Conferenza provinciale in materia di protezione civile

Fermo, 2017-12-05 – Il Prefetto Maria Luisa D’Alessandro ha presieduto in data odierna una Conferenza provinciale in materia di protezione civile, convocata d’intesa con il Direttore del Servizio Regionale di Protezione Civile, David Piccinini, presente all’incontro con l’intero staff della Regione.
Hanno partecipato il Presidente della Provincia e i quaranta Sindaci o loro delegati.
Presenti, inoltre, i vertici delle Forze dell’Ordine, con il Questore Luigi De Angelis ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Ciro Niglio, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio Tenente di Vascello Ciro Petrunelli, un Funzionario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Responsabile ENEL Dott. Marrone, nonché un rappresentante del Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dott. Alessandrini, venuto appositamente da Roma.
Conferenza provinciale in materia di protezione civilePunto all’ordine del giorno: “Risposta del sistema regionale, territoriale e locale all’allertamento – Fasi operative e Attivazioni”.
La Regione Marche, infatti, a seguito delle “Indicazioni operative della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 10 febbraio 2016” e del conseguente Decreto di recepimento del Presidente della Giunta Regionale 160/2016, è in procinto di emanare un documento di impianto operativo che va condiviso con Prefetti e Sindaci, Autorità provinciali e comunali di Protezione Civile ai sensi degli artt. 14 e 15 della Legge n. 225/1992 e s.m.i.: laddove, rispettivamente, viene prescritto che “Il Prefetto assume, coordinandosi con il Presidente della Giunta regionale, la direzione unitaria dei servizi di emergenza da attivare a livello provinciale”, mentre “il Sindaco assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del comune”.
Il documento sottoposto al vaglio della Conferenza provinciale di oggi è, pertanto, suddiviso in tre fasi di allertamento con tre codici – colori: “Attenzione” (colore giallo); “Preallarme” (colore arancione); “Allarme” (colore rosso).
Ad ognuna delle tre fasi di allertamento corrisponde una serie di “azioni” che devono essere poste da ciascuna componente del sistema di protezione civile in relazione alle proprie competenze previste per legge.
Con l’attivazione della fase di “Attenzione”, la S.O.U.P. regionale garantisce la diffusione dei messaggi di allerta e delle relative fasi operative, tra gli altri, a tutti i Sindaci, e valuta, in accordo con la Prefettura territorialmente competente, l’eventuale apertura della S.O.I.; mentre i Sindaci valutano, a loro volta, l’eventuale attivazione del C.O.C.
Con la fase di “Preallarme” viene sempre attivata la S.O.I. in ambito provinciale per un monitoraggio della situazione, con un raccordo stretto tra Regione, Provincia e Prefettura, in relazione alla previsione degli scenari di rischio e alle misure di prevenzione poste in essere dal sistema di protezione civile regionale e degli enti locali; mentre i Sindaci attivano il C.O.C.
In Codice rosso, con la fase di “Allarme”, il Prefetto attiva il C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi), che rappresenta l’Unità di crisi con funzioni di supporto al Prefetto nel dirigere i servizi di emergenza nella provincia. Nel C.C.S. sono presenti tutte le componenti del Sistema di Protezione Civile, statale e locale: Regione, Provincia, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Esercito, Guardia Costiera e, ove occorra, qualsiasi altro soggetto, pubblico o privato, che possa fornire un contributo utile alla gestione e risoluzione dell’emergenza (Gestori privati di servizi essenziali, Associazioni di categoria, Ordini professionali ecc.).
Pur se non contemplato nel documento di impianto, nel sistema di protezione civile segue, poi, il post – emergenza, che, se non previsto diversamente, viene gestito da Regione ed Enti locali in relazione alle rispettive competenze di legge.
Nell’occasione, il Prefetto D’Alessandro ha ringraziato i Sindaci per l’alto senso del dovere ed i sacrifici affrontati nelle ultime gravose emergenze di protezione civile che si sono abbattute su questa provincia e, consapevole dell’efficienza del sistema regionale in tale materia, ha invitato il Direttore regionale a proseguire sempre più sul binario intrapreso di un forte raccordo con la Prefettura, quale principale anello intermedio nel sistema delle emergenze, con cui doversi confrontare anche in “tempo di pace” per conoscersi sempre meglio e poter così “fare squadra” nei momenti critici.
 
 

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