dall’UniUrb
Un convegno per il mezzo secolo dell’ISEF
– Lunedì 11 dicembre si celebrano i 50 anni delle Scienze Motorie a Urbino –
Quando cinquant’anni fa il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Gui controfirmò il Decreto che certificava il riconoscimento dell’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Urbino, pochi avrebbero scommesso sul successo che avrebbe avuto a distanza di mezzo secolo, a dimostrazione che l’intuizione di Carlo Bo, affiancato dal mitico Preside di Farmacia Paolo Crepax, aveva ancora una volta colto nel segno. Eppure, come ricordava Bo <le reazioni delle autorità accademiche nazionali non furono molto positive, anzi qualcuno di scandalizzò decretando che non c’era posto per Istituti del genere nelle Università italiane>. Oggi, formare laureati che posseggano competenze finalizzate alla conduzione e gestione di attività motorie a carattere educativo, sportivo e ricreativo, e al mantenimento e recupero del benessere psico-fisico, importanti in una società moderna che rivolge attenzione alla qualità della vita, è un compito che svolge appieno la Scuola di Scienze Motorie e Sportive e della Salute, nata sulle ceneri dell’ISEF, da cui ha tratto la sua linfa vitale.
E allora ecco il senso di questo Convegno dal titolo “Ieri, Oggi e Domani: Dall’Isef alle Scienze Motorie. Prospettive e Sviluppi” – di cui il Delegato Rettorale allo Sport Ario Federici è l’animatore – che non vuol essere soltanto un evento celebrativo, ma un momento di riflessione per scorgere le prospettive di un modello di studi interdisciplinare che si adegui alle esigenze di mercato senza tradire la vocazione alla ricerca e all’innovazione, fondamento di un ordinamento di studi alle soglie del Terzo Millennio.
La Scuola urbinate, ai vertici nazionali per i parametri della Ricerca e della Didattica, vuole anche offrire ai giovani una seria prospettiva occupazionale, in un momento in cui anche il Ministero della Salute ha messo al primo piano la pratica dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.
Lunedì 11 dicembre dalle ore 16, dopo i saluti del Direttore di Dipartimento Orazio Cantoni e del Presidente della Scuola Giorgio Brandi, si alterneranno nell’Aula Magna dell’Area “Paolo Volponi” studiosi qualificati – Chairman Ario Federici, Referente della Laurea Magistrale in Scienza dello Soprt – tra cui Egle Abruzzini, già stimata docente e Ispettrice del Ministero, il Rettore Vilberto Stocchi, già Direttore ISEF Preside della Facoltà, Berta Martini Delegata alla Formazione insegnanti, Giuseppe Cindolo campione nazionale e già docente, Fabio Luna Presidente CONI Marche e Daniele Iacò, Presidente del Comitato Italiano Scienze Motorie. E insieme a loro tanti studenti e docenti del passato, tra cui la professoressa e studiosa Emilia Gismondi, che alla bella età di 98 anni è ancora in grado di portare il suo contributo.
Novanta poesie inedite di Paolo Volponi
La presentazione Giovedì 14 dicembre
nell’Aula Magna del Rettorato –
Giovedì 14 dicembre 2017, ore 11, nell’Aula Magna del Rettorato di Urbino, verrà presentata la pubblicazione in formato digitale di 90 poesie giovanili autografe di Paolo Volponi. I testi sono stati riprodotti e resi disponibili on line all’interno di ASPU, “Archivio Storico e di Personalità, Urbino”, l’archivio digitale curato dal Sistema Bibliotecario dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Alla presentazione parteciperà il Magnifico Rettore prof. Vilberto Stocchi, che porterà i suoi saluti, le sig.re Giovina e Caterina Volponi, il critico Massimo Raffaeli, uno dei maggiori esperti dell’opera volponiana, e intimo amico del grande scrittore urbinate, la dott.ssa Marcella Peruzzi che ha coordinato il progetto ASPU, la dott.ssa Elena Baldoni, che ha curato l’inserimento nell’archivio digitale ASPU dei manoscritti autografi, la dott.ssa Sara Serenelli, che, sotto la guida del prof. Salvatore Ritrovato, sta studiando i manoscritti poetici giovanili di Paolo Volponi, in vista di una possibile edizione.
Le 90 carte autografe, di varie dimensioni (dai fogli A4 di computisteria alle paginette di agende tascabili), risalgono a un periodo anteriore alla pubblicazione del Ramarro, presumibilmente tra il 1942 e il 1948, anno della raccolta d’esordio di Volponi. Vi si leggono, in alcuni casi, le stesure precedenti i testi definitivi contenuti nel Ramarro o, più raramente, ne L’antica moneta, e perfino ne L’appennino contadino; in altri casi ci troviamo di fronte a testi poetici la cui elaborazione non è stata terminata, accompagnati da disegni e appunti; non mancano, infine, testi esclusi dalle raccolte, e con ogni probabilità inediti (di cui Giovanni Turria presenterà, nel corso della mattinata, una piccola edizione d’arte). L’insieme dei manoscritti mette in luce il ricco laboratorio poetico del giovane Volponi dal quale uscirà la prima raccolta di versi, improntati a una dimensione lirica in cui tuttavia si avverte chiaramente quel gusto sperimentale per immagini tese in un loro esigente, rigoroso nitore espressivo.
L’ETA’ DELLE DONNE, SAGGIO SU ANNA KULISCIOFF
– Mercoledì 13 dicembre a Palazzo Albani si presenta il volume di Maurizio Degl’Innocenti –
A lungo demonizzato da certa storiografia, il socialismo riformista è stato il cuore della grande trasformazione che ha fatto dell’Italia un paese moderno. E in questo processo, una donna russa italianizzata, Anna Kuliscioff (1857 – 1925), ha messo in atto alcune delle più importanti iniziative per dare cittadinanza alle donne, mobilitandole con una rivista, “La Difesa delle lavoratrici”, fino a conquistare la prima legge per la tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli (nel 1902) e giungendo più volte sulla soglia di conquistare per loro (nel 1919) anche il diritto di voto.
A questa donna di grande cultura è dedicato il recente volume di Maurizio Degl’Innocenti, L’età delle donne (Lacaita, 2017) che sarà presentato a Urbino, mercoledì 13 dicembre, a Palazzo Albani, in Via Timoteo Viti 10, alle ore 9. Ne discuteranno con l’autore, in una conferenza aperta al pubblico, i professori Massimo Baldacci e Dino Mengozzi.
Clicca l’allegato: 13DICkulishoff
A Urbino l’Unesco Chair Concert
– Martedì 12 dicembre al Teatro Sanzio il grande violinista russo Mikhail Simonyan –
Una giornata dedicata a Urbino Città Unesco, alla musica e alla cultura russa, quella di martedì 12 dicembre. Si comincia alle 17 con l’intervista/conferenza dal titolo “EU foreign policy in a World in transition” che vedrà protagonista Vygaudas Usackas, Direttore dell’Istituto Europeo di Kaunas (Lituania) già Ambasciatore dell’Unione Europea in Russia e Afghanistan. A dialogare con li sarà Antonello Zanfei, Coordinatore del Dottorato di ricerca in Global Studies: Energy, Society and Law.
Alle 19,30 sarà poi il Teatro Sanzio a ospitare un concerto d’eccezione, con il grande violinista russo Mikhail Simonyan, accompagnato dal pianista Olaf John Laneri per eseguire il seguente programma:
Alfred Schnittke
Suite in stile antico (Pastorale, Balletto, Minuetto, Fuga, Pantomima)
Edvard Grieg
Sonata per violino e pianoforte in sol min. n.2, op.13 (Lento doloroso – Poco allegro – Allegro vivace – Presto, Allegretto tranquillo, Allegro animato – Presto)
Johannes Brahms
Scherzo per violino e pianoforte in do min. dalla Sonata F.A.E.
Sonata per violino e pianoforte in re min. n.3, op.108 (Allegro, Adagio, Un poco presto e con sentimento, Presto agitato)
Per partecipare allo spettacolo, offerto gratuitamente dall’Università e dal Comune di Urbino a studenti, personale dell’ateneo e cittadini, sarà necessario registrarsi sulla pagina di Uniurb.it dedicata all’evento.
https://www.uniurb.it/novita-ed-eventi/4118
Mikhail Simonyan, nato a Novosibirsk nel 1985, ha iniziato lo studio del violino all’età di cinque anni. Nel 1997 a Mikhail Simonyan è stato assegnato il primo premio al Concorso Internazionale per giovani violinisti di San Pietroburgo “Virtuosi 2000”, nel 1998 il primo premio del Concorso internazionale “Priznanie” a Mosca. Un anno dopo ha vinto il Grand Prix / Premio Grande del Concorso per giovani violinisti siberiani ed è diventato il vincitore del concorso internazionale Yehudi Menuhin Foundation Award a Boulogne-sur-Mer (Francia). Nel 2000 il giovane violinista ha fatto il suo debutto nella “Carnegie Hall”, inizio del suo riconoscimento a livello mondiale. Nella primavera del 2001, su invito del direttore d’orchestra Leonard Slatkin, Mikhail Simonyan si è esibito con l’American Russian Young Artists Orchestra (ARYO) negli Stati Uniti durante il concerto dedicato al 30° anniversario del Centro Kennedy a Washington. Nel 2002, su invito di Yehudi Menuhin, si è esibito al concerto in occasione del Vertice economico mondiale di Davos (Svizzera). Nel 1999 Simonyan ha ricevuto il finanziamento «Salon de Virtuosi» per il suo studio presso Curtis Institute of Misic a Filadelfia. Lo chiamano il “violinista-miracolo” e paragonano a David Oistrakh “nel periodo di piena fioritura del suo talento”. Michael Simonyan all’età di 19 anni ha ottenuto il successo di un artista di fama mondiale, riconosciuto sia dal pubblico, che dai musicisti professionali più noti. Dopo aver ricevuto la “benedizione” della Yehudi Menuhin, proprio all’inizio della sua carriera, ora collabora con direttori brillanti come Valery Gergiev, Mikhail Pletnev, Kristjan Järvi, Leonard Slatkin; si esibisce sulle scene di “Carnegie Hall”, “Lincoln Center”, “Kontsentgebau”, Sala Grande del Conservatorio di Mosca e della Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo; suona con le migliori orchestre, tra le quali la Pittsburgh Symphony Orchestra (USA), l’Orchestra del Teatro Mariinsky, l’Orchestra Nazionale Russa. Nel 2003, la National Academy of Achievement l’ha selezionato per il premio nelle arti dello spettacolo. Nel 2005 ha ottenuto il più alto livello di riconoscimento, quando Vladimir Putin l’ha ricevuto al Cremlino, in riconoscimento del suo status come uno dei giovani musicisti più promettenti della Russia. Dal 2014 al 2015 Mikhail è stato il direttore artistico e il direttore dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Kaluga (Russia). L’inverno 2015 si è svolta la premiere teatrale della messinscena dell’opera “Evgenij Onegin”. Ha poi diretto l’inaugurazione del Programma patriottico panrusso «Le Strade della Vittoria» e il ciclo di concerti di musica militare-patriottica nel Distretto Federale Centrale. Mikhail Simonyan si è esibito due volte come direttore d’orchestra nella sala Grande del Conservatorio statale in onore di P. I. Tchajkovskij di Mosca, e ha anche collaborato con Alexandr Gindin, Igor Fedorov, Justina Gringyte, Veronica Gioeva, Nina Sciatskaya.
Olaf John Laneri – Pianista, nasce a Catania da padre siciliano e madre svedese, termina brillantemente gli studi a Verona e quindi si perfeziona in Italia e all’estero per poi conseguire la qualifica di Master all’Accademia Pianistica di Imola. Dopo diverse vittorie in competizioni nazionali, risulta laureato ai concorsi internazionali di Monza, di Tokyo e di Hamamatsu; nell’estate del 1998 vince la cinquantesima edizione del prestigioso concorso “F. Busoni” di Bolzano. Delle sue Variazioni di Brahms sopra un Tema di Paganini, unica esecuzione di un italiano inserita nel CD pubblicato per festeggiare il Cinquantesimo del concorso Busoni, A. Cohen scrive nell’ International Piano: “la migliore esecuzione dal vivo che abbia mai sentita”. È presente in rinomate stagioni in Italia e in Europa come solista e con orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra dell’Arena di Verona, Symphony Orchestra di Tokyo, Filarmonica di Montecarlo), collaborando con direttori quali Lawrence Foster, Tomas Hanus, Lior Shambadal, Paolo Manetti, e con solisti come Giovanni Sollima e Cristiano Rossi. Suona stabilmente in duo con il primo violino della Scala di Milano, Laura Marzadori. Ha suonato al Festival di Brescia e Bergamo, al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Bellini di Catania, alla Sagra Malatestiana di Rimini, al Tiroler Festspiele in Austria, alla Radio della Svizzera Italiana a Lugano, al Festival della Ruhr, alla Herkulessaal e al Gasteig di Monaco, per la Deutsche Rundfunk, alla Salle Gaveau e per Radio France a Parigi, in Salle Molière a Lione, al Festival Chopin in Polonia, al Festival di Gijón, all’Opéra di Montecarlo. È stato invitato a suonare all’inaugurazione della Biblioteca della Sala Borsa di Bologna, e a Berlino per la chiusura della mostra dedicata ai disegni (per la prima volta riuniti) di Botticelli sulla Divina Commedia di Dante. Un posto di rilievo nel suo repertorio occupa la figura di Beethoven, autore quasi sempre presente nei programmi concertistici; in questa primavera ha iniziato la quarta esecuzione integrale del corpus delle 32 Sonate in otto concerti per il pubblico di Alessandria, dopo averle proposte a Bologna, Modena e Udine. È già prevista una quinta integrale nel 2018 a Caserta. L’interpretazione del Secondo Concerto di Brahms con i Berliner Symphoniker in tournée in Italia gli ha procurato nel 2007 l’invito con lo stesso concerto alla Sala Grande della Philharmonie di Berlino. Lo scorso novembre è uscito un cd con musiche di Brahms (Ballate op.10, Variazioni sopra un Tema di Paganini op.35, Klavierstücke op.76) per la Universal. È docente di pianoforte presso il Conservatorio di musica di Adria.
Corso formazione giornalisti
Corso formazione giornalisti 12 dicembre 2017, dalle ore 9.30 alle 13.30 Ancona, Salone dell’Autorità di Sistema Portuale, Molo Santa Maria Numerose ricerche sull’informazione continuano a dimostrare che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini: nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del GMMP 2015. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico, che, trascurando le esperte, trascura i segni del tempo, disconoscendo l’apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società: dalla politica alla scienza. Per questo l’Osservatorio di Pavia e l’associazione Gi.U.Li.A. hanno pensato a una banca dati online, che inizia a raccogliere 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle Science, Technology, Engineering and Mathematics (STEM), un settore storicamente sottorappresentato dalle donne e al contempo strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro paese. Il sito www.100esperte.it si propone anzitutto come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico fuori da media, in sedi istituzionali o altro. Partecipano Franco Elisei (Presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti delle Marche), Gaela Bernini (Responsabile dei Progetti scientifici e sociali della Fondazione Bracco), Monia Azzalini (Responsabile del settore Media e Gender dell’Osservatorio di Pavia), Giovanna Pezzuoli (Giornalista dell’Associazione Gi.U.Li.A.), Lella Mazzoli (Professoressa di Scienze della Comunicazione all’Univrsità di Urbino), Katia Varani (Professoressa di Farmacologia all’Università di Ferrara), Giuseppina Marilia Tantillo (Professoressa di Veterinaria all’Università di Bari). Modera Luisella Seveso (Giornalista coordinatrice dell’Associazione Gi.U.Li.A. e Consigliera nazionale dell’Ordine dei giornalisti)
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