dalla Regione Marche
2017-12-28
Camerino, inaugurata l’area commerciale Vallicenter che ospita otto attività produttive ed economiche delocalizzate dopo il sisma.
Sciapichetti: “Segnale di speranza”
È stata inaugurata, a Camerino, l’area commerciale “Vallicenter”, che ospita otto attività economiche e produttive delocalizzate a seguito del sisma. Realizzata dalla Regione con i fondi europei, è la prima delle tre urbanizzazioni cittadine previste per il settore terziario. Dopo il terremoto, il Comune ha effettuato una ricognizione per individuare le imprese intenzionate a riprendere l’attività in strutture temporanee. Sono state individuate tre aree, in corso di realizzazione a “San Paolo” (69 attività), “Rio” (una attività) e “Vallicelle” (otto attività), inaugurata oggi. “È un segnale di speranza: quando ripartono i servizi, riprende la vita di comunità che il sisma ha interrotto”, ha affermato l’assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, presente alla cerimonia. Il complesso commerciale Vallicenter si estende su una superficie di 660 metri quadri. Ha richiesto un costo di allestimento di 346 mila euro. È realizzata con moduli prefabbricati in acciaio e lamiera zincata, con idonee prestazioni energetiche e doppia copertura. Le pareti esterne sono rivestite in legno, per assicurare un migliore approccio estetico e una maggiore integrazione con l’ambiente circostante. È stato realizzato anche un camminamento pedonale esterno, con tettoie per la protezione dagli agenti atmosferici. Vallicenter ospita una merceria, un centro estetico, una palestra, una parrucchieria, un ristorante bar, un’impresa di pulizie, lo studio tecnico di un geometra e uno di ingegneria. È collocato vicino alle strutture provvisorie che ospitano gli studenti, a loro volta abbellite con fioriere di legno e foto di paesaggi e architetture camerti.
Gioco d’azzardo, approvato lo schema di convenzione operativa con il Consiglio Nazionale delle Ricerche per il monitoraggio del fenomeno
Con l’obiettivo di conoscere e contrastare meglio il fenomeno del gioco d’azzardo, la Giunta regionale, riunita questa mattina, ha approvato lo schema di convenzione operativa con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr)- Istituto di Fisiologia Clinica e il relativo progetto per l’attivazione di un sistema di monitoraggio e analisi epidemiologica. Il costo complessivo è di 29.300 euro per il 2018.
La Convenzione permetterà l’avvio congiunto di studi e ricerche nel campo delle dipendenze per lo sviluppo dei sistemi di monitoraggio e sorveglianza del gioco d’azzardo. Per la sua attuazione la Regione, oltre al finanziamento, renderà disponibile personale di supporto e l’utilizzo delle proprie strutture. Ad oggi, infatti, il sistema informativo regionale contiene dati relativi alle persone in trattamento presso i servizi pubblici, persone quindi che hanno riconosciuto di avere una dipendenza patologica da gioco d’azzardo e si sono rivolte al sistema sociosanitario regionale; scarse sono invece le informazioni sulle caratteristiche e sulla rilevanza del fenomeno, quindi delle persone che giocano ma non ritengono di aver bisogno di aiuto.
Il monitoraggio del gioco d’azzardo nelle Marche ha perciò l’obiettivo di delineare un quadro conoscitivo della diffusione del fenomeno e dei fattori di rischio tra le persone dai 15 ai 74 anni analizzando le caratteristiche socio demografiche, il comportamento di gioco – luoghi, preferenze e soldi spesi – e il grado di problematiche correlato, la percezione del rischio, la conoscenza delle attività socio sanitarie del territorio.
L’indagine campionaria sarà condotta attraverso l’invio postale di un questionario strutturato e anonimo secondo un protocollo validato dalla comunità scientifica internazionale.
Le Marche nella rete dei Centri di informazione Europe Direct
Europe Direct
La Commissione europea approva il progetto che coinvolge Province, Università, Camere di commercio.
Bora: “Strumento per far crescere la cittadinanza europea”
Ancona – La Regione Marche sarà partner dei Centri di informazione Europe Direct, con uno Sportello centrale ad Ancona ed altri nei cinque territori provinciali. Il progetto “Cittadini e territori delle Marche” è stato approvato dalla Commissione europea ed entrerà nella rete presente in tutti i Paesi dell’Unione. La Giunta regionale aveva proposto la candidatura, per il triennio 2018-2020, con un progetto che coinvolge le Province di Ascoli Piceno, Ancona, Pesaro e Urbino; il Comune di Ancona (capoluogo), Anci Marche e Ufficio scolastico regionale Marche; le Università di Macerata, Camerino, Politecnica delle Marche e Case (Centro alti studi europei); le Camere di commercio di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona, Pesaro e Urbino; il Forum delle città dell’adriatico e dello ionio, le Reti europee presenti nel territorio regionale (Eures, Euroguidance, Enterprise Europe Network, Eurodesk, Euraxess, Centri di documentazione europea), i Gruppi di azione locale per la pesca: Flag Marche Nord, Marche Centro, Marche Sud, Associazione scambi europei.
Manuela Bora
“Le Marche si avvicinano all’Europa e l’Europa si avvicina alle Marche: è questa la chiave di lettura della decisione della Commissione europea che ha autorizzato l’apertura di Sportelli informativi nella nostra regione – commenta l’assessora alle Politiche Comunitarie, Manuela Bora – Il progetto presentato dalla Giunta regionale ha avuto una valutazione molto positiva, segno che la collaborazione istituzionale e territoriale ha prodotto risultati apprezzati e utili a rafforzare la presenza dell’Unione nella vita delle comunità e dei cittadini”. La Regione aveva avanzato la candidatura nel luglio scorso. “Cittadini e territori delle Marche” entra a far parte della Rete “Centri Europe Direct”, sostenuta e finanziata dalla Commissione europea. La Rete offre servizi di informazione, consulenze, assistenza e risposta ai quesiti dei cittadini sulle istituzioni, programmi e finanziamenti dell’Unione. L’obiettivo è favorire la crescita della cittadinanza europea. Quello attuato dalla Regione sarà un front-office per il pubblico che curerà anche la comunicazione rivolta ai cittadini, l’organizzazione di seminari sul territorio, incontri tematici con le scuole e i giovani.
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