Pd, Di Francesco: “Stona e stride l’assenza di Ascoli e San Benedetto alla Bit”
San Benedetto del Tronto – Ascoli Piceno e San Benedetto sono sostanzialmente assenti alla Bit di Milano, il principale evento italiano in materia di turismo, il luogo dove un’ora di evento davanti a stampa e operatori del settore vale oro colato. Soltanto il professor Stefano Papetti ha partecipato all’incontro «Viaggio nella bellezza delle Marche: la marca Ascolana». Una presenza di indiscutibile spessore, ma del tutto insufficiente se si pensa a quello che hanno fatto altre realtà vicine, come i comuni del Fermano, che hanno inviato sindaci e una delegazione del palio dell’Assunta, oppure come il sindaco di Offida Valerio Lucciarini, pure lui presente per promuovere il suo borgo.
Borsa del Turismo 2018
L’assenza istituzionale delle due principali città del Piceno stona e stride con i buoni propositi di crescita e sviluppo turistico del nostro territorio, e indirettamente conferma la sudditanza del sindaco di San Benedetto rispetto a quello di Ascoli, ormai questo è un dato politico oggettivo ed incontrovertibile. Manca una strategia coordinata ed efficace tra l’entroterra e la costa, non si ragiona in termini di territorio come invece dovrebbe essere ed a prevalere allora è sempre il più politicamente furbo Guido Castelli sul sempre più spaesato Pasqualino Piunti: difficile da accettare, ma la cifra politica del centrodestra evidentemente è questa.
L’impressione è che i due sindaci abbiano deciso di non dare importanza e valore ad un evento di assoluta rilevanza rappresentato dalla Bit penalizzando il territorio probabilmente per partecipare ai festeggiamenti del carnevale. In questo senso è comprensibile, nonché apprezzabile, che almeno per un giorno abbiano indossato una maschera.
Antimo Di Francesco, candidato al Collegio Uninominale della Camera dei Deputati
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