dalla Regione Marche

2018-01-09
AREA CRISI COMPLESSA PICENO: 300 DOMANDE PROROGA MOBILITA’ PRESENTATE

Sono circa 300 le domande di mobilità in deroga presentate dai lavoratori licenziati da aziende dell’area di crisi industriale complessa del Piceno, che alla data del 1 gennaio 2017 risultavano già beneficiari di un trattamento di mobilità.
L’Intesa istituzionale sottoscritta dall’assessore al Lavoro Loretta Bravi e dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sindacali lo scorso 24 ottobre, ha concesso infatti la possibilità di chiedere la proroga della mobilità per un massimo di dodici mesi, senza soluzione di continuità rispetto al precedente trattamento.
Come previsto dalla normativa vigente, la Regione ha inviato al Ministero competente il Piano delle Politiche attive del Lavoro destinate a questi lavoratori insieme all’elenco dei potenziali beneficiari.
Una volta ottenuto l’assenso da parte del Ministero in ordine alla compatibilità finanziaria del trattamento, la Regione potrà emanare il decreto di concessione in base al quale l’INPS erogherà la prestazione, previa verifica dei requisiti richiesti.
 
© 2018, Redazione. All rights reserved.

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2018-01-09
AREA CRISI COMPLESSA PICENO: 300 DOMANDE PROROGA MOBILITA’ PRESENTATE

Sono circa 300 le domande di mobilità in deroga presentate dai lavoratori licenziati da aziende dell’area di crisi industriale complessa del Piceno, che alla data del 1 gennaio 2017 risultavano già beneficiari di un trattamento di mobilità.
L’Intesa istituzionale sottoscritta dall’assessore al Lavoro Loretta Bravi e dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sindacali lo scorso 24 ottobre, ha concesso infatti la possibilità di chiedere la proroga della mobilità per un massimo di dodici mesi, senza soluzione di continuità rispetto al precedente trattamento.
Come previsto dalla normativa vigente, la Regione ha inviato al Ministero competente il Piano delle Politiche attive del Lavoro destinate a questi lavoratori insieme all’elenco dei potenziali beneficiari.
Una volta ottenuto l’assenso da parte del Ministero in ordine alla compatibilità finanziaria del trattamento, la Regione potrà emanare il decreto di concessione in base al quale l’INPS erogherà la prestazione, previa verifica dei requisiti richiesti.
 
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