dall’Amat
2018-03-07
MACERATA FELTRIA, TEATRO BATTELLI
SABATO 10 MARZO GIOBBE COVATTA E LA DIVINA COMMEDIOLA
Sabato 10 marzo prosegue al Teatro Battelli di Macerata Feltria Teatri d’Autore, la stagione di prosa dei Teatri Storici della provincia di Pesaro e Urbino, organizzata da AMAT, con il sostegno della Regione Marche e dei Comuni della Rete. In scena un grande interprete della scena italiana, Giobbe Covatta, con La Divina Commediola, una personale versione dell’opera dantesca che, con la consueta ironia spassosa del comico napoletano, affronta il tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri. Giobbe Covatta ha recentemente reperito in una discarica il manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri. Purtroppo è stato reperito solo l’Inferno e non in versione completa. Dopo un attento lavoro di ripristino si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca. Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana. Si nota poi come il poeta abbia immaginato l’Inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni i piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.
I contenuti e il commento sono spassosi e divertenti ma, come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici. Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di eguaglianza per tutte le nuove generazioni.
Lo spettacolo è prodotto da Mismaonda Creazioni Live e Sosia&Pistoia.
Informazioni: Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino 0721 3592515, 366 6305500 www.amatmarche.net, reteteatripu@amat.marche.it.
“TEATRI D’AUTORE”
GIOVEDÌ 8 MARZO A URBANIA REGINE DI CUORE. STORIE DI DONNE E DI AMORI
E VENERDÌ 9 A GRADARA COME NASCE UNA COLONNA SONORA. LEZIONE SPETTACOLO
Teatri d’Autore rassegna organizzata da AMAT, con il sostegno della Regione Marche e dei Comuni della Rete ospita giovedì 8 marzo e venerdì 9 marzo due appuntamenti. Al Teatro Bramante di Urbaniagiovedì (ore 21.15) è in scena per la Giornata Internazionale della Donna Regine di cuori. Storie di donne e di amori, uno spettacolo che nasce dal desiderio di tratteggiare storie di donne e dei loro amori, ritratti femminili insoliti e magici. Venerdì al Teatro Comunale di Gradara (ore 21.15) è invece la volta di Come nasce una colonna sonora. Lezione spettacolo di e con Paolo Marzocchi.
Regine di cuori. Storie di donne e di amori vede in scena Costanza De Sanctis al canto, Jessica Tonelli voce recitante, Katia Bovo arpa, con la partecipazione di Enzo Veddovi, fisarmonica e sax che prendono in prestito donne famose, come Edith Piaf, Frida Kahlo, Silvia Plath, fino ad arrivare ai miti e alle leggende, dando voce a Penelope di Ulisse o alla llorona, ma che allo stesos tempo incarnano alla perfezione donne comuni, anonime, alle prese con l’amore e i loro uomini. Donne fragili, forti, irriverenti, vittime o ribelli. Un collage di storie che dialoga con brani musicali dai registri diversi, dalle voci soffuse o decise, liriche, disturbanti e forti. I brani musicali, che spaziano tra diversi generi come il tango, il fado, il pop, la lirica, sono come coriandoli che atterrano nei luoghi più impensati dell’anima. Regine di Cuori è uno spettacolo che vibra nei meandri di un’intimità delicata e drammatica, fino a sbattere contro sponde più ironiche e dissacranti. Dalle ore 20 al foyer del teatro Aperitivo Mimosa a cura di Stramonio.
Come nasce una colonna sonora? Quanto contano l’ispirazione e il colpo di genio e quanto invece la tecnica e un duro lavoro di artigianato musicale? Su questo si interroga Come nasce una colonna sonora. Spesso si resta colpiti dal tema della colonna sonora di un film. La musica e le immagini creano insieme un costrutto inscindibile, in cui ciascuna componente acquista forza in relazione alla sua omologa. Altrettanto spesso non ci si rende conto che oltre al “tema”, la colonna sonora è un fluire quasi ininterrotto di temi secondari, variazioni, episodi di atmosfera, che passano inosservati semplicemente perché uno “guarda il film”, non ascolta un concerto. Inoltre nel cinema, a parte rari casi di produzioni cosiddette d’autore o di cinema sperimentale (o cinema d’arte), è estremamente difficile trovarsi di fronte ad un linguaggio veramente originale, perché il cinema è onnivoro, e da sempre si nutre della storia della musica nella sua totalità, dalla musica più antica a quella contemporanea. In questo incontro proveremo a capirne il perché, e ad entrare nelle dinamiche che portano alla realizzazione di una colonna sonora, con uno sguardo ad alcuni film celebri – per vedere come si comportano famosi ed autorevoli maestri – ma anche a film realizzati dallo stesso Paolo Marzocchi, dei quali potremo seguire tutti i passaggi, dall’incontro preliminare coi produttori fino alle follie dei registi e alla colonna sonora finita. Sarà un po’ come entrare nella cucina di un ristorante, per osservare cosa succede prima che il piatto venga servito ai clienti. Il viaggio riserverà non poche sorprese, ma soprattutto permetterà a chi va al cinema di “ascoltare” il film con orecchie diverse, con un approccio più critico, e forse anche con maggior divertimento. Dalle ore 20.15 nel foyer del Teatro Aperitivo di Stagione a cura di Tipico.tips.
Informazioni: Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino 0721 3592515, 366 6305500 www.amatmarche.net, reteteatripu@amat.marche.it.
MATELICA, TEATRO PIERMARINI DOMENICA 11 MARZO
A TEATRO COME I GRANDI CON IL CIRCO… O QUASI
Domenica 11 marzo al Teatro Piermarini di Matelica con Il circo… o quasi di Ruvido Teatro secondo appuntamento della rassegna dedicata ai più giovani A teatro come i grandi promossa dal Comune e dall’AMAT e realizzata in collaborazione con Ruvido Teatro.
Come dimenticare quando da piccoli siamo stati sotto un tendone del circo, rapiti dai lazzi e acrobazie degli artisti, che con i loro numeri ci portavano a vivere emozioni e atmosfere magiche? RuvidoTeatro cerca di ricordare quelle emozioni, costruendo uno spettacolo che raccoglie i momenti che fanno restare i bambini a bocca aperta. Certo noi non siamo dei circensi, quindi abbiamo realizzato numeri che evocano gli stessi ritmi e situazioni, magari non con la stessa bravura, ma con l’energia e la capacità di stupire e divertire comunque.
Quindi largo ad acrobati strampalati, clown imbranati e pasticcioni, domatori di belve umane, pagliacci musicisti che, coinvolgendo il pubblico direttamente sul palco, creano momenti ricchi di risate e stupore. Le atmosfere sono le stesse e il ritmo forsennato dei numeri danno una carica di energia e risate.
Questo è Il circo… o quasi, la nuova produzione per ragazzi e adulti di RuvidoTeatro, con tre attori sulla scena, che ricreano attraverso la loro capacità evocativa e ridicola le azioni esilaranti e magiche del circo, magari di provincia, con un occhio alle nuove proposte in questo campo e con tutto l’entusiasmo e il coinvolgimento del vecchio tendone sotto le stelle.
Testo e regia dello spettacolo sono di Fabio Bonso, gli interpreti sono Deborah Biordi, Francesco Mentonelli, Fabio Bonso.
Per informazioni: biglietteria del teatro 0737 85088.
Inizio spettacolo ore 17.
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