Bilancio record per le mostre Palazzo Strozzi: Il Cinquecento a Firenze + Utopie Radicali

BILANCIO RECORD PER LE MOSTRE DI PALAZZO STROZZI

IL CINQUECENTO A FIRENZE. TRA MICHELANGELO, PONTORMO E GIAMBOLOGNA
(Firenze, Palazzo Strozzi 21 settembre 2017-21 gennaio 2018)

OLTRE 150.000 VISITATORI 
DAL 16 MARZO A PALAZZO STROZZI
L’IMPERDIBILE MOSTRA “NASCITA DI UNA NAZIONE. TRA GUTTUSO, FONTANA E SCHIFANO”
Firenze – Si è chiusa ieri a Palazzo Strozzi Il Cinquecento a Firenze, la straordinaria mostra dedicata all’arte del secondo Cinquecento a Firenze. Ultimo atto d’una trilogia di mostre a Palazzo Strozzi a cura di Carlo Falciani e Antonio Natali, iniziata con Bronzino nel 2010 (140.780 visitatori) e Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014 (146.797 visitatori), la mostra ha raggiunto la cifra record di oltre 150.000 visitatori.
Il Cinquecento a Firenze è stata la mostra più visitata della trilogia, mantenendo, fin dall’inizio, una costante attenzione in termini di pubblico, di critica e di visibilità sulla stampa, tanto da essere consacrata miglior mostra del 2017 in Italia dalla prestigiosa classifica del Giornale dell’Arte. Un successo confermato anche dal web: più di 4 milioni e mezzo le persone raggiunte tramite Instagram, Twitter e Facebook, che con un seguito di oltre 75.000 persone conferma Palazzo Strozzi come una delle istituzioni culturali leader in Italia su questa piattaforma; più di un milione le visualizzazioni del sito www.palazzostrozzi.org, 300.000 le visualizzazioni dei video online.
Hanno visto grande affluenza anche gli appuntamenti collaterali, con oltre 1.900 partecipanti al ciclo di conferenze “Nei luoghi del Cinquecento a Firenze e in Toscana”, e le collaborazioni con il Museo di Palazzo Vecchio e con il Grande Museo del Duomo, attraverso lo speciale biglietto congiunto che ha collegato la mostra di Palazzo Strozzi, il Museo dell’Opera del Duomo e il Battistero di San Giovanni.
I gruppi che hanno visitato la mostra sono stati in totale 1.860 contribuendo con circa 42.780 presenze; ben 1.130 sono stati i gruppi di adulti per un totale di circa 26.000 visitatori e, di questi 6.900 hanno seguito le visite guidate organizzate dalla Fondazione. Oltre 700 sono state le classi delle scuole provenienti da tutta Italia, per un totale di circa 16.100 studenti che hanno visitato la mostra e aderito alle iniziative della Fondazione. Nel campo della didattica si segnala inoltre il successo di importanti progetti dedicati all’accessibilità, con i progetti dedicati alle persone con Alzheimer, le ragazze e i ragazzi con autismo, gruppi di adulti con disabilità fisiche o cognitive.
“Dopo i successi ottenuti portando a Firenze la grande arte contemporanea, con la mostra Il Cinquecento a Firenze, ultimo atto d’una trilogia di mostre curate da Carlo Falciani e Antonio Natali, Palazzo Strozzi si è riaccostato a un’epoca come il Cinquecento con un approccio nuovo e sperimentale: non solo per celebrare il nostro grande passato ma anche per riscoprire un periodo storico e una generazione di artisti sconosciuti ai più” dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi “L’ottimo risultato della mostra conferma ancora una volta la validità dell’offerta di Palazzo Strozzi, che continua a produrre mostre tanto originali e coraggiose quanto di successo, tenendo fede al disegno della Fondazione di portare a Firenze eventi culturali di qualità e di valenza internazionale. Questo successo non è dipeso solo dalle opere esposte ma anche da un approccio innovativo all’interpretazione, alla comunicazione e all’accoglienza.”
“La mostra del Cinquecento a Firenze è stata giudicata la migliore del 2017; ma va subito aggiunto che è stata anche gratificata da un pubblico di visitatori molto alto, tenendo alla fine il passo d’esposizioni che vertevano su Caravaggio, Monet, Picasso e Van Gogh. Nomi eclatanti e fulgidi; al cui cospetto la rassegna fiorentina ha proposto i suoi (poco o per niente noti) Cavalori, Macchietti, Naldini, Poppi, Portelli, Sciorina, Stradano, Zucchi, e giù per la scesa” affermano Carlo Falciani e Antonio Natali, curatori della mostra “Siamo pertanto grati alla Fondazione Palazzo Strozzi della fiducia che ci ha dato, accettando il rischio. Ma pari riconoscenza esprimiamo ai visitatori; i quali con la loro scelta hanno mostrato di non accontentarsi di feticci abusati. Le mostre si allestiscono non per celebrare i soliti artisti ormai arcinoti, ma per farne conoscere altri, meritevoli d’una più diffusa conoscenza”
 
UTOPIE RADICALI. 
OLTRE L’ARCHITETTURA: FIRENZE 1966-1976 
(Firenze, Palazzo Strozzi, Strozzina 20 ottobre 2017-21 gennaio 2018)

Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione CR Firenze e
Osservatorio per le Arti Contemporanee
 
OLTRE  17.000 VISITATORI
Oltre 17.000 persone hanno visitato Utopie Radicali mostra che si è tenuta negli spazi della Strozzina, curata da Pino Brugellis, Gianni Pettena e Alberto Salvadori con la collaborazione di Elisabetta Trincherini, che ha celebrato la straordinaria stagione creativa fiorentina del movimento radicale tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione CR Firenze e Osservatorio per le Arti Contemporanee, la mostra ha riunito le opere visionarie di Archizoom, Remo Buti, 9999, Gianni Pettena, Superstudio, UFO, Zziggurat, gruppi e personalità capaci di rendere Firenze negli sessanta e settanta il centro di una rivoluzione creativa che ha segnato lo sviluppo delle arti a livello internazionale. Grande partecipazione e forte stimolo di riflessione è stato dato anche dalla programmazione di conferenze e attività che si sono tenute durante tutto il periodo della mostra
Grazie all’importante collaborazione con il Canadian Centre for Architecture (CCA) di Montreal la rassegna di Palazzo Strozzi Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976 andrà in trasferta a Montreal, dove vi resterà dal 1 maggio al 7 ottobre 2018. Questa importante collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e Canadian Centre for Architecture (CCA) di Montreal, centro di ricerca e museo internazionale, con una vasta collezione che comprende oltre 200 archivi contenenti le opere di alcuni tra i più influenti architetti e artisti internazionali operanti nei campi dell’architettura, dell’urbanistica e del design del paesaggio tra il XX e XXI secolo, conferma la reputazione di eccellenza a livello internazionale di Palazzo Strozzi e delle sue mostre.
“Il meritato successo di questa esposizione” dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Umberto Tombari  “conferma la bontà e l’originalità del progetto espositivo. E’ anche un invito a proseguire nella esplorazione delle tante stagioni meno conosciute, ma non meno importanti, di Firenze. Se la città è oggi ancora ben salda nell’immaginario collettivo, lo deve anche alle tante effervescenze di movimenti, artisti, scuole che da Firenze hanno saputo lasciare segni profondi nella storia culturale e sociale internazionale. Ne è ulteriore prova la richiesta della mostra da parte del Canadian Centre for Architecture di Montreal, una delle più prestigiose  istituzioni internazionali in questo campo’’.
“Con Utopie Radicali ” dice Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi “abbiamo cercato di raccontare una Firenze insolita pronta ad abbracciare il mondo e le nuove idee che vi si affacciavano facendo riscoprire al nostro pubblico un momento storico recente in cui la città ha rappresentato un movimento di avanguardia culturale. L’ottimo risultato di questa mostra consolida il ruolo di Palazzo Strozzi come laboratorio di sperimentazione aperto alle città e alle sue eccellenze.”

© 2018, Redazione. All rights reserved.