dall’Amat
2017-12-11
TOURNÉE MARCHIGIANA DA GIOVEDÌ 14 DICEMBRE PER FILUMENA MARTURANO
CON MARIANGELA D’ABBRACCIO E GEPPY GLEIJESES
AD ASCOLI PICENO, SENIGALLIA E FABRIANO
Giovedì 14 e venerdì 15 dicembre al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno prende avvio la tournée negli splendidi teatri marchigiani di Filumena Marturano con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijesesdiretti da Liliana Cavani che prosegue il 16 dicembre alla Fenice di Senigallia e il 17 dicembre al Gentile di Fabriano. Lo spettacolo, proposto nelle stagioni teatrali realizzate dai rispettivi Comuni con l’AMAT, è un dramma senza tempo, la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rappresentata all’estero con un ruolo centrale nella produzione del grande Eduardo De Filippo, collocandosi tra i primi testi di quella Cantata dei giorni dispari che, a partire da Napoli milionaria!, raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.
La commedia porta al pubblico il tema, scottante in quegli anni, dei diritti dei figli illegittimi. Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto. Ispirato da un fatto di cronaca dal quale Eduardo ha costruito una delle più belle commedie dedicata alla sorella Titina, è la storia di Filumena Marturano e Domenico Soriano. Lei è caparbia, accorta, ostinata contro tutto e tutti nel perseguire la propria visione del mondo, con un passato di lotte e tristezze, decisa a difendere fino in fondo la vita e il destino dei suoi figli: è la nostra “Madre Coraggio”. Lui borghese, figlio di un ricco pasticciere, “campatore”, amante e proprietario di cavalli da corsa, un po’ fiaccato dagli anni che passano e dalla malinconia dei ricordi, è stretto in una morsa dalla donna che ora lo tiene in pugno e a cui si ribella con tutte le sue forze. Ma è soprattutto la storia di un grande amore.
Completano il cast dello spettacolo – prodotto da Gitiesse Artisti Riuniti – Nunzia Schiano, Mimmo Mignemi, Ylenia Oliviero, Elisabetta Mirra, Agostino Pannone, Gregorio De Paola, Adriano Falivene e Fabio Pappacena. Le scene e i costumi sono di Raimonda Gaetani.
Per informazioni: Ascoli Piceno 0736 298770, Senigallia 071 7930842, Fabriano 0732 3644.
Inizio spettacoli: Ascoli Piceno ore 20.30, Senigallia e Fabriano ore 21.
FERMO, TEATRO DELL’AQUILA
MARTEDÌ 12 DICEMBRE VERYFERICI DI SHEBBAB MET PROJECT
INAUGURA CLASSICO CONTEMPORANEO
Martedì 12 dicembre con Veryferici di Shebbab Met Project, spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2017, prende avvio al Teatro dell’Aquila di Fermo Classico contemporaneo, la stagione dedicata alle esperienze più contemporanee promossa – accanto a quella di prosa – dal Comune di Fermo e dall’AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Con Classico Contemporaneo torna anche Scuola di platea, seguitissimo progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall’AMAT e dal Comune di Fermo. La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede incontri propedeutici e confronti con la compagnia.
Veryferici è il titolo e sono i protagonisti dello spettacolo di Shebbab Met Project, gruppo giovane e multinazionale formatosi circa un anno fa all’interno della compagnia Cantieri Meticci di Bologna. Quello che Lamin Kijera, Moussa Molla Salih, Alexandra Florentina Florea, Natalia De Martin Deppo, Youssef El Gahda, Matteo Miucci, Younes El Bouzari, Gianfilippo Di Bari e Camillo Acanfora hanno creato è la loro storia fatta spettacolo, un teatro che punta a raggiungere luoghi lontani in cui il linguaggio teatrale è del tutto sconosciuto, attraverso una contagiosa vitalità. Un testo teatrale che sgorga dalle loro esperienze personali spesso difficili e si declina in monologhi, aspetti coreografici, canzoni.
Questo originale processo creativo li ha portati a vincere il Premio Scenario per Ustica 2017, per “la contagiosa vitalità di un gruppo che fa della propria presenza in situazioni di periferia urbana il cuore stesso dell’esposizione teatrale, riuscendo a costruire un affresco di momenti scenici, veicolati dall’elemento musicale, di forte impatto emotivo e di straripante energia. Un teatro che vuole essere usato per “raccontarsi” e che aspira a raggiungere gli abitanti di quei mondi lontani dove la parola teatrale è del tutto sconosciuta”, come si legge nelle motivazioni della giuria.
Informazioni e biglietti: Teatro dell’Aquila 0734 284295. Inizio spettacolo ore 21.
CIVITANOVA DANZA: GIOVEDÌ 14 DICEMBRE AL TEATRO ANNIBAL CARO
LA DANZA INTERNAZIONALE D’AUTORE CON RISING
DEL COREOGRAFO E DANZATORE ANGLO–INDIANO AAKASH ODEDRA
Giovedì 14 dicembre Civitanova Danza tutto l’anno, rassegna promossa dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT, volge lo sguardo alla danza internazionale d’autore con Rising, uno dei lavori più apprezzati di Aakash Odedra e quello che l’ha fatto conoscere al grande pubblico, un vero e proprio viaggio esplorativo nei processi e nell’estetica del danzatore e coreografo anglo-indiano in scena al Teatro Annibal Caro.
Presentato con successo alla BDE di Londra a febbraio 2012, il raffinato spettacolo comprende tre diversi lavori di importanti coreografi: Cut di Russell Maliphant, Constellation di Sidi Larbi Cherakoui; In the shadow of a man di Akram Khan. Accanto a queste, Aakash propone anche una creazione contemporanea della danza tradizionale indiana Kathak, coreografata da lui stesso in cui traspare la formazione nelle danze Kathak e Bharatanatyam arricchita e personalizzata dalla danza contemporanea.
Aakash Odedra inizia il proprio apprendistato alla danza Kathak al CICD di Leicester con Smt. Nilima Devi. In seguito si dedica ad altri tipi di danza tra cui Bharat Natyam, Indo-Jazz e la danza contemporanea. Ha studiato con danzatori celebri come Chitraleka Bolar, Asha Joglekar e Chhaya Kanvateh in India. Nel corso degli anni ha lavorato con diverse compagnie e artisti tra cui Pagrav Dance Company, Nilimadevi Dance Company e Raju Mali. Ha preso parte a Recipes for Curry, una coproduzione tra Sampad (Birmingham) e Indance (Toronto) e Daredevas nel 2008. Gli è stata inoltre commissionata dal Curve Theatre di Leicester la coreografia di un lavoro per l’apertura del teatro nel 2008. Questo lavoro, intitolato Flight, è stato il solo ad essere presentato davanti ai reali inglesi durante la loro visita nel dicembre 2008. Sempre nel 2008, è stato premiato dall’ Arts Council England con un soggiorno formativo presso Alvin Ailey, New York, Impulz Tanz, Vienna ed ha potuto studiare a Kadamb, Ahmedabad con Kumudini Lakhia. Nel novembre 2009 Aakash è stato invitato da Akram Khan a portare in scena un pezzo solista al Sadler’s Wells. Questo lavoro intitolato Maati Re, coreografato da Kumudini Lakhia, è stato commissionato dall’ Akram Khan Charitable Trust e da Sadler’s Wells. Aakash ha inoltre preso parte dell’ Akram Khan Company nello sviluppo del progetto Vertical Road. Nel febbraio 2010, Aakash porta in scena un breve lavoro solista, Lost al British Dance Edition di Birmingham. A questo fa seguito un duetto con l’artista indiano di Kathak Sanjukta Sinha al Southbank’s Alchemy Festival, intitolato Tatha, ottimamente recepito da critica e pubblico. In questa occasione è stato notato da Betsy Gregory di Dance Umbrella ed è stato invitato a prendere parte a ENPARTS coreolab Body is what remains in Serbia nel giugno 2010. Tra le altre partecipazioni ricordiamo MAYA|AYAM con Chitraleka Dance Company, in tour in Gran Bretagna e all’estero e numerosi altri progetti nazionali e internazionali.
Informazioni e prevendite (biglietto 12 euro, risotto 8 euro): Teatro Rossini tel. 0733 812936, Teatro Annibal Caro il giorno di spettacolo dalle ore 16 tel. 0733 892101, call center dello spettacolo tel. 071 2133600, vendita online su www.vivaticket.it. Inizio spettacolo ore 21.
COPENAGHEN CON UMBERTO ORSINI, MASSIMO POPOLIZIO E GIULIANA LOJODICE
A PESARO DA GIOVEDÌ 14 DICEMBRE A DOMENICA 17 E A FERMO LUNEDÌ 18 DICEMBRE
Tre straordinari attori di teatro, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, in un formidabile thriller scientifico-politico alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica. Questo in sintesi Copenaghen di Michael Frayn, atteso e acclamato spettacolo diretto da Mauro Avogadro, riproposto ora dalla Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma Teatro Nazionale dopo il debutto del 1999, che arriva in scena al Teatro Rossini di Pesaro dal 14 al 17 dicembre e al Teatro dell’Aquila di Fermo lunedì 18 dicembre nelle ricche stagioni di prosa promosse dai rispettivi Comuni con l’AMAT.
Per gli appuntamenti a Pesaro di Oltre la scena, ciclo di incontri curati dall’AMAT con le compagnie protagoniste al Teatro Rossini, l’incontro con la compagnia di Copenaghen si svolge sabato 16 dicembre alle ore 18 presso la Sala della Repubblica del Teatro Rossini (ingresso gratuito).
“Penso che sarebbe stato un errore imperdonabile pensare di dar vita ad una compagnia teatrale che porti il mio nome – afferma Umberto Orsini – senza pensare all’opportunità di rimettere in scena uno spettacolo come Copenaghen. Quando decisi di avere accanto a me un attore come Massimo Popolizio affidandogli anche la regia di ll prezzo di Miller mi era chiaro che questa collaborazione non sarebbe stata un episodio isolato. Era evidente che insieme avremmo potuto dare vita a qualcosa che oggi è sempre più difficile trovare e cioè a quel teatro di recitazione nel quale entrambi, seppure in epoche diverse, siamo cresciuti e al quale ci ispiriamo. Ed ecco che riproporre Copenaghen, la pièce di Frayn che insieme a Giuliana Lojodice ci aveva visti interpreti per la prima volta diciotto anni fa, mi è sembrata una scelta quasi obbligata. Spettacolo nato a Udine nel 1999, riproposto con l’ERT in anni lontani a varie riprese di cui l’ultima otto anni fa, recensito dalla totalità della critica in maniera entusiastica, amato da un pubblico sempre numerosissimo, visto come un evento dai teatri delle maggiori città, sorprendente per la costante attualità del tema trattato, che si vorrebbe più di così? E allora, e non so se sarà l’ultima, ancora una volta Copenaghen”.
In un luogo che ricorda un’aula di fisica, immersi in un’atmosfera quasi irreale, tre persone, due uomini e una donna, parlano di cose successe in un lontano passato. Sono Niels Bohr (Orsini), sua moglie Margrethe (Lojodice) e Werner Heisenberg (Popolizio). Il loro tentativo è di chiarire che cosa avvenne nel lontano 1941 a Copenaghen quando improvvisamente il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Entrambi coinvolti nella ricerca scientifica, ma su fronti opposti, probabilmente vicini a un traguardo che avrebbe portato alla bomba atomica, i due scienziati ebbero una conversazione e il soggetto di quella conversazione ancora oggi resta un mistero e per risolverlo la Storia ha avanzato svariate ipotesi. L’asse portante attorno al quale ruota lo spettacolo è dunque il motivo per cui l’allievo andò a Copenaghen a trovare il suo maestro.
Lo spettacolo è prodotto da Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma – Teatro Nazionale in collaborazione con CSS Teatro Stabile di Innovazionone.
Per informazioni: Teatro Rossini 0721 387621, Teatro dell’Aquila 0734 284295. Inizio spettacolo: a Pesaro, da giovedì a sabato ore 21, domenica ore 17; a Fermo ore 21.
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