dall’UniUrb
2017-12-04
Un convegno per il mezzo secolo dell’ISEF
– Lunedì 11 dicembre si celebrano i 50 anni delle Scienze Motorie a Urbino –
Quando cinquant’anni fa il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Gui controfirmò il Decreto che certificava il riconoscimento dell’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Urbino, pochi avrebbero scommesso sul successo che avrebbe avuto a distanza di mezzo secolo, a dimostrazione che l’intuizione di Carlo Bo, affiancato dal mitico Preside di Farmacia Paolo Crepax, aveva ancora una volta colto nel segno. Eppure, come ricordava Bo <le reazioni delle autorità accademiche nazionali non furono molto positive, anzi qualcuno di scandalizzò decretando che non c’era posto per Istituti del genere nelle Università italiane>. Oggi, formare laureati che posseggano competenze finalizzate alla conduzione e gestione di attività motorie a carattere educativo, sportivo e ricreativo, e al mantenimento e recupero del benessere psico-fisico, importanti in una società moderna che rivolge attenzione alla qualità della vita, è un compito che svolge appieno la Scuola di Scienze Motorie e Sportive e della Salute, nata sulle ceneri dell’ISEF, da cui ha tratto la sua linfa vitale.
E allora ecco il senso di questo Convegno dal titolo “Ieri, Oggi e Domani: Dall’Isef alle Scienze Motorie. Prospettive e Sviluppi” – di cui il Delegato Rettorale allo Sport Ario Federici è l’animatore – che non vuol essere soltanto un evento celebrativo, ma un momento di riflessione per scorgere le prospettive di un modello di studi interdisciplinare che si adegui alle esigenze di mercato senza tradire la vocazione alla ricerca e all’innovazione, fondamento di un ordinamento di studi alle soglie del Terzo Millennio.
La Scuola urbinate, ai vertici nazionali per i parametri della Ricerca e della Didattica, vuole anche offrire ai giovani una seria prospettiva occupazionale, in un momento in cui anche il Ministero della Salute ha messo al primo piano la pratica dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.
Lunedì 11 dicembre dalle ore 16, dopo i saluti del Direttore di Dipartimento Orazio Cantoni e del Presidente della Scuola Giorgio Brandi, si alterneranno nell’Aula Magna dell’Area “Paolo Volponi” studiosi qualificati – Chairman Ario Federici, Referente della Laurea Magistrale in Scienza dello Soprt – tra cui Egle Abruzzini, già stimata docente e Ispettrice del Ministero, il Rettore Vilberto Stocchi, già Direttore ISEF Preside della Facoltà, Berta Martini Delegata alla Formazione insegnanti, Giuseppe Cindolo campione nazionale e già docente, Fabio Luna Presidente CONI Marche e Daniele Iacò, Presidente del Comitato Italiano Scienze Motorie. E insieme a loro tanti studenti e docenti del passato, tra cui la professoressa e studiosa Emilia Gismondi, che alla bella età di 98 anni è ancora in grado di portare il suo contributo.
Mercoledì 6 dicembre i risultati delle ricerche sui resti umani della Grotta dei Teschi di Tajmishte (Macedonia)
– All’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Assergi (AQ) si presenta il “Mavrovo Caving Project” –
Mercoledì 6 dicembre all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Laboratori Nazionali Gran Sasso – di Assergi (AQ) il dottor Michele Betti dell’Università di Urbino presenterà i risultati delle analisi condotte sui resti umani rinvenuti all’interno di una grotta in località Tajmishte in Macedonia nel 2016 nel corso del “Mavrovo Caving Project”. <Si è trattato di una datazione molto complicata> spiega Betti <in quanto ci veniva richiesta una perizia ufficiale che sgombrasse il campo da eventuali illazioni e strumentalizzazioni. In realtà i resti risalgono a un periodo compreso tra il I e il IV secolo dopo Cristo. A questo punto il lavoro consisterà nello stabilire se quella grotta sia da ritenersi un luogo di culto oppure se i resti siano giunti lì trascinati da fiumi sotterranei>.
La datazione dei reperti è stata ottenuta conducendo analisi di carattere biochimico, microscopico, radiochimico e ambientale a ritroso nel tempo, escludendo via via datazioni più recenti. Un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto le Università di Urbino, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Università inglese di Durham dove il professor Claudio Cavazzuti ha condotto le indagini bioarcheologiche sul materiale.
Due anni di esplorazioni e analisi, che oltre alle istituzioni citate hanno coinvolto anche gli speleologi che per primi avevano scoperto la grotta, come il Centro di Speleologia Montelago, il Gruppo Speleologico Urbinate, lo Speleo Club di Chieti e Spit Sport di Fano. Una storia ricca di misteri svelati che mercoledì ad Assergi sarà raccontata dalla viva voce dei protagonisti.
Mercoledì 6 dicembre a Fano il Workshop Internazionale “Pesca e Blue Growth”
– Una giornata dedicata allo sviluppo e alla difesa dell’ambiente marino –
La Fondazione della Cassa di Risparmio di Fano, in Via Montevecchio 114, ospita mercoledì 6 dicembre la giornata di incontri “Pesca e Blue Growth” organizzato dall’Università di Urbino alla presenza delle autorità accademiche, del Sindaco di Fano Massimo Seri e del capo della Guardia Costiera, Comandante del Porto di Pesaro Silvestro Girgenti.
<La crescita blu è la strategia a lungo termine dell’Unione Europea per promuovere una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dei settori marini e marittimo> spiega la professoressa Antonella Penna del Dipartimento di Scienze Biomolecolari di Uniurb che introdurrà i lavori <evidenziando le enormi potenzialità che i mari e gli oceani rappresentano per l’innovazione e l’economia dei paesi europei. Per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo conto delle peculiarità di ogni bacino marittimo, l’Unione Europea ha avviato le Strategie Macroregionali tra cui la regione Adriatico-Ionica. In Adriatico la pesca e l’acquacoltura sono i settori chiave della crescita blu che rientrano nelle priorità dell’Unione Europea consistenti nella promozione di una pesca e acquacoltura sostenibili sotto il profilo ambientale, efficienti in termini di risorse, innovative, competitive, ed inoltre, nell’aumentare l’occupazione e coesione territoriale e favorire la politica marittima integrata. Tuttavia, tali scelte di sviluppo del settore ittico devono essere sostenibili e compatibili con le risorse degli ecosistemi marini. La sostenibilità ambientale marina> conclude Penna <è sempre al centro delle politiche europee per garantire protezione, conservazione e qualità della natura>.
Al workshop, organizzato dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro con il patrocinio del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, del Comune di Fano, della Regione Marche, di SIBM e Sinergia, si incontreranno esperti, studiosi, operatori, amministratori pubblici per mettere a confronto idee, studi, progetti, esperienze per far convivere economia e ambiente nella macroregione Adriatico-Ionica.
clicca l’allegato: 6DICWorkshopFanoProgramma
Università di Urbino – Mercoledì 6 dicembre “Ricerche a confronto” su Ovidio
Incontri con l’autore
Per il ciclo “Andrivieni – Incontri con l’autore”, la Scuola di Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Urbino avrà ospite mercoledì 6 dicembre il poeta e scrittore Umberto Piersanti. L’appuntamento è per le 10,30 nella Chiesa dei Carmelitani Scalzi in via dei Maceri, Urbino.
Dopo il saluto del Presidente dell’Accademia Giorgio Londei, Isabella Leardini presenterà il suo canzoniere “Una stagione d’aria (Donzelli, 2017) con l’intervento di Umberto Piersanti che poi farà seguire una sua lectio dal titolo “La parola Gemma. Workshop tra grafica d’arte e poesia”. A seguire, il video del giornalista Giovanni Lani dedicato al maestro urbinate.
Nell’occasione sarà inaugurata l’esposizione delle plaquettes realizzate dagli studenti del biennio specialistico in Edizioni e illustrazione per la Grafica d’Arte.
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