Inaugurata ad Acquasanta la prima Bottega della Speranza
Acquasanta, 2017-12-14 – Formazione professionale gratuita e di qualità per giovani e adulti, laboratori per bambini, sostegno alle famiglie, un negozio gestito da ragazzi e un collegamento diretto con il mondo del lavoro per ripartire dal territorio. Presenti anche Ernesto Olivero, fondatore del “Sermig”, e Ivano Abbruzzi, presidente della Fondazione “Albero della Vita”.
“Nell’epoca in cui proliferano i centri commerciali, noi ripartiamo dalla bottega. Dal recupero della manualità, della capacità di dialogo, di incontro e di riscoperta dell’ingegno umano”.
Con queste parole il Vescovo di Ascoli Piceno, S.E. Mons. Giovanni D’Ercole, ha introdotto nel pomeriggio di oggi l’incontro di presentazione del progetto “Botteghe della Speranza” che ha visto ad Acquasanta Terme l’inaugurazione della prima struttura.
Una Bottega su due piani, che si affaccia sul corso del comune a cavallo della Salaria, e sul futuro di tutte le persone che vorranno provare a rimettersi in gioco attraverso il lavoro e la formazione professionale.
Un progetto che mira al “recupero della tradizione – ha sottolineato il Vescovo – perché queste zone hanno il grande vantaggio di avere dei maestri di vita”.
160 metri, tra stanze, aule e laboratori, per convogliare esperienze ed energia, la “Bottega della Speranza” punta tutto sulla professionalità, sulla bellezza e sulle risorse del territorio. “Perché solo da qui, e con le forze che ognuno di noi può mettere in campo, è possibile risalire” ha sottolineato don Paolo Sabatini, presidente dell’associazione “Laboratorio della Speranza” che ha dato il via al progetto sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia (che ha raddoppiato il contributo di una raccolta fondi promossa attraverso la piattaforma di crowdfunding Eppela) e dal Sermig di Torino (Servizio Missionario Giovani – L’Arsenale della Pace).
In programma ci sono corsi di formazione professionale gratuita per i residenti dei centri del cratere: idraulico, imbianchino-decoratore, organizzatore di eventi-wedding planner, birraio, manutentore del verde, guida naturalistica. E ancora, falegnameria, e-commerce e un negozio gestito dai ragazzi che, in questo modo, avranno la possibilità di conoscere tutto quello che occorre per portare avanti una attività.
“Vorremmo – ha detto don Paolo Sabatini – che sugli scaffali del negozio ci fossero i prodotti tipici delle zone colpite dal sisma. Abbiamo trovato dei canali per venderli in Vaticano, per distribuirli lontano. Vogliamo insegnare ai ragazzi a gestire questo negozio, a lavorare il legno, la pietra, a specializzarsi con i corsi di lingue. Nella Bottega c’è spazio per imparare ma anche per insegnare: chi ha conoscenze da trasmettere, venga, è il benvenuto”.
“Noi c’eravamo già dal primo giorno – ha ricordato con emozione Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, presente per l’occasione -, per condividere con voi questa tragedia. Abbiamo lavorato in silenzio ed in silenzio continueremo a sostenere i vostri progetti”.
“Ringrazio il nostro Vescovo – ha detto il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni– che è stato vicino al nostro comune in molte situazioni e ci ha dato una mano, sia economica che morale. Un aiuto che a me è servito per gestire tante situazioni. Ringrazio Don Paolo, in particolare, perché ha capito che bisognava ripartire da qui, da tutte le tradizioni e i mestieri che il terremoto rischia di spazzare via. Per questo oggi inauguriamo la Bottega della Speranza e mi auguro che tanti giovani e tante persone del territorio capiscano che si deve ripartire dalle risorse di cui è ricca la nostra terra”.
Il Centro di aggregazione nasce dall’esigenza di coniugare tradizione e mestieri tipici del territorio, innovazione e formazione professionale. Non un negozio, ma una bottega in cui “si impara l’arte, e si guarda avanti”. Previste attività per ogni fascia d’età: dai bambini ai ragazzi, dai giovani agli adulti, agli anziani. In primo piano: formazione professionale specialistica con una serie di corsi gratuiti per tutti i residenti dei comuni terremotati, studio del territorio, creazione di una rete che dia propulsione ai progetti e interventi a sostegno dell’occupazione
Taglio del nastro, oggi, anche per la ludoteca “Ricostruire le storie”, realizzata dalla cooperativa “L’albero della vita” con il sostegno della Fondazione Mediolanum Onlus, progetto che ha vinto il secondo premio del bando “Infanzia al centro” lanciato dalla stessa Fondazione.
In primo piano: rimozione dei traumi e ridefinizione dei luoghi di aggregazione, con un’attenzione particolare all’infanzia e all’adolescenza.
Presente all’inaugurazione il presidente della Fondazione “Albero della Vita Onlus”, Ivano Abbruzzi, che ha ripercorso la storia dell’associazione, attiva in Italia e all’estero, che si occupa da sempre di bambini in difficoltà.
Le Botteghe della Speranza
http://www.laboratoriodellasperanza.it/botteghe-della-speranza/
Il progetto ‘Botteghe della Speranza’ ha iniziato a muovere i primi passi forte del riscontro ottenuto dalla campagna di crowdfunding lanciata attraverso la piattaforma Eppela. Ai fondi arrivati dalla solidarietà, si sono poi aggiunti i contributi delle Fondazioni che hanno creduto nel piano di supporto e rilancio.
Le attività delle Botteghe della speranza sono:
aggregative: per creare il senso di comunità e di appartenenza.
formative: dal punto di vista lavorativo, umano, sociale, cristiano.
innovative: perché l’obiettivo principale è dare possibilità di crescita.
preventive nei confronti delle situazioni di disagio e di dipendenza.
Per produrre associazionismo e attivare il territorio le attività saranno tutte “diffuse”, realizzate anche in collaborazione con enti esterni, con le scuole superiori e con gli ambienti dove già i ragazzi si stanno aggregando, come i centri giovanili diocesani e
comunali che i giovani stanno frequentando. Mentre le metodologie educative saranno positive e costruttive: si tenderà a valorizzare il bello e l’esistente evitando la demonizzazione del rischio.
La sede e i corsi.
La “Bottega delle Speranza” è stata realizzata in un appartamento di 160 metri quadrati, su due piani, in un ex albergo di Acquasanta Terme. Sono state previste stanze per le attività con i bambini, laboratori per i ragazzi, sala studio per gli adolescenti, spazi per la ginnastica dolce rivolta agli anziani e ambienti a disposizione di professionisti che hanno già richiesto aule in alcuni giorni della settimana per svolgere consulenze.
Non si lavorerà per il titolo, ma per la persona: non interessa solo il punto di arrivo, ma il punto di partenza. Il fine è dare una possibilità formativa e lavorativa insegnando un mestiere a chi non lavora e non ha risorse.
Ludoteca “Ricostruire le storie”
https://www.alberodellavita.org/
La ludoteca “Ricostruire le storie” è promossa dalla cooperativa “L’Albero della Vita”. Protezione del bambino, accoglienza, sostegno alla famiglia e partecipazione attiva nel contesto post sisma sono le principali finalità che il centro educativo si propone per accompagnare l’emergere delle potenzialità degli individui (adulti e bambini), dei gruppi e della comunità nel processo di ristrutturazione esterna ma anche e soprattutto interiore in cui sono impegnati.
Per le specifiche necessità dell’infanzia, il progetto offre uno spazio di gioco extrascolastico rivolto, su turni, alle diverse fasce d’età: ludoteca per bambini dai 3 ai 10 anni, spazio aggregativo per i preadolescenti. Oltre all’opportunità del gioco libero, si prevede l’attuazione di appuntamenti e percorsi laboratoriali ludici, espressivi e creativi incentrati sul principio della partecipazione attiva di bambini e ragazzi, volti all’esplorazione del proprio mondo emozionale attraverso la narrazione, il linguaggio delle arti e le dinamiche di gioco.
Una particolare attenzione è riservata ai più piccoli, con giorni e fasce orarie mattutine dedicate a famiglie con bambini 12/36 mesi e a genitori con figli nel primo anno di vita, per sostenere e accompagnare le iniziali fasi di crescita e i neo genitori all’interno di un contesto potenzialmente problematico come quello post-emergenziale.
Alla famiglia in generale si rivolgono i servizi di informazione in relazione alle opportunità offerte dal territorio e a una conoscenza ampia delle attività proposte; spazi di ascolto e consulenza dove dare voce ai bisogni e creare risposte adeguate; momenti di incontro con esperti e famiglie per mettere in comune domande, problematiche e opportunità nella costruzione di una rete di solidarietà familiare; occasioni formative rivolte non solo ai genitori ma anche a docenti, educatori e operatori in relazione ad argomenti legati all’educazione, alla genitorialità, alla comunicazione, alle caratteristiche e alle problematiche tipiche di infanzia e adolescenza.
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