Via libera della Provincia sull’ex Sgl Carbon

 
Completato lo screening ambientale, esclusa la procedura di VIA-VAS

Ascoli Piceno – Un importante e decisivo traguardo per il recupero e la nuova destinazione dell’area SGL Carbon si è raggiunto oggi con la conferenza di servizi convocata dalla Provincia, titolare della procedura di verifica di impatto ambientale riguardante il programma di riqualificazione urbana (PRU) dell’ex sito industriale. Alla riunione erano presenti funzionari e tecnici della Provincia, del Comune di Ascoli Piceno e, in qualità di auditori, rappresentanti della società Restart. La Conferenza ha avuto un esito definitivo completando positivamente l’iter avviato per lo screening ambientale del progetto proposto con l’esclusione dalla procedura di VIA-VAS. Si è quindi monitorato in modo rapido un progetto ampio e articolato che prevede nell’area interessata, posta nel cuore della città delle cento torri, una “cittadella” dell’innovazione, dei servizi e abitativa con la realizzazione di un polo tecnologico, verde pubblico ed edilizia residenziale e commerciale.
Via libera della Provincia sull’ex Sgl CarbonPaolo D’Erasmo
La Provincia ha avuto in tutta questa vicenda un ruolo molto propositivo svolgendo con celerità e scrupolo tutti i procedimenti di propria competenza e valutando, con particolare attenzione, gli approfondimenti richiesti per esaminare tutte le implicazioni ambientali della complessa attività riqualificazione – ha evidenziato con soddisfazione il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo
si è giunti pertanto ad autorizzare una procedura semplificata che consente di velocizzare tempi e modalità e questo dimostra l’attenzione verso questa problematica e la volontà di dare un apporto concreto portando avanti, per quanto di competenza, un lavoro importante a tutela dell’ambiente e della sostenibilità nel pieno rispetto della normativa vigente. Ora spetta al Comune di Ascoli ultimare le procedure urbanistiche . Voglio sottolineare – prosegue D’Erasmo – le ottime sinergie istituzionali stabilite con la Regione Marche, con cui si è sempre operato con incisività nella consapevolezza che non si tratta solo di bonificare una zona inquinata, ma di dare impulso ad un progetto che può diventare un motore rigeneratore di attività economiche, sociali e culturali. “

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