Anche UniCam nella diagnostica e restauro di un dipinto proveniente da Arquata del Tronto
Camerino, 21 febbraio 2018 – Si terrà il prossimo venerdì 23 febbraio presso il Parco Archeologico e Museo di Ripoli – Corropoli (TE) la conferenza di inizio dei lavori di restauro sul dipinto a olio su tela “Annunciazione” (XVI sec.) proveniente dalla Chiesa della SS. Annunziata di Arquata del Tronto, andata distrutta nel sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016.
Nel corso dell’evento saranno illustrate le attività di diagnostica e delle operazioni di restauro, che saranno realizzate anche grazie al prezioso contributo dei docenti e degli studenti del corso di laurea in Tecnologie e diagnostica per la conservazione e il restauro dell’Università di Camerino, coordinati dalla prof.ssa Graziella Roselli, e dello spin off Unicam A.R.T.&Co srl.
Il restauro è interamente finanziato dalla Colgate-Palmolive e dai suoi dipendenti
All’evento, che si aprirà alle ore 16, prenderanno parte tra gli altri anche il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari, il responsabile del corso di laurea in Tecnologie e diagnostica per la conservazione e il restauro prof. Marco Materazzi, la docente Unicam di Diagnostica Chimica per i beni culturali Graziella Roselli, nonché il dott. Giuseppe Di Giralomi dello spin off A.R.T.&Co srl.
“Si tratta di un restauro molto importante – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – perché rappresenta non solo il recupero di un’opera d’arte di notevole valore, ma anche la salvaguardia delle radici e dell’identità della comunità di Arquata del Tronto. La sinergia tra Università e territorio, tra imprese-start up locali e grandi aziende come la Colgate-Palmolive Italia srl, ha reso possibile creare connessioni vitali per comunità che vogliono rinascere attraverso attività capaci di raccontare, narrare e rendere protagonisti luoghi come Arquata del Tronto, che meritano una nuova opportunità nell’ambito del turismo per i tesori artistici che possiedono”.
“Ringraziamo ancora la Colgate-Palmolive Italia srl e l’ing. Patete, che hanno reso possibile questo restauro ed in particolare i dipendenti dello stabilimento di Anzio, che hanno voluto personalmente contribuire alla raccolta dei fondi destinati al recupero dell’opera – ha sottolineato la prof.ssa Graziella Roselli. Tutte le attività diagnostiche e conservative da realizzare durante il restauro, verranno documentate con immagini e video e saranno consultabili in un sito web dedicato, che sarà arricchito da interventi e commenti di esperti storici dell’arte, diagnosti e restauratori per raccontare nei dettagli la storia e la rinascita di un’opera d’arte e della sua terra”.
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