dalla Regione Marche

2018-03-22
FAVORIRE FORMAZIONE, APPRENDISTATO E MOBILITA’: LA REGIONE MARCHE PARTECIPA A TRE PROGETTI INTERNAZIONALI
L’adesione a due progetti di partenariato ed un terzo già avviato, tutti in ambito europeo, per favorire la mobilità dei nostri giovani, la loro formazione all’estero e l’apprendistato permanente.  Li ha approvati la giunta regionale attraverso tre delibere proposte dell’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi.
“La Regione Marche aderisce a questi progetti che considera il tramite attraverso cui promuovere  l’apprendistato – sottolinea l’assessore Bravi – . Stiamo studiando  e proponiamo nuove pratiche per il passaggio scuola-lavoro soprattutto nei settori di riferimento dell’economia marchigiana e delle sue principali filiere. Le imprese cercano personale qualificato e il nostro obiettivo è sostenere una formazione che risponda alle esigenze espresse dal territorio. Lo scopo è migliorare la qualità ed efficacia dell’istruzione e della formazione stessa, promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva, confrontare le buone prassi e  incoraggiare la creatività e l’innovazione. In questo contesto può essere estremamente utile una esperienza all’estero che consenta al ragazzo di cimentarsi in nuove sfide e di consolidare e ampliare le proprie conoscenze che poi potrà impiegare una volta tornato a casa”.
Proprio per approfondire i bandi a disposizione, le procedure e le possibili ricadute sul mercato del lavoro l’assessore Bravi in questi giorni è a Bruxelles.

Il primo dei provvedimenti approva l’adesione al progetto WBL ABROAD – Strengthening VET professionals for promoting Work Based Learning mobility practices nell’ambito del programma Erasmus+ approvato dal Parlamento europeo per l’Azione chiave 2: parternariati strategici nel settore dell’istruzione e della formazione. Partecipano: Co.Meta Srl (Italia); Regione Marche; Berlink (Germania); Zentrum fur Durchlassigkeit und Duales Studium – (Germania); Semper Avanti (Polonia); Stichting Kenniscentrum Pro Work  (Olanda); Camara de Comercio de Espana (Spagna). L’obiettivo è sviluppare un sistema integrato di formazione per professionisti che operano nel mondo dell’istruzione e della formazione professionale finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per sviluppare e gestire azioni di apprendimento basate sul lavoro all’estero. Previsti raccolta di buone pratiche tra gli aderenti al progetto, corsi di formazione per professionisti del settore, creazione di una piattaforma on line per fornire informazioni sul tema dell’apprendimento. La Regione Marche sarà responsabile per il coordinamento e la formazione.
La seconda delibera riguarda l’avvio, in qualità di partner, del progetto Blue Kep interreg V-A Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020 – asse prioritario 1 – Innovazione blu, progetti standard+. Partecipano: Informest; Regione Adriatico – Ionica; Regione Marche; Regione d’Istria; Agenzia di sviluppo pubblica della contea di Sebenico; Istituzione pubblica Rera Sd per il coordinamento e lo sviluppo della Contea Dalmata di Spalato. La strategia è quella di rafforzare la cooperazione tra i sistemi educativi e i sistemi produttivi di Italia e Croazia a partire dalla formazione tecnica nel settore della nautica e delle tecnologie “blu”. L’obiettivo verrà raggiunto attraverso una standardizzazione dei curricula scolastici e degli strumenti di valutazione e ricognizione delle competenze sia a livello di istruzione che professionali, costruito sulle buone pratiche ottenute dal precedente progetto Kepass.
La terza delibera prevede l’adesione, in qualità di partner, al progetto R.APP – European Roadmap for Apprenticeship Effectivennes and quality governance nell’ambito del bando Erasmusplus KA2 che di propone di promuovere la transizione dei giovani dai percorsi di istruzione e formazione al mondo del lavoro attraverso l’utilizzo della forma contrattuale dell’apprendistato, in particolare di I livello.  L’idea è quella di sviluppare una figura interna agli istituti scolastici ed agli enti di formazione capace di promuovere l’apprendistato in seno alle aziende per supportarle nel monitoraggio dei risultati di apprendimento del candidato. Partecipano: Regione Marche, Regione Molise; Enfap Marche (capofila); Reattiva (Italia); Apopsi – Pireus (Grecia); Iak Ostbrandenburg (Germania); European Academy (Romania); Hermes – Gzira (Malta).

Foto: L’assessore Bravi nella sede della Regione Marche a Bruxelles in occasione del briefing sul progetto IERR finanziato da Interreg Europe che raccoglie 10 Regioni d’Europa. Ha lo scopo di definire percorsi e soluzioni smart per i partner al fine di rafforzare e coordinare gli ambienti imprenditoriali a favore dei giovani imprenditori.

MALTEMPO – IL PRESIDENTE CERISCIOLI HA CHIESTO LO STATO DI EMERGENZA
Stato di emergenza per la Regione Marche. E’ quanto richiesto dal presidente Luca Ceriscioli oggi con una nota inviata al Capo dipartimento nazionale della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Angelo Borrelli per il perdurare delle avverse condizioni meteo che hanno interessato l’intero territorio. Notevoli danni hanno riguardato l’intero territorio regionale. Criticità che “a partire dal pomeriggio del giorno 23 febbraio 2018 – si legge nella lettera – stanno creando disagi a tutta la comunità marchigiana anche a distanza di giorni. Soltanto la risposta immediata e corale dell’intero sistema regionale di protezione civile, ha evitato conseguenze ben più gravi – continua il Presidente-. Da una primissima verifica la maggior parte dei comuni ha ritenuto opportuno chiudere le scuole di ogni ordine e grado per più giorni, circa un migliaio sono stati i volontari impiegati ed un centinaio i Centri Operativi Comunali aperti alcuni dei quali anche in modalità h 24. Lo straordinario sforzo sino a qui compiuto si sta rivelando tempestivo, calibrato e decisivo: si è attuato un massiccio dispiegamento di risorse umane e finanziarie da parte della Regione, delle cinque Province e soprattutto degli Enti locali che sono andati oltre le proprie disponibilità di bilancio. L’eccezionalità del fenomeno meteorologico e le sue ripercussioni sul territorio sono state evidenti ed estese: la maggior parte dei Comuni marchigiani ha subito dissesti e numerose sono state le richieste di dichiarazione di stato di emergenza pervenute”.

PRESENTATA LA PROPOSTA DI PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DEL CINGHIALE
 
Come comunicato ieri, è stata presentata questa mattina in Regione alle associazioni di categoria una Proposta di Piano regionale di controllo del cinghiale. Presenti, oltre all’assessore alla Caccia, Moreno Pieroni CIA, Copagri, Coldiretti, Confagricoltura Italcaccia, Federcaccia, UNEPET e i rappresentanti degli Ambiti di caccia delle cinque province.  Si tratta di una proposta di Piano quinquennale per la gestione del cinghiale che parte da una ricognizione dei dati degli ultimi cinque anni sulla base di quelli forniti dai diversi Ambiti provinciali di Caccia e che la Regione Marche si appresta ad approvare per la prima volta su base regionale come strumento di pianificazione. Esigenza fondamentale ora, al fine di contenere il problema ed agire efficacemente in modo omogeneo su tutto il territorio per la riduzione dei danni provocati dai cinghiali alle produzioni agro-forestali, è l’accelerazione dei tempi dell’iter ammnistrativo.  Un iter condiviso diffusamente con tutti i soggetti interessati che ora dovranno far pervenire le osservazioni al Piano. Gli obiettivi prioritari sono il contenimento dei danni causati dal cinghiale alle produzioni agro-forestali; la gestione omogenea dell’attività di controllo su tutto il territorio regionale, ad esclusione delle aree protette di cui alla L. 394/91; la verifica dei risultati ottenuti attraverso il monitoraggio costante degli interventi programmati. Il Piano prevede non solo le attività di abbattimento dei cinghiali ma anche le misure di prevenzione del danno utilizzando vari strumenti di cattura e di dissuasione all’accesso nei fondi agricoli.
Nel corso dell’incontro da parte di molte associazioni è emerso un generale apprezzamento in primo luogo per l’impegno della Regione a dotarsi finalmente di uno strumento di programmazione e per le modalità di condivisione che porteranno alla definitiva approvazione.

Alcuni dati relativi agli ultimi 5 anni:
 
Il Piano interessa un territorio soggetto a pianificazione faunistica, escludendo quindi le infrastrutture di origine antropica, che misura  833.402 ettari con l’esclusione delle aree protette  da cui deriva che la superficie interessata è pari ad ha. 747.621. In base al censimento ISTAT del 2010 (i più recenti disponibili )  la Superficie Agricola Totale (SAT) nelle Marche è pari a ha. 616.538 mentre la Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è di 471.828 di cui circa ha. 370.000 sono occupati da seminativi. Rispetto ai dati del 6° Censimento in agricoltura (ISTAT 2014) le aziende agricole nelle Marche erano n. 44.866 con una superficie aziendale media è di ha. 10,5, con esclusione delle Aziende zootecniche. A seguito del Terzo Inventario Nazionale del Corpo Forestale dello Stato i boschi occupano una superficie di ha. 311.000 circa.
A fronte di una diminuzione nel corso dei cinque anni della densità stimata, il numero di capi abbattuti è invece in aumento, passando  dai 9376 del 2012/13 agli 11.019 del 2016/17.  L’A.T.C MC2 è il comprensorio territoriale all’interno del quale sono stati abbattuti il maggior numero di individui per annata (n° 8.036), mentre al lato opposto si ritrova l’A.T.C FM con l’abbattimento di n° 1.793 cinghiali.  Va considerato che gli Ambiti Territoriali delle provincie di MC e PU hanno dimensioni e caratteristiche ambientali analoghe, con conseguenti prelievi che si attestano in circa 7-8.00 capi. Analogamente gli Ambiti territoriali delle provincie di AN e AP sono di dimensioni inferiori a quelli delle provincie sopra citate con prelievo che coerentemente si attestano tra 4-5.00 cinghiali. In cinque anni ci sono state complessivamente 5.504 richieste di risarcimento e risarciti danni per 3 milioni e 198 mila euro. Le colture più danneggiate sono quelle dei Cereali e del Girasole.

© 2018, Redazione. All rights reserved.

dalla Regione Marche

2018-03-22
FAVORIRE FORMAZIONE, APPRENDISTATO E MOBILITA’: LA REGIONE MARCHE PARTECIPA A TRE PROGETTI INTERNAZIONALI
L’adesione a due progetti di partenariato ed un terzo già avviato, tutti in ambito europeo, per favorire la mobilità dei nostri giovani, la loro formazione all’estero e l’apprendistato permanente.  Li ha approvati la giunta regionale attraverso tre delibere proposte dell’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi.
“La Regione Marche aderisce a questi progetti che considera il tramite attraverso cui promuovere  l’apprendistato – sottolinea l’assessore Bravi – . Stiamo studiando  e proponiamo nuove pratiche per il passaggio scuola-lavoro soprattutto nei settori di riferimento dell’economia marchigiana e delle sue principali filiere. Le imprese cercano personale qualificato e il nostro obiettivo è sostenere una formazione che risponda alle esigenze espresse dal territorio. Lo scopo è migliorare la qualità ed efficacia dell’istruzione e della formazione stessa, promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva, confrontare le buone prassi e  incoraggiare la creatività e l’innovazione. In questo contesto può essere estremamente utile una esperienza all’estero che consenta al ragazzo di cimentarsi in nuove sfide e di consolidare e ampliare le proprie conoscenze che poi potrà impiegare una volta tornato a casa”.
Proprio per approfondire i bandi a disposizione, le procedure e le possibili ricadute sul mercato del lavoro l’assessore Bravi in questi giorni è a Bruxelles.

Il primo dei provvedimenti approva l’adesione al progetto WBL ABROAD – Strengthening VET professionals for promoting Work Based Learning mobility practices nell’ambito del programma Erasmus+ approvato dal Parlamento europeo per l’Azione chiave 2: parternariati strategici nel settore dell’istruzione e della formazione. Partecipano: Co.Meta Srl (Italia); Regione Marche; Berlink (Germania); Zentrum fur Durchlassigkeit und Duales Studium – (Germania); Semper Avanti (Polonia); Stichting Kenniscentrum Pro Work  (Olanda); Camara de Comercio de Espana (Spagna). L’obiettivo è sviluppare un sistema integrato di formazione per professionisti che operano nel mondo dell’istruzione e della formazione professionale finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per sviluppare e gestire azioni di apprendimento basate sul lavoro all’estero. Previsti raccolta di buone pratiche tra gli aderenti al progetto, corsi di formazione per professionisti del settore, creazione di una piattaforma on line per fornire informazioni sul tema dell’apprendimento. La Regione Marche sarà responsabile per il coordinamento e la formazione.
La seconda delibera riguarda l’avvio, in qualità di partner, del progetto Blue Kep interreg V-A Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020 – asse prioritario 1 – Innovazione blu, progetti standard+. Partecipano: Informest; Regione Adriatico – Ionica; Regione Marche; Regione d’Istria; Agenzia di sviluppo pubblica della contea di Sebenico; Istituzione pubblica Rera Sd per il coordinamento e lo sviluppo della Contea Dalmata di Spalato. La strategia è quella di rafforzare la cooperazione tra i sistemi educativi e i sistemi produttivi di Italia e Croazia a partire dalla formazione tecnica nel settore della nautica e delle tecnologie “blu”. L’obiettivo verrà raggiunto attraverso una standardizzazione dei curricula scolastici e degli strumenti di valutazione e ricognizione delle competenze sia a livello di istruzione che professionali, costruito sulle buone pratiche ottenute dal precedente progetto Kepass.
La terza delibera prevede l’adesione, in qualità di partner, al progetto R.APP – European Roadmap for Apprenticeship Effectivennes and quality governance nell’ambito del bando Erasmusplus KA2 che di propone di promuovere la transizione dei giovani dai percorsi di istruzione e formazione al mondo del lavoro attraverso l’utilizzo della forma contrattuale dell’apprendistato, in particolare di I livello.  L’idea è quella di sviluppare una figura interna agli istituti scolastici ed agli enti di formazione capace di promuovere l’apprendistato in seno alle aziende per supportarle nel monitoraggio dei risultati di apprendimento del candidato. Partecipano: Regione Marche, Regione Molise; Enfap Marche (capofila); Reattiva (Italia); Apopsi – Pireus (Grecia); Iak Ostbrandenburg (Germania); European Academy (Romania); Hermes – Gzira (Malta).

Foto: L’assessore Bravi nella sede della Regione Marche a Bruxelles in occasione del briefing sul progetto IERR finanziato da Interreg Europe che raccoglie 10 Regioni d’Europa. Ha lo scopo di definire percorsi e soluzioni smart per i partner al fine di rafforzare e coordinare gli ambienti imprenditoriali a favore dei giovani imprenditori.

MALTEMPO – IL PRESIDENTE CERISCIOLI HA CHIESTO LO STATO DI EMERGENZA
Stato di emergenza per la Regione Marche. E’ quanto richiesto dal presidente Luca Ceriscioli oggi con una nota inviata al Capo dipartimento nazionale della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Angelo Borrelli per il perdurare delle avverse condizioni meteo che hanno interessato l’intero territorio. Notevoli danni hanno riguardato l’intero territorio regionale. Criticità che “a partire dal pomeriggio del giorno 23 febbraio 2018 – si legge nella lettera – stanno creando disagi a tutta la comunità marchigiana anche a distanza di giorni. Soltanto la risposta immediata e corale dell’intero sistema regionale di protezione civile, ha evitato conseguenze ben più gravi – continua il Presidente-. Da una primissima verifica la maggior parte dei comuni ha ritenuto opportuno chiudere le scuole di ogni ordine e grado per più giorni, circa un migliaio sono stati i volontari impiegati ed un centinaio i Centri Operativi Comunali aperti alcuni dei quali anche in modalità h 24. Lo straordinario sforzo sino a qui compiuto si sta rivelando tempestivo, calibrato e decisivo: si è attuato un massiccio dispiegamento di risorse umane e finanziarie da parte della Regione, delle cinque Province e soprattutto degli Enti locali che sono andati oltre le proprie disponibilità di bilancio. L’eccezionalità del fenomeno meteorologico e le sue ripercussioni sul territorio sono state evidenti ed estese: la maggior parte dei Comuni marchigiani ha subito dissesti e numerose sono state le richieste di dichiarazione di stato di emergenza pervenute”.

PRESENTATA LA PROPOSTA DI PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DEL CINGHIALE
 
Come comunicato ieri, è stata presentata questa mattina in Regione alle associazioni di categoria una Proposta di Piano regionale di controllo del cinghiale. Presenti, oltre all’assessore alla Caccia, Moreno Pieroni CIA, Copagri, Coldiretti, Confagricoltura Italcaccia, Federcaccia, UNEPET e i rappresentanti degli Ambiti di caccia delle cinque province.  Si tratta di una proposta di Piano quinquennale per la gestione del cinghiale che parte da una ricognizione dei dati degli ultimi cinque anni sulla base di quelli forniti dai diversi Ambiti provinciali di Caccia e che la Regione Marche si appresta ad approvare per la prima volta su base regionale come strumento di pianificazione. Esigenza fondamentale ora, al fine di contenere il problema ed agire efficacemente in modo omogeneo su tutto il territorio per la riduzione dei danni provocati dai cinghiali alle produzioni agro-forestali, è l’accelerazione dei tempi dell’iter ammnistrativo.  Un iter condiviso diffusamente con tutti i soggetti interessati che ora dovranno far pervenire le osservazioni al Piano. Gli obiettivi prioritari sono il contenimento dei danni causati dal cinghiale alle produzioni agro-forestali; la gestione omogenea dell’attività di controllo su tutto il territorio regionale, ad esclusione delle aree protette di cui alla L. 394/91; la verifica dei risultati ottenuti attraverso il monitoraggio costante degli interventi programmati. Il Piano prevede non solo le attività di abbattimento dei cinghiali ma anche le misure di prevenzione del danno utilizzando vari strumenti di cattura e di dissuasione all’accesso nei fondi agricoli.
Nel corso dell’incontro da parte di molte associazioni è emerso un generale apprezzamento in primo luogo per l’impegno della Regione a dotarsi finalmente di uno strumento di programmazione e per le modalità di condivisione che porteranno alla definitiva approvazione.

Alcuni dati relativi agli ultimi 5 anni:
 
Il Piano interessa un territorio soggetto a pianificazione faunistica, escludendo quindi le infrastrutture di origine antropica, che misura  833.402 ettari con l’esclusione delle aree protette  da cui deriva che la superficie interessata è pari ad ha. 747.621. In base al censimento ISTAT del 2010 (i più recenti disponibili )  la Superficie Agricola Totale (SAT) nelle Marche è pari a ha. 616.538 mentre la Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è di 471.828 di cui circa ha. 370.000 sono occupati da seminativi. Rispetto ai dati del 6° Censimento in agricoltura (ISTAT 2014) le aziende agricole nelle Marche erano n. 44.866 con una superficie aziendale media è di ha. 10,5, con esclusione delle Aziende zootecniche. A seguito del Terzo Inventario Nazionale del Corpo Forestale dello Stato i boschi occupano una superficie di ha. 311.000 circa.
A fronte di una diminuzione nel corso dei cinque anni della densità stimata, il numero di capi abbattuti è invece in aumento, passando  dai 9376 del 2012/13 agli 11.019 del 2016/17.  L’A.T.C MC2 è il comprensorio territoriale all’interno del quale sono stati abbattuti il maggior numero di individui per annata (n° 8.036), mentre al lato opposto si ritrova l’A.T.C FM con l’abbattimento di n° 1.793 cinghiali.  Va considerato che gli Ambiti Territoriali delle provincie di MC e PU hanno dimensioni e caratteristiche ambientali analoghe, con conseguenti prelievi che si attestano in circa 7-8.00 capi. Analogamente gli Ambiti territoriali delle provincie di AN e AP sono di dimensioni inferiori a quelli delle provincie sopra citate con prelievo che coerentemente si attestano tra 4-5.00 cinghiali. In cinque anni ci sono state complessivamente 5.504 richieste di risarcimento e risarciti danni per 3 milioni e 198 mila euro. Le colture più danneggiate sono quelle dei Cereali e del Girasole.

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