dalla Regione Marche

2018-02-14
INCENTIVI NUOVE IMPRESE: PUBBLICATO AVVISO PER 6 MILIONI DI EURO
Sei milioni di euro del POR Marche FSE che potranno garantire incentivi fino ad un importo di 30mila euro per circa 200 nuove realtà. E’ stato pubblicato sul sito della Regione Marche l’avviso pubblico per il sostegno alla costituzione di nuove imprese finalizzate all’incremento dell’occupazione. Lo comunica l’assessore al Lavoro della Regione Marche.
Saranno finanziate le nuove imprese, gli studi professionali, singoli e/o associati e/o dei liberi professionisti , con sede legale e/o sede operativa nel territorio  marchigiano che si costituiscono dopo la pubblicazione dell’avviso sul BURM e successivamente alla presentazione della domanda di contributo da parte del richiedente.
I progetti d’impresa sono ripartiti sul territorio regionale in quote e risorse finanziarie disponibili che si riferiscono alle cinque aree territoriali (provinciali), calcolate in base alla percentuale delle persone in cerca di occupazione secondo la media annuale dei dati ISTAT 2016.
Possono essere ammessi a finanziamento progetti che prevedano una spesa minima pari o superiore a 10.000 euro. I soggetti che presentano domanda di contributo devono avere un’età minima di 18 anni, essere residenti o domiciliati (domicilio da almeno 3 mesi) nelle Marche, essere soggetti iscritti come disoccupati, ai sensi del D.lgs 150/2015, presso i Centri per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione (CIOF).
Info: http://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/39870/Avviso-pubblico-per-la-concessione-di-incentivi-per-il-sostegno-alla-CREAZIONE-DI-IMPRESA

SISMA – Secondo piano beni culturali: 175 milioni per riparazione e restauro delle chiese marchigiane danneggiate
 
175 milioni per le chiese delle Marche.  E’ stato approvato il secondo piano dei beni culturali che prevede 391 interventi di riparazione e restauro.
Il via libera ai finanziamenti ieri nella cabina di regia presieduta dalla Commissaria straordinaria per la ricostruzione, Paola De Micheli, alla quale ha partecipato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme ai rappresentanti delle altre Regioni del centro Italia coinvolte dagli eventi sismici. Presente anche il Capo dipartimento della protezione civile nazionale Borrelli.
238 le chiese di Macerata inserite nel piano con un finanziamento da 117milioni e 500mila euro, 98 ad Ascoli Piceno con 33 milioni e 330mila di contributi, 42 a Fermo con 18milioni 520mila euro, 13 interventi ad Ancona con 5 milioni e 650 mila euro.
Una misura molto importante per la Regione Marche che conserva e valorizza il patrimonio culturale presente nei propri territori.
Le chiese sono non solo punti di riferimento identitari e di integrazione ma anche mete turistiche per chi sceglie di scoprire i tesori d’arte marchigiani.
In allegato gli interventi: CHIESE x PROVINCIA   

PROTEZIONE CIVILE – LA GIUNTA HA APPROVATO MISURE PER L’UNIFORMAZIONE DELLE PROCEDURE – ATTUAZIONE IMMEDIATA DEL NUOVO CODICE DI SETTORE
Ad una settimana dall’entrata in vigore del Codice della Protezione civile (D.gs 1/2018 in vigore dallo scorso sei febbraio), la Regione Marche ne dà immediata attuazione. Il nuovo testo legislativo stabilisce infatti che il governo e la gestione del sistema di allerta sono assicurati dal Dipartimento della protezione civile e dalle Regioni”. Così, con l’obiettivo di uniformare linguaggi e procedure per l’attivazione del sistema ai diversi livelli, la Giunta ha recepito le indicazioni promosse dal Dipartimento nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta, sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, di un disciplinare contenente indicazioni operative su metodi e criteri per l’omogeneizzazione dei messaggi del sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico. Il documento è stato ampiamente condiviso con tutte le Prefetture, con l’Anci e in particolare con tutti i comuni della Regione in incontri organizzati su base provinciale tra ottobre e dicembre dello scorso anno. Il sistema di protezione civile regionale è così perfettamente allineato alle più recenti modalità operative predisposte a livello nazionale. Viene così ottimizzata la capacità di allertamento a fronte di eventi calamitosi, particolarmente rilevante in un contesto come quello marchigiano, spiega l’Assessore, dove il 71 per cento dei comuni ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e quindi ridotte possibilità organizzative. Diventa così essenziale garantire immediato, continuo e reciproco scambio di informazioni tramite la Sala operativa regionale unificata della protezione civile, tra tutte le componenti del sistema. L’applicazione da parte dei comuni, del documento approvato dalla Giunta regionale, garantirà dunque il necessario coordinamento, tramite opportuni standard operativi. Il documento è reperibile al sitowww.regione.marche.it/Regione-Utile/Protezione-Civile .

LA GIUNTA REGIONALE APPROVA ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE, MINISTERO DEI BENI CULTURALI E DEL TURISMO, CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E UNIVERSITÀ DI CAMERINO
La Giunta regionale ha approvato uno schema di accordo di collaborazione tra Regione Marche, Università di Camerino, Cnr e Mibact. Si tratta del primo protocollo che la presidenza della Regione firmerà con il Cnr e l’accordo porrà le Marche, attraverso l’Università di Camerino e con il supporto del Mibact, al centro di un sistema di ricerca europea all’avanguardia a livello mondiale nel settore dello sviluppo di strategie scientifiche innovative di conservazione, recupero e comunicazione del patrimonio e dei beni culturali. Il protocollo si inserisce infatti all’interno del sistema di attività condotto dal CNR, capofila della infrastruttura europea E-RHIS, una rete di laboratori e risorse strumentali fisse e mobili altamente avanzati, archivi fisici e digitali all’avanguardia, che sono capillarmente distribuiti sul territorio europeo e che, tramite un servizio di accesso – coordinato unicamente dal Central Hub – sono messi a disposizione della comunità scientifica e produttiva del settore per condurre ricerche di alto livello o per sostenere l’innovazione e quindi la competitività del mercato di riferimento.
L’accordo, che sarà firmato nelle prossime settimane, è un protocollo di attività che si svilupperanno nell’arco di cinque anni all’interno dei laboratori già esistenti e attivi di Unicam, quindi non parla della localizzazione nell’area delle Casermette.
L’intesa riguarda i settori dei beni culturali, della chimica e della fisica e si articola in progetti di ricerca e sviluppo, oltre che sulla partecipazione a progetti internazionali ed europei. Saranno costituiti, a questo scopo, gruppi di ricerca congiunti per lo svolgimento delle relative attività e saranno condivisi materiali, attrezzature, personale e risorse finanziarie. I risultati della ricerca saranno inoltre messi a sistema attraverso il trasferimento tecnologico e l’innovazione, favorendo interazioni con le industrie del territorio e in particolare con le piccole e medie imprese. Rilevante attenzione viene data all’alta formazione, anche attraverso il finanziamento di corsi di dottorato su tematiche di interesse comune.
Le linee guida condivise permetteranno dunque di sviluppare in partnership, tra tutti i soggetti coinvolti, progetti di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, oltre che rafforzare, attraverso strategie condivise, il legame con il territorio, anche in termini sociali e culturali, attraverso la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e diffusione di esperienze e conoscenze ad elevato contenuto tecnologico all’interno del tessuto sociale locale.
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