All’Accademia di Belle Arti di Macerata laurea honoris causa e premio Svoboda a Giancarlo Politi
Macerata – All’Accademia di Belle Arti di Macerata venerdì 9 febbraio a partire dalle 10,30 inaugurazione dell’anno accademico.
Per l’occasione sarà riaperto al pubblico l’auditorium Svoboda di via Berardi, chiuso dal sisma di gennaio 2017 e ora pienamente recuperato. A ricevere la laurea honoris causa e il premio Svoboda sarà Giancarlo Politi.
GIANCARLO POLITI
Laurea Honoris Causa e Premio Svoboda
Aula delle Lauree Josef Svoboda
Via Vincenzo Berardi, 6 (MC)
venerdì 9 febbraio ore 10.30
«Contro la violenza e la tragedia serve ribadire la cultura di una città accogliente, che ha fatto della bellezza e dell’arte un baluardo. Vogliamo inaugurare l’anno accademico dell’Accademia di Belle Arti di Macerata con un segno di speranza e di continuità. Non solo per la nostra comunità sconvolta dagli eventi di questa settimana. Ma anche come segnale al Paese: la cultura deve prevalere sulla paura». Così il direttore di Abamc Paola Taddei annuncia l’inaugurazione dell’anno accademico 2017/2018, che venerdì alle 10,30 vedrà protagonista Giancarlo Politi nell’auditorium Svoboda di via Berardi.
Direttore della celebre rivista “Flash art”, critico d’arte, creatore di idee vincenti e di parabole riflessive legate alla poesia, alla prosa e all’arte contemporanea. Sarà lui a ricevere la laurea honoris causa e il premio Svoboda. Dopo il saluto del presidente di Abamc Evio Hermas Ercoli e della direttrice Taddei, la laudatio è affidata a Laura Cherubini. Lo scenario: l’aula Svoboda, che finalmente riapre i battenti dopo la chiusura forzata a causa del sisma. Abamc, istituzione di primo piano nel capoluogo, ribadisce così il suo ruolo nel territorio. Protagonista assoluta anche nella candidatura di Macerata a Capitale della cultura 2020 (proprio lunedì Taddei ha accompagnato il sindaco Romano Carancini a Roma, per l’audizione con il Mibact), l’accademia rappresenta un’eccellenza sia sul profilo della didattica che nelle proposte alla cittadinanza. Simbolo di integrazione e di promozione dello scambio culturale, Abamc è da sempre alla ricerca di nuove idee e di nuovi progetti per accrescere le competenze degli studenti e il patrimonio culturale del territorio. Una su tutte la galleria in piazza Vittorio Veneto, uno dei centri più innovativi per l’arte contemporanea. «Dal terremoto di gennaio 2017 – conclude Taddei – abbiamo messo in sicurezza l’auditorium Svoboda e testato la sua agibilità in modo da restituirlo agli studenti come contenitore didattico e di eventi culturali».
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