“Grisù, Giuseppe e Maria” al Centro Pacetti
di Paola Travaglini
Monteprandone, 2018-02-07 – All’Auditorium Centro Pacetti di Monteprandone, la prestigiosissima compagnia : “La fabbrica dei sogni” di Tolentino, ha portato in scena l’ottavo e penultimo spettacolo di questa stagione teatrale: Grisù, Giuseppe e Maria, una commedia dialettale del regista Carlo Clementi che ha divertito ed intrattenuto il pubblico dall’inizio alla fine.
L’autore ha scritto questa storia avvicinandosi molto alla realtà con lo spirito di profonda ironia e dolcezza che viene spontaneo, quando si guardano i personaggi di una vecchia fotografia, quando si ricordano vicende lontane ricamandone però i lati comici e le caratteristiche più umoristiche, quando anche gli aspetti più drammatici vengono superati dalla speranza che domani è un altro giorno.La storia è ambientata nella piccola frazione di Sforzacosta, alle porte di Macerata nel periodo del dopoguerra. Qui, sorge una piccola comunità di 200-300 persone, più che altro operai e contadini, spesso analfabeti che, nel 1956 faceva riferimento alla Parrocchia dedicata a San Giuseppe, alla farmacia e a qualche proprietario della zona.
I costumi del tempo erano piuttosto castigati, i rapporti all’interno delle famiglie ancora guidati da un patriarca, gli usi e le abitudini legate alle scarse risorse economiche, le feste patronali e le ricorrenze religiose erano i soli momenti di serenità.
Era inoltre da preservare assolutamente la “rispettabilità” per la “casata”…
Bravi gli attori che si sono calati nei vari personaggi: Gabriella Giammarini ( Rosa), Antonella Ruffini ( Filomena), Quinto Romagnoli ( Don Nazareno), Graziano Poggi ( Vincè il sacrestano) e Claudio Sagretti ( Sor Edoardo, il farmacista) hanno saputo calarsi magistralmente nella parte alternando monologhi drammatici a quelli ironici.
( Paola Travaglini)
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