dalla Regione Marche
2018-01-26
Doppia preferenza di genere
Si è svolta oggi 26 gennaio presso la sala dell’Agricoltura della Regione Marche una conferenza stampa in cui il Comitato Promotore della doppia preferenza di genere, la Commissione Regionale Pari Opportunità e l’Assessora Manuela Bora hanno rappresentato la grave situazione di congelamento in cui è stata lasciata ad oggi la Legge approvata dalla Giunta Regionale sull’accesso paritario per uomini e donne alle cariche elettive.
Congelamento ancora più inspiegabile se si prende in esame il regolamento del Consiglio Regionale poiché secondo quanto previsto dai commi 12 e 13 dell’art. 86 del CAPO III “Istruttoria in Commissione” del Regolamento dell’Assemblea legislativa, “La Commissione competente deve completare l’esame delle proposte assegnate e trasmetterne il testo ai sensi del comma 7 entro il termine indicato nel calendario dei lavori dell’Assemblea e comunque non oltre centoventi giorni dall’assegnazione” (comm.12).
Per questo motivo si chiede di conoscere le ragioni per cui, ad oggi, non ci sia stato alcuno riscontro alle istanze presentate, ultima la richiesta del 5 dicembre u.s. con la lettura da parte del Comitato di un documento, nell’ambito della seduta del Consiglio Regionale dedicato alla violenza di genere, in cui si chiedeva la calendarizzazione di questa proposta di Legge in prima Commissione.
Il documento, presentato dal comitato, è stato sottoscritto da centinaia di rappresentanti della politica e della società civile. Fanno parte del comitato Assessore alle pari opportunità dei più importanti Comuni della Regione Marche, senza distinzione di colore politico, Consigliere Comunali, presidenti di Associazioni al femminile, dei Consigli delle Donne, sindacaliste. Anche la Consigliera Regionale di Parità Paola Petrucci aderisce a questo comitato.
“L’approvazione di questa Legge è innanzitutto una battaglia di civiltà –così dichiara la Portavoce del Comitato Doppia Preferenza Regione Marche Michela Gambelli Presidente del Consiglio delle Donne di Senigallia- un importante traguardo che permetterà alle donne di poter essere presenti in modo paritario nell’Assemblea legislativa della nostra Regione così come prevede la norma approvata dal nostro Parlamento. (Legge 20/2016) Inoltre permetterà anche alla Regione Marche di essere una Regione moderna, più democratica realmente attenta alla condizione femminile”.
Per questi motivi oggi il Comitato chiede al Presidente dell’Assemblea Legislativa di farsi garante dell’avvio e della programmazione dei lavori di discussione in commissione e del coinvolgimento del Comitato.
“E’ in programma, per il prossimo 16 marzo, la Conferenza Nazionale delle Presidenti delle Commissioni Pari Opportunità proprio nella nostra Regione per discutere questo importante argomento– così dichiara Meri Marziali, Presidente CPO Marche”.
Hanno dato la loro adesione e il loro sostegno a questo percorso anche Alessia Polita campionessa di motociclismo e Valentina Vezzali campionessa di scherma entrambe della nostra Regione.
Filiera agroalimentare, approvata la graduatoria finale dei sei progetti integrati.
Finanziabili 51 progetti singoli per un contributo di oltre 15 milioni di euro
La Regione Marche ha approvato la graduatoria finale dei sei Progetti integrati di filiera agroalimentare (Pif) pervenuti alla scadenza del bando. Su 54 progetti individuali proposti e ammissibili (rispetto ai 65 pervenuti con i sei Pif), 51 sono subito finanziabili, per un contributo complessivo superiore a 15 milioni di euro. Gli altri tre lo saranno dopo l’approvazione dell’ultima modifica del Programma di sviluppo rurale (Psr) da parte della Commissione europea che ha già espresso parere favorevole sia sulla modifica, sia sull’utilizzo delle risorse della solidarietà del sisma 2016 per i Pif ricadenti nella zona terremotata. La decisione è attesa entro febbraio e consentirà di assegnare ulteriori 700 mila euro di contributi. I Pif coinvolgono gli operatori della filiera agroalimentare, come produttori, imprese di trasformazione, aziende di commercializzazione. L’obiettivo è favorire una riorganizzazione del settore primario, favorendo l’integrazione sui mercati. Rappresentano uno strumento efficace per sostenere la redditività delle aziende e incentivare l’innovazione. I sei progetti ammessi sono stati presentati dalle aggregazione della Filiera marchigiana per la valorizzazione dei seminativi biologici (produzione e trasformazione cereali e legumi biologici), della Filiera agricola biologica Marche (produzione e trasformazione di sementi, cereali, legumi e carni avicole biologiche), della Filiera Carni della Marca (allevamento e trasformazione di bovini QM ed IGP), della Filiera del Malto (produzione e maltazione di cereali QM con prevalenza di orzo trasformato in malto per birra agricola e prodotti della pasticceria), della Filiera latte e caseari (produzione di latte fresco QM e di formaggi DOP e STG), della Filiera Qualità Picena (produzione di vini DOC e IGT, olio e vino biologico).
“Produzioni vivaistiche di qualità per il rilancio post sima del territorio”, al centro dell’incontro tecnico presso il Vivaio Alto Tenna di Amandola
Un’eccellenza marchigiana, una risorsa per il territorio. È il Vivaio regionale Alto Tenna di Amandola (FM), gestito dall’Assam (Agenzia regionale per i servizi agricoli) che, nei giorni scorsi, ha ospitato un incontro sulle produzioni vivaistiche di qualità per il rilancio post sisma dell’area appenninica. L’appuntamento ha registrato la partecipazione di numerosi imprenditori, tecnici, amministratori locali, alla presenza della vice presidente della Regione Marche. L’attività vivaistica, è stato sottolineato, è rivolta principalmente alla produzione di specie vegetali autoctone e piante tartufigene micorrizate. Il centro di Amandola fa parte della rete vivaistica regionale; con la propria attività e per la particolare collocazione altimetrica, ha contribuito a salvare e mantenere la biodiversità botanico vegetazionale dei Monti Sibillini. Oggi rappresenta un custode del germoplasma vegetale dall’alto valore culturale, agronomico e ambientale. Un patrimonio, è stato evidenziato, a disposizione degli enti pubblici e dei privati per interventi di ingegneria naturalistica, il recupero delle aree idrogeologiche degradate, il verde urbano, l’attività agricola e forestale. Il materiale vivaistico messo a disposizione proviene da formazioni iscritte o candidate all’iscrizione al Libro dei boschi da seme, supportando gli investimenti sul verde con essenze di elevato valore vegetale. Intervenendo sul tema della giornata, la vice presidente della Regione Marche ha evidenziato le potenzialità dell’area dei Sibillini, dove la presenza del tartufo (in particolare il Tuber magnatum pico) non è sufficientemente conosciuta e valorizzata. Ha proposto una giornata di approfondimento con gli imprenditori per delineare un percorso di rilancio.
Lavoratori servizio sanitario regionale, ridurre il precariato in favore del tempo indeterminato
Luca Ceriscioli
Mercoledì riunione sulle linee guida per le assunzioni
Ancona, 2018-01-26 – Il Servizio Sanità della Regione ha già avviato una serie di misure per verificare, nel dettaglio, i contratti dei lavoratori e pianificare misure regionali. É in corso, infatti, il censimento dei rapporti di lavoro precario sulla base delle caratteristiche previste dalla Legge Madia e dalle circolari in materia, l’ultima del 9 gennaio 2018. I dati verranno presentati mercoledì in una riunione tra i dirigenti della Sanità e i responsabili degli uffici del personale per pianificare le modalità operative che porteranno all’emanazione di linee guida regionali per le assunzioni. I risultati vengono raccolti attraverso il sistema informativo delle aziende. Questa operazione apre la strada ai piani triennali di assunzioni che vanno dal 2018 al 2020. La Regione Marche condivide con i sindacati l’impegno per dare stabilità al sistema tanto che negli obbiettivi 2017 per i direttori generali era previsto quello di ridurre il precariato in favore del tempo indeterminato. Dopo mercoledì, chiarite le procedure, la Regione proporrà un incontro ai sindacati per condividere dati e percorsi.
Nuovo ospedale del Piceno: l’algoritmo ha individuato le localitàna lettera della Regione ai sindaci della sette località individuate per una proposta di aree idonee
San Benedetto del Tronto, 2018-01-26 – I sindaci delle sette località individuate dall’algoritmo lunedì riceveranno una lettera, nella quale la Regione chiede alle amministrazioni una proposta di aree idonee per il nuovo ospedale del Piceno, da individuare in base a una serie di caratteristiche. I comuni interessati sono Ascoli Piceno, Castel di Lama, Colli del Tronto, Maltignano, Monsampolo del Tronto, Monteprandone e Spinetoli. Le principali caratteristiche che verranno valutate sono: superficie pianeggiante di minimo 20 ettari; presenza nelle vicinanze di opere di urbanizzazione; accessibilità e vicinanza alle principali vie di comunicazione; preferenza di aree che non presentino vincoli ambientali; preferenza di proprietà già pubbliche. Il primo esito dell’algoritmo è servito per trovare la porzione baricentrica di territorio. Dopo l’invio dei siti, l’algoritmo verrà applicato nuovamente alle zone indicate, scegliendo la migliore sotto il profilo tecnico. Alla lettera della Regione i sindaci dovranno rispondere entro il 5 febbraio e l’eventuale assenza di risposta sarà considerata come mancato interesse alla realizzazione del nuovo nosocomio nel proprio territorio comunale. L’infrastruttura rappresenta un progetto territoriale strategico e ormai irrinunciabile per l’Area Vasta 5.
Di seguito la lettera che verrà inviata
Spett.le
Sindaco del Comune di Ascoli Piceno
Sindaco del Comune di Castel di Lama
Sindaco del Comune di Colli del Tronto
Sindaco del Comune di Maltignano
Sindaco del Comune di Monsampolo del Tronto
Sindaco del Comune di Monteprandone
Sindaco del Comune di Spinetoli
OGGETTO: Richiesta di proposta di area idonea per il nuovo ospedale del Piceno.
In riferimento alla definizione dell’ubicazione del nuovo ospedale del Piceno con la presente si chiede alle Amministrazioni in indirizzo di proporre la candidatura di eventuali aree idonee, nel territorio comunale di riferimento, alla futura realizzazione.
Le principali caratteristiche che verranno valutate sono le seguenti:
– Superficie pianeggiante di minimo 20 Ha;
– Presenza nelle vicinanze di opere di urbanizzazione;
– Accessibilità e vicinanze alle principali vie di comunicazione;
– Preferenza di arre che non presentino vincoli ambientali;
– Preferenza di proprietà già pubbliche.
Per ogni candidatura andrà prodotto il relativo certificato urbanistico, una planimetria con l’indicazione dei lotti proposti con indicazione delle superfici, con evidenziate eventuali proprietà pubbliche, e relativa documentazione fotografica. Le proposte ricevute verranno confrontate e valutate anche in considerazione dei tempi medi di percorrenza necessari all’utenza per raggiungerle. Verranno valutate le sole candidature pervenute entro il prossimo 05/02/2018.
Distinti saluti.
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