Premio Amnesty Italia: quale sarà la canzone dell’anno?
LE DIECI NOMINATION: BRUNORI SAS, CAPAREZZA, CLEMENTINO, DECIBEL, GHALI, JOVANOTTI, LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA, LO STATO SOCIALE, ERMAL META, MIRKOEILCANE
Rosolina Mare (Rovigo) – Amnesty International Italia e Voci per la Libertà annunciano le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia, il prestigioso riconoscimento riservato a brani sul tema dei diritti umani pubblicati da big della musica italiana nell’anno precedente.
Sono in lizza (qui in ordine alfabetico per artista): “L’uomo nero” di Brunori Sas, “L’uomo che premette” di Caparezza, “Deserto” di Clementino, “Gli anni del silenzio” dei Decibel, “Ora d’aria” di Ghali, “Affermativo” di Jovanotti, “Stelle marine” de Le Luci della centrale elettrica, “Socialismo tropicale” de Lo Stato Sociale, “Vietato morire” di Ermal Meta, “Stiamo tutti bene” di Mirkoeilcane.
Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, viene assegnato da una giuria specializzata (composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà). Le dieci canzoni finaliste sono invece scelte da Amnesty e Voci per la libertà da un’ampia rosa di segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2018 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, che quest’anno si svolgerà dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).
Ecco l’albo d’oro del Premio:
2003 “Il mio nemico” di Daniele Silvestri
2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati
2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers
2006 “Rwanda” di Paola Turci
2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani
2008 “Canenero” dei Subsonica
2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela
2010 “Mio zio” di Carmen Consoli
2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi
2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia
2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini
2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè
2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino
2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato
2017 “Ballata triste” di Nada
Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 21a edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale. Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .
La scadenza del bando è fissata per il 30 aprile, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 10 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro infatti il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.
Fra tutte le iscrizioni arrivate entro il 30 aprile ci sarà inoltre il Premio Under 35 che consentirà al migliore giovane di accedere alle semifinali del concorso. L’Associazione Voci per la Libertà sceglierà poi altre sei proposte, che si batteranno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 nel concorso dal vivo a Rosolina Mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia Emergenti.
È nelle librerie il volume uscito a dicembre che racconta le emozioni e i contenuti dei 20 anni di Voci per la Libertà, una grande opera corale, curata dal direttore artistico Michele Lionello, a cui hanno voluto dare un contributo molti dei protagonisti di questi due decenni, da Ivano Fossati a Daniele Silvestri, da Carmen Consoli ai Modena City Ramblers, da Paola Turci a Simone Cristicchi dal presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi al portavoce Riccardo Noury sino ad alcuni dei volontari che rendono possibile ogni anno la manifestazione. “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”: si chiama proprio così, come il festival, questo volume di 176 pagine a colori, (Apogeo Editore) che racconta le emozioni e i contenuti di due decenni fitti di esperienze.
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