dalla Regione Marche
2017-12-04
DIRITTO ALLO STUDIO: INVESTIMENTI REGIONALI PER 42 MILIONI ED ENTE UNICO, DI CUI 10 MILIONI PER RIQUALIFICAZIONE ALLOGGI
Circa 41,9 milioni di euro di fondi del bilancio regionale per il diritto allo studio, ai quali si aggiungono gli 8 milioni stimati del Fondo Integrativo Statale per un investimento totale di 49,9 milioni. E’ il corredo complessivo di risorse che insieme alla riforma che ha riunito i quattro Ersu nell’Erdis (Ente regionale unico per il diritto allo studio che sarà ufficialmente operativo dal 1° gennaio 2018), ha lo scopo di incentivare e migliorare i servizi del diritto allo studio per tutti gli studenti marchigiani (alloggi, mense, contributi). Le iniziative in corso sono state illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa.
“Primo anno di Erdis – ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – un sistema unico che consente agli studenti dei quattro atenei marchigiani di accedere alle borse di studio con le stesse modalità. Prima ogni area aveva i suoi metodi, oggi tutti hanno ricevuto una risposta di tipo omogeneo e nessuno è rimasto fuori. Nonostante i timori del cambiamento, si sta dimostrando molto efficace un metodo che dà a tutti gli stessi diritti’.
“Con questo nuovo ordinamento – ha spiegato l’assessore all’Istruzione e al Lavoro Loretta Bravi – viene migliorata l’erogazione dei servizi legati al diritto allo studio. L’Erdis sarà ufficialmente operativo dal 1° gennaio 2018, ma il percorso di riforma è già a buon punto. Siamo passati dai quattro Ersu all’ente unico per il diritto allo studio secondo le direttive del MIUR e da quest’anno abbiamo una graduatoria unica per le borse di studio che ci ha permesso di uniformare il trattamento degli studenti dei quattro Atenei. Siamo particolarmente soddisfatti perché siamo riusciti ad erogare le borse e nessun beneficiario idoneo è rimasto fuori. Ci sono un’energia e una sinergia di risorse notevoli a partire dai 9 milioni di euro stanziati dalla Regione per la prima volta sul triennio in modo da consentire una migliore programmazione e gli oltre 10milioni per la riqualificazione degli studentati, più i fondi ministeriali, il fondo del sisma, ai quali si aggiunge l’impegno e l’intendimento forte di incentivare con una garanzia economica il diritto allo studio marchigiano. Ora dobbiamo trovare la forma di gestione più efficace e ci confronteremo con gli Atenei e gli studenti per trovare la migliore strada da seguire”
“In totale sono ben 5.414 beneficiari. Una situazione quasi del tutto ottimale e sicuramente migliore degli anni precedenti – ha aggiunto il nuovo direttore generale Erdis, Angelo Brincivalli – I servizi alloggio e mensa sono garantiti per tutti. In base alla graduatoria di merito e reddito inoltre il 31% dei beneficiari avrà anche la quota in contanti per intero, mentre il restante 69 %, per il momento, avrà il 55 % e la restante parte quando si potrà conoscere con esattezza l’entità del contributo statale (FIS)”.
– Riforma Erdis: la riforma varata dal consiglio regionale nel febbraio scorso rispetta le peculiarità, logistiche e culturali, delle diverse università. Consente una governance condivisa, basata su quattro criteri: assicurare le risorse (nonostante le note difficoltà di bilancio per i mancati trasferimento statali), ripartirle equamente sulla base di dati oggettivi (numero studenti, immobili, servizi erogati), monitorare i servizi, garantire l’accesso ai fondi ministeriali attraverso un unico ente erogatore.
– Programmazione e risorse: nel 2015, il capitolo di bilancio non prevedeva risorse per il diritto allo studio. Questa giunta, appena insediata, non solo ha immediatamente messo un milione di euro ma, per gli anni successivi, per la prima volta nella storia di questa Regione, ha stanziato 3 milioni l’anno, 9 milioni in totale del bilancio regionale al fine di consentire una migliore programmazione. A questi fondi si aggiungono inoltre i 10 milioni di risorse per la ristrutturazione e la riqualificazione degli alloggi.
– Graduatorie – nei giorni scorsi sono state approvate le graduatorie definitive dei vincitori delle borse di studio nelle quattro Università marchigiane. Con un nuovo Bando unico per tutte le Marche e un consistente impegno finanziario da parte della Regione, sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati, in base alle richieste degli studenti: uniformità di trattamento in tutti gli Atenei marchigiani, tramite un’unica graduatoria; tutti gli aventi diritto beneficiano della borsa di studio in servizi di alloggio e mensa, oltre all’esonero totale dalle tasse universitarie.
– Numeri borse studio: in totale ben 5.414 beneficiari per la gran parte fuori sede (4.457), ma anche pendolari (750) o residenti in sede (206). Beneficiari suddivisi tra: Ancona 1.330, Camerino 687, Macerata 1.327 e Urbino 2.070.
– Spese personale degli ERSU : 12 milioni con fondi regionali
– Tasse regionali: pari a circa 6,5 milioni destinate alle borse di studio
– Fondi FIS (Fondo integrativo statale anno 2016): probabilmente circa 8 milioni di euro, cifra auspicabile anche per il 2017
– Contributo di solidarietà post sisma: dopo gli eventi del terremoto lo Stato ha stanziato:
anno 2016: 2,3 milioni di euro
anno 2017: 1,3 milioni di euro
anno 2018: 800.000 di euro
Seduta di Giunta
Agricoltura biologica, prima rimodulazione del Psr 2014/2020 con il fondo di solidarietà post sisma
Assegnati altri 16 milioni che consentono di finanziare tutte le domande sul territorio regionale del bando 2017. Casini: “Nel biennio finanziate 2.432 aziende con oltre 85 milioni di euro”
Le Marche puntano con decisione sul biologico, investendo risorse significative del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014/2020. La Giunta ha destinato al settore i primi 16 milioni della nuova programmazione del Psr, dopo il via libera dell’Europa, avvenuto lo scorso 8 novembre, che ha autorizzato l’utilizzo dei 160 milioni di euro aggiuntivi, pervenuti alla Marche dalla solidarietà dello Stato e delle Regioni italiane a seguito del sisma. Con un’ulteriore assegnazione di 1,7 milioni delle programmazione ordinaria, le nuove risorse pervenute consentono di finanziare tutte le 482 domande di contributi presentate dalla aziende biologiche marchigiane con il secondo bando Psr. Complessivamente, nel biennio 2016-2017, la Regione ha investito oltre 85 milioni di fondi europei per sostenere la riconversione al biologico di 2.432 aziende. “Un impegno notevole che testimonia la volontà di promuovere un’agricoltura attenta alla salute, alla qualità dell’ambiente, a stili di vita corretti che non possono prescindere da un’alimentazione sana – commenta la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Il biologico è un settore dove la Marche hanno una leadership nazionale che vogliamo consolidare. È anche un comparto economico di grande rilievo e di grandi prospettive che vogliamo cogliere utilizzando, al meglio, le opportunità offerte dall’Unione europea”.
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