Con grande entusiasmo il Museo Diocesano Carlo Maria Martini – ha affermato Nadia Righi, Direttore del Museo Diocesano – ha accolto la richiesta di Regione Marche di ospitare questa mostra, con la consapevolezza di custodire preziose opere che sono rimaste senza casa dopo gli eventi sismici dello scorso anno, ma soprattutto con la speranza di contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione di un patrimonio di straordinaria bellezza ancora poco noto al pubblico milanese. Confidiamo nel fatto che questa esposizione possa dar voce ad una terra ferita ma ricca di cultura, storia, tradizioni e leggende di cui le opere d’arte della Rete Museale dei Sibillini sono viva testimonianza”
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