Ancora successi dalla collaborazione tra l’UniCam e le aziende del territorio

 
FINANZIAMENTO DI 300.000 EURO DA PARTE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE
 
Camerino, 7 febbraio 2018 – Proseguono i successi frutto della collaborazione tra l’Università di Camerino e le aziende del territorio.
Nell’ambito del bando del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per il cofinanziamento di progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclaggio e trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), infatti, il progetto “estrazione e riutilizzo di Indio e Stagno da ITO (Indium Tin Oxide) impiegato nella fabbricazione di RAEE con tecnologia LCD o LED”, realizzato dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Riccardo Pettinari della sezione di Chimica della Scuola del Farmaco e dei prodotti della salute di Unicam in collaborazione con l’azienda Puli Ecol Recuperi srl di San Severino Marche, ha ottenuto un finanziamento di 300.000 euro, pari all’importo richiesto.
“Il progetto di ricerca – ha sottolineato il prof. Pettinari – si basa sul recupero di alcuni metalli presenti nelle apparecchiature elettriche e elettroniche che utilizzano tecnologie Led o Lcd, in particolare gli elementi chimici che si trovano all’interno dei flatscreen di televisori, smartphone e computer.
L’obiettivo principale è dunque quello di recuperare questi metalli che altrimenti andrebbero in discarica, il tutto a vantaggio sia dell’azienda dal punto di vista economico, sia dell‘ambiente, dal momento che si ridurrebbero appunto le problematiche legate al loro smaltimento in discarica”.
“Non solo, con questo progetto – ha proseguito il prof. Pettinari – affrontiamo anche un argomento volto allo sviluppo ecosostenibile: tali metalli, tra cui l’indio, sono metalli rari, sia in Italia che in Europa non ci sono giacimenti da cui attingere ed è pertanto necessario importarli dall’est asiatico. Il loro recupero è pertanto estremamente importante, dal momento che sono molto utilizzati nello sviluppo di nuove ed innovative tecnologie”.
“La collaborazione con l’Università di Camerino – ha dichiarato la dott.ssa Luana Bolletta della PuliEcol Recuperi – è ormai consolidata, tanto che abbiamo assunto in azienda anche un dottore di ricerca in Chimica di Unicam ed anche un laureato nello stesso settore, che ci forniscono un grande supporto. Dal 2000, ci occupiamo di RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e siamo l’unico impianto nelle Marche che può trattare frigoriferi o comunque apparecchiature contenenti gas freon. Cerchiamo di utilizzare le migliori tecnologie possibili e per questo cerchiamo anche di essere sempre all’avanguardia anche per quanto riguarda il recupero, ad esempio in questo momento dei flat screen, che sono l’oggetto di questo nostro progetto realizzato in collaborazione con Unicam”.
“Il nostro è un settore in cui è indispensabile – ha affermato il sig. Duilio Compagnucci, titolare della PuliEcol Recuperi – un costante rinnovo delle tecnologie ed una costante attenzione all’innovazione. La collaborazione con l’Università di Camerino è per noi dunque estremamente preziosa, siamo davvero molto soddisfatti del lavoro che abbiamo intrapreso la cui valenza è sottolineata dal finanziamento che abbiamo ottenuto”.
“Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – di questo ulteriore importante finanziamento ottenuto dalla ricerca Unicam. Abbiamo scelto di lavorare su un ambito di ricerca estremamente attuale quale è quello del recupero dei materiali con tecnologie innovative. Le competenze scientifiche di Unicam, quindi, vengono ancora una volta messe a disposizione del territorio, con benefici sia per l’attività e lo sviluppo dell’impresa che per l’ambiente”.
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