dall’Amat

2018-02-28
PESARO, SETTIMANA ROSSINIANA SABATO 3 MARZO
IL BARBIERE DI SIVIGLIA DI ARTEMIS DANZA

Sabato 3 marzo alle ore 21 al Teatro Rossini di Pesaro Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana, presenta con la compagnia Artemis Danza in prima assoluta Il barbiere di Siviglia, in occasione del 150° anniversario della morte di Rossini.

Lo spettacolo è proposto nel programma della Settimana Rossiniana, dedicata dalla città di Pesaro al suo illustre concittadino Gioachino Rossini, taglio del nastro di questo 2018 dichiarato dalla recente Legge Speciale “anno rossiniano”, perché è l’occasione in cui si celebrano i 150 anni dalla morte del Maestro“Buon non compleanno Rossini” è una vera e propria festa per tutta la città dal 23 febbraio al 4 marzo, nel segno del Cigno, propone un ricco cartellone di iniziative che dà avvio ai festeggiamenti dell’anno rossiniano promosso dai Comitati per le Celebrazioni Rossiniane, dal Comune di PesaroRegione MarcheMinistero dei beni e delle attività culturali e del turismo e AMAT in collaborazione con Conservatorio RossiniFondazione RossiniRossini Opera FestivalSistema MuseoMismaonda e con European Year of Cultural Heritage 2018EU Strategy for the Adriatic and Ionian RegionForum of Adriatic and Ionian Cities, main media partner RAI e sponsor Poste italiane.

Artemis Danza si prepara ad affrontare uno dei titoli più celebri del maestro pesarese, con un’interpretazione coreografica per quattordici danzatori. Come di consueto, la produzione ha coinvolto tutta la fucina creativa di Artemis, composta non solo da danzatori e coreografa, ma anche dagli artisti visivi, dai compositori e dai musicisti che hanno dato forma a un progetto articolato e ambizioso: portare Figaro nel tempo presente, gettando il protagonista della trama rossiniana in una sfida multitasking e infinita, che gioca sulla molteplicità e sulla competizione. Nella lettura di Monica Casadei Figaro è il prototipo dell’uomo di successo nel mondo di oggi, emblema di chi riesce a soddisfare con efficacia, vivacità e savoir faire le aspettative di una società che impone ogni giorno di raggiungere i propri obiettivi ottimizzando tempi ed energie. Ecco quindi una performance d’azione, nella quale Figaro si moltiplica indossando gli abiti sartoriali, sapientemente disegnati dalla designer Daniela Usai, danzando su musiche originali e rielaborazioni del compositore Luca Vianini che fonde Rossini al sound elettronico.  L’atmosfera è sospesa tra un passato-ombra e un presente lampeggiante e frenetico, mentre l’immagine irraggiungibile di un uomo perfetto appare e scompare sotto gli occhi del pubblico a partire dall’intervento live del pittore pesarese Giuliano Del Sorbo. Sul piano coreografico, il personaggio di Figaro si moltiplica nei corpi dell’intera compagnia, dove, senza distinzioni di gender, gli interpreti agiscono con la determinazione, l’energia e il rigore di una squadra speciale: tonici, grintosi e iper-concentrati, la loro danza manipola il tempo e lo spazio senza tregua, tesse e scioglie in continuazione una rete infinita di cambi di direzioni, incroci di traiettorie e intarsi di movimenti. La produzione ha coinvolto come di consueto realtà artistiche e culturali del territorio pesarese e limitrofo, a partire dai giovani delle scuole di danza della città che, dopo lo stage con Monica Casadei, saranno in scena insieme alla Compagnia. Inoltre i costumi storici sono il frutto di una collaborazione con il Rossini Opera Festival e con il Teatro Comunale di Bologna, mentre i gli abiti sartoriali sono stati realizzati con A.N.G.E.L.O Vintage Palace (Lugo di Romagna), polo di riferimento del vintage in Italia. Una produzione complessa dunque, che ha visto la coproduzione dell’Italian Festival in Thailand di Bangkok, del Festival Orizzonti di Chiusi e di Armonie d’Arte Festival di Borgia. Dopo la data pesarese Il barbiere di Siviglia di Monica Casadei sarà presentato il 31 marzo 2018 a Bangkok, per poi iniziare una tournèe italiana e internazionale.

Per informazioni e biglietti: Teatro Rossini 0721 387621. Inizio spettacolo ore 21. MATELICA, DOMENICA 4 MARZO AL TEATRO PIERMARINI
SPAZIO ALLA DANZA CON TRAVIATA DI MONICA CASADEI
 

Spazio alla danza domenica 4 marzo al Teatro Piermarini di Matelica con Traviata di Artemis Danza su coreografie di Monica Casadei, spettacolo proposto nella stagione promossa dal Comune di Matelica Assessorato alla Cultura e dall’AMAT.

Traviata – un rutilante gioco di effetti – è il primo capitolo di un progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana, dedicato al celebre maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano, esplorandone emozioni e passioni. In Traviata il dramma di Violetta è reso dal dialogo strettissimo tra danza e musica, in cui la storia acquisisce un valore universale e contemporaneo, storia in cui vibra il sentimento amoroso di chi spera, legato tragicamente alla sensazione di sapere che tutto finisce, mentre si consuma il conflitto tra singolo e società, pubblica facciata e privato sentire. Gli spettacoli di Artemis viaggiano in vari teatri in Italia e all’estero, ogni coreografia studiata e provata con i danzatori della compagnia si apre al territorio che la accoglie, attraverso il progetto Anime di Artemis incontrando allievi, danzatori, attori che entrano come parte viva e attiva nello spettacolo. Sono laboratori gratuiti dedicati a far conoscere l’identità coreografica di Monica Casadei e di Artemis nei quali si apprende, si danza e si sviluppa la conoscenza necessaria per partecipare allo spettacolo attraverso inserimenti coreografici appositamente valutati e preparati.

“Aver conversato con Monica Casadei sul debutto di Traviata – afferma Francesca Pedroni studiosa e critico di danza -, ci ha catapultati all’interno di un viaggio coreografico in cui la danza e l’opera duettano dando corpo a un fluire di immagini sbrigliato da qualsiasi volontà di aderenza didascalica, eppure legato a doppio filo al dramma di Violetta. Viaggio in cui vibra il sentimento amoroso di chi spera, legato tragicamente alla sensazione di sapere che tutto finisce, mentre si consuma il conflitto tra singolo e società, pubblica facciata e privato sentire. Ci vuole coraggio e determinazione, ma la Casadei, coreografa volitiva e combattiva, accetta la proposta di intraprendere un triennale progetto coreografico dedicato al celebre compositore di Busseto. Un “corpo a corpo”, nato dal fatto di misurarsi con una musica che non possiamo pensare slegata dalle scene, complice un artista, Verdi, drammaturgo ancor prima che compositore. Per Traviata, quell’Amami, Alfredo, quel libiam ne’ lieti calici, quel croce e delizia, quel sì, piangi, quell’è tardi, qualunque sia la taratura della passione per il bel canto di chi legge, sono parole che si legano nella memoria a voci, ad arie, musiche, storie, teatri, a partire dalle pagine del libro, fonte dell’opera verdiana. Alfredo e Violetta si mischiano nella mente con Marguerite e Armand, i protagonisti dello struggente romanzo La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio, 1848, una storia, scriveva il suo autore, che ha un solo merito: “quello di essere vera”. Perché è la società reale con il suo conformismo di copertura che pulsa nelle pagine di Dumas e in Marguerite, nome di fantasia sotto cui si nascondeva quella Marie Duplessis, morta di tisi, sepolta a Montmartre e amata dal giovane scrittore. Romanzo che diventa prima dramma teatrale, poi opera lirica, poi balletto. Da Eleonora Duse a Sarah Bernhardt, da Maria Callas a Alessandra Ferri, Marie/Marguerite/Violetta con la voce, il canto o l’emozione del corpo che danza ha fatto piangere intere generazioni. La Traviata di Monica Casadei è letta dal punto di vista di Violetta. Violetta, appunto, contro tutti. Violetta al centro di una società maschilista espressa da un coro in nero”.

Coreografia, regia, scene, luci e costumi dello spettacolo sono di Monica Casadei, le musiche di Giuseppe Verdi, l’elaborazione musicale di Luca Vianini, la rammaturgia musicale di Alessandro Taverna. Lo spettacolo è prodotto da Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. La Compagnia Artemis Danza collabora con i centri antiviolenza d’Italia per la sensibilizzazione del pubblico sulla violenza contro le donne con il progetto Body of evidence.

Per informazioni: biglietteria del teatro 0737 85088.
Inizio spettacolo ore 21.15.

SABATO 3 MARZO A MONDAVIO RZECZY/COSE
DEI PREMI UBU DARIA DEFLORIAN E ANTONIO TAGLIARINI
 

Sabato 3 marzo il Teatro Apollo di Mondavio ospita Rzeczy/Cose del duo Deflorian/Tagliarini. Attori e registi di respiro internazionale, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini hanno dato vita a diversi progetti che li hanno portati a vincere diversi premi, tra cui il Premio Ubu 2012 come miglior attrice protagonista (Daria Deflorian) e il Premio Ubu 2014 per il miglior spettacolo con Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni.
Lo spettacolo è proposto in collaborazione con Associazione Asini Bardasci per Anche questo è teatro nel cartellone di TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti di teatro, musica e danza del presente promossa da AMAT con i Comuni del terrirotio tra i quali quello di MondavioRegione Marche MiBACT.

Rzeczy/Cose è uno spettacolo che tratta di quotidianità, degli attimi rubati alla vita d’ogni giorno cui non poniamo alcuna attenzione, degli avvenimenti insignificanti che fanno da congiunzione a quelli “significativi” che crediamo segnare le nostre vite. Una performance ispirata ai diari segreti di Janina Turek, casalinga di Cracovia che nell’arco della sua vita ha riempito, all’oscuro di tutti i suoi famigliari, intere pagine di diario, annotando ogni singolo dettaglio e particolare di ciò che avveniva nelle sue giornate. Una minuziosità quasi ossessiva che tradisce invece una commovente attenzione a ciò che tendiamo ad abbandonare al passato come fatto di secondaria importanza. Il pubblico avrà quindi modo di “dialogare” direttamente con gli oggetti che hanno contrassegnato la vita di Janina, per cercare di scoprire cosa si nascondesse dietro la realtà apparente della vita di una persona comune, entrandovi letteralmente dentro.

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono autori, registi e performer. Dal 2008 hanno dato vita a una serie di progetti, spettacoli e site specific. Tra il 2010 e il 2011 hanno lavorato al Progetto Reality che, a partire dai diari di una casalinga di Cracovia, ha dato vita a due lavori: Rzeczy/Cose e Reality, lavoro per il quale Daria Deflorian ha vinto il Premio Ubu 2012 come miglior attrice protagonista. Inoltre con lo spettacolo: Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, che li ha visti intraprendere una tournée internazionale, hanno vinto il Premio Ubu 2014 e nel 2016 il Premio della critica come miglior spettacolo straniero in Quebec, Canada.

Tre le repliche dello spettacolo previste, sempre sabato 3 marzo, ore 19, ore 21 e ore 22.

Per informazioni e biglietti (posto unico 10 euro): Biglietteria Teatro Apollo 339 4518693, 333 8996348

SAN LORENZO IN CAMPO, TEATRO TIBERINI
RINVIATO LO SPETTACOLO IL CANTO DELL’USIGNOLO PREVISTO VENERDÌ 2 MARZO

Lo spettacolo Il canto dell’usignolo con Glauco Mauri e Roberto Sturno, in programma venerdì 2 marzo al Teatro Tiberini di San Lorenzo in Campo, è rinviato a causa delle critiche condizioni metereologiche. La data sarà recuperata martedì 20 marzo, inizio spettacolo ore 21.15.
Per informazioni www.amatmarche.net.

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