dall’UniUrb

2018-02-14

Da tutta Italia i 120 finalisti del Campionato Nazionale delle Lingue
– Giovedì 15 e venerdì 16 febbraio a Urbino si sfideranno per conquistare l’ottava edizione della gara di Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo –
Ottavo appuntamento con il Campionato Nazionale delle Lingue, che registra ogni anno numeri record di partecipanti. Le semifinali sono in programma giovedì 15 e le finali venerdì 16 febbraio. La manifestazione, unica nel suo genere, è organizzata dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali: Storia, Culture, Lingue, Letterature, Arti, Media/Corso di Laurea in Lingue e Culture Straniere dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo in collaborazione con il Centro Linguistico d’Ateneo, con l’Ersu di Urbino e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, del Comune di Urbino.
            Quest’anno alla selezione hanno partecipato 16 mila studenti delle scuole superiori di tutte le regioni d’Italia, una crescita costante rispetto ai 13 mila del 2017, dei 10 mila del 2016 e dei 5 mila del 2015. Come ogni anno, i migliori 120 saranno a Urbino per giocarsi l’accesso alle ultime fasi: 30 arriveranno alle finali (10 per ciascuna lingua in gara: francese, inglese, tedesco e spagnolo) e 4 di loro saranno i vincitori. Il percorso di verifica prevede un test al computer sull’uso della lingua, colloqui e prove di scrittura creativa.
Per i primi tre di ogni sezione ci saranno soggiorni all’estero, dizionari e diversi premi messi a disposizione da alcuni negozi del centro: in più, i 4 campioni riceveranno una borsa di studio ciascuno, che consentirà loro di iscriversi al primo anno di un qualunque corso dell’Università di Urbino. L’amministrazione del Legato Albani di Urbino ha inoltre messo a disposizione una quota anche per i secondi classificati pari all’esenzione dalla prima rata di tasse universitarie, mentre i terzi classificati riceveranno comunque dizionari, buoni per corsi studio e altri premi.
Dopo il successo del corso di formazione per docenti organizzato nel  2017 con il contributo di esperti dell’Università di Urbino e provenienti da Grecia e Spagna, il Campionato organizza anche quest’anno un seminario gratuito di aggiornamento glottodidattico aperto ai docenti accompagnatori e a tutti i docenti di lingue del territorio intitolato “L’insegnamento delle lingue straniere nel 21° secolo: sfide e opportunità”.
dall’UniUrbGli esperti stranieri di quest’anno sono le professoresse Ingibjörg Sigurðardóttir e Kristín M. Jóhannsdóttir , provenienti dall’Università di Akureyri (Islanda) e la professoressa Timea Németh dell’Università di Pécs (Ungheria).
“L’ottava edizione del Campionato, se possibile è ancor più gratificante delle precedenti – dichiara la professoressa Enrica Rossi, coordinatore della manifestazione e direttrice del Centro Linguistico d’Ateneo – perché, oltre ad aver raggiunto numeri di partecipanti inimmaginabili fino a qualche anno fa, quest’anno abbiamo ottenuto un prestigioso riconoscimento da parte del MIUR, ovvero siamo rientrati nel programma annuale delle eccellenze nazionali. Altro motivo di grande soddisfazione è la pubblicazione di un volume intitolato “Lingue a colori” e pubblicato da Aras Edizioni che raccoglie le prove di scrittura creativa delle prime cinque edizioni. Il libro è il frutto di una proficua collaborazione con il Liceo Artistico di Urbino e i ragazzi del biennio del corso di perfezionamento che hanno illustrato la raccolta. Insomma il Campionato delle Lingue continua ad offrirci occasioni di confronto tra l’università, la città di Urbino e il territorio e di questo non possiamo che essere particolarmente orgogliosi”.
Appuntamento per l’apertura di giovedì 15 febbraio alle 12 con il saluto del Rettore. La proclamazione dei vincitori avverrà alle 16,30 di venerdì 16 nel Salone del Collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica.
Il programma dettagliato su:
http://cndl.uniurb.it/
 
 

Il bene e il male di Internet spiegati da Eli Noam
– Il docente della Columbia Business School il 21 febbraio a Urbino per il seminario Is the internet broken and what can be done about it? –
La struttura di internet, nata come modello di interazione armoniosa e pluralistica è diventata campo di battaglia di interessi nazionali e aziendali. Cosa può essere fatto per contenere gli aspetti negativi e ambigui di internet senza sacrificare i grandi benefici che internet ha apportato? Di questo si discuterà con il professor Eli Noam della Columbia Business School alle 10 di mercoledì 21 febbraio nella Sala del Consiglio di Palazzo Battiferri, in Via Saffi 42, nell’ambito del ricco ciclo di seminari organizzati per il nuovo dottorato in Global Studies presso l’Università di Urbino. Un ciclo di eventi di levatura internazionale ma aperto a tutti gli interessati agli aspetti economici, sociali e istituzionali della globalizzazione. Alla lecture di Eli Noam seguiranno i commenti e gli interventi di Lorenzo Pupillo (CEPS, Bruxelles), Annaflavia Bianchi (StarPin Team) e Giovanni Boccia Artieri (Università of Urbino)
La riflessione di Noam si snoda a partire da una riflessione sulla storia recente per guardare subito alle sfide di oggi. In passato tutti pensavano che Internet avrebbe reso il nostro mondo migliore, con più democrazia, occupazione, collaborazione a livello globale e pluralismo. Ma questo non è quello che avvenuto. Internet ha facilitato la creazione di nuovi tipi di comunità che fungono da cassa di risonanza, che sono legate “elettronicamente” e che sono molto più ideologicamente stratificate di quanto lo fossero quelle tradizionali. Questo ha aumentato il volume del rumore di fondo del discorso pubblico abbassandone la qualità. Le fake news, tanto quelle create per motivi ideologici quanto quelle motivate da obiettivi di profitto, hanno colpito anche il modo di fare politica. Sono stati creati nuove opportunità di lavoro in ambiti legati alla tecnologia e alla comunicazione ma il lavoro nell’industria e nei servizi non sembra essersene avvantaggiato. Il risultato è stato un incremento dell’ineguaglianza. I principi economici di internet hanno generato un rilevante potere di mercato su scala globale per una manciata di imprese.
 
 
Info: antonello.zanfei@uniurb.it

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