dall’Amat
2018-03-26
ASCOLIPICENOFESTIVAL, MERCOLEDÌ 28 MARZO ALL’AUDITORIUM NERONI
IMMAGINI ED EMOZIONI, CONCERTO DEL CUORE
CON STEFANO SPONTA CAMPIONE DELLA FISARMONICA
È un giovanissimo campione della fisarmonica, Stefano Sponta premiato al Pif di Castelfidardo, il protagonista del concerto di mercoledì 28 marzo, inizio alle 20,30, nell’auditorium Emidio Neroni della Fondazione Carisap, proposto dall’associazione culturale ascolipicenofestival. L’appuntamento è all’interno del cartellone Ascoli Musiche promosso da Comune di Ascoli Piceno e AMAT. È un concerto particolarmente attraente e coinvolgente come attraente e coinvolgente è la fisarmonica strumento dell’anima e molto popolare. Dal respiro, immagini il titolo. Che Stefano Sponta, 25 anni, aquilano, spiega così: “è un titolo che riassume sia lo strumento, appunto aerofano, sia l’obiettivo del musicista: cioè il far immaginare, il trasmettere immagini, emozioni e sensazioni attraverso il repisro di questio strumento così nostalgico. Immagini, termine usato sia come sostantivio sia come verbo”.
Con questo concerto l’associazione culturale ascolipicenofestival, che quest’anno tocca 22 anni di attività al servizio della musica, presieduta dalla pianista Emanuela Antolini, prosegue la stretta collaborazione con il Pif, Premio internazionale di fisarmonica di Castelfidardo, punto riferimento di esecutori di tutto il mondo. Ogni anno viene ospitato ad Ascoli il musicista italiano che è stato premiato al Pif dell’anno precedente. Nel 2017 toccò a Michele Bianco. Quest’anno a Stefano Sponta, fisarmonicista giovanissimo, che a Castelfidardo ha saputo tener testa ai mostri dell’Est che di solito fanno man bassa di premi. Il programma della serata prevede brani di musica contemporanea e non di Voitenko, Piazzolla, Solotarev, Scarlatti, Glinka, Balakirev, Kusyakof, Runchak e Weber.
Stefano Sponta è nato nel 1993 a L’Aquila. All’età di 8 anni ha iniziato a studiare fisarmonica varietè presso la scuola privata francese del maestro Sergio Petronio. Ha vingto numerosi concorsi di livello internazionale. Ha partecipato alla masterclass in Francia con il maestro Jaques Mornet e in Italia con il concertista russo Alexander Sclyarov. Nel 2007 si è iscritto al Conservatorio “A.Casella” di L’Aquila ed ha iniziato a studiare la fisarmonica Bayan sotto la guida del maestro Dario Flammini.
La carriera concertistica lo ha visto sia come solista sia in orchestra. Ha accompagnato tra gli altri Gino Paoli. Si è esibito anche al Parco della Musica di Ronma. Si è perfezionato con docenti e concertisti di fama internazionale come Mika Vayrynan, Frederic Deshamps, Max Bonnay, Massimiliano Pitocco, Giuseppe Scigliano, Claudio Jacomucci, Viatcheslav Semionov, Jean Luc Manca, Franck Angellis, Yuri Shishkin, Lips Friedrich e Vojin Vasovi?. L’anno scorso ha partecipato ai prestigiosi concorsi a livello mondiale “70 th Coupe Mondiale Osimo 2017”, classificandosi al 13° posto, primo tra gli italiani, e “Pif 2017 città di Castelfidardo” classificandosi 6° nella cat. D e scelto e premiato dalla commissione come miglior italiano. Laureato con il massimo dei voti nel corso di triennio di primo livello, frequenta attualmente il corso di specialistica biennio di Alta Formazione Artistica e Musicale presso il conservatorio “A. Casella” di L’Aquila.
Ingresso 3 euro (biglietto di cortesia). Prevendita presso la biglietteria del Teatro Ventidio Basso (0736-298770) e vendita la sera del concerto. Info: 330-279036 (ascolipicenofestival). Il concerto è in collaborazione anche con la Fondazione Carisap.
FERMO, GIOVEDÌ 29 E VENERDÌ 30 MARZO
STEFANO ACCORSI IN DECAMERONE. VIZI, VIRTÙ, PASSIONI
Stefano Accorsi giunge al Teatro dell’Aquila di Fermo giovedì 29 e venerdì 30 marzo con Decamerone. Vizi, virtù, passioni liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio e diretto da Marco Baliani. Lo spettacolo – proposto nella stagione teatrale promossa dal Comune di Fermo con l’AMAT – sostituisce La favola del principe che non sapeva amare della quale è stata annullata la produzione.
Lo spettacolo fa parte del Progetto Grandi Italiani (Ariosto Orlando Furioso, Boccaccio Decameron, Basile Lo cunto de li cunti) di Marco Baliani, Stefano Accorsi, Marco Balsamo. “Portare in teatro la lingua di tre grandi italiani Ariosto, Boccaccio, e per ultimo il Basile, sfidando la complessità delle loro opere, per scoprire quanto ancora possiamo nutrirci delle loro invenzioni, dei loro azzardi, delle loro intuizioni. E per mostrare, con l’arte della scena, che la bellezza delle loro creazioni è un tesoro inestinguibile, a doppio filo legato a quell’altra beltà che è il nostro paesaggio italiano e le nostre opere d’arte”, affermano Baliani, Accorsi e Balsamo.
“Le storie servono a rendere il mondo meno terribile – afferma Marco Baliani nelle note di regia -, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo. Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte. Finché si racconta, e c’è una voce che narra siamo ancora vivi, lui o lei che racconta e noi che ascoltiamo. Per questo nel Decamerone ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda. Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce. Per raccontarci storie che ci rendano più aperti alla possibilità di altre esistenze, fuori da questo reality in cui ci ritroviamo a recitare come partecipanti di un globale Grande Fratello. Perché anche se le storie sembrano buffe, quegli amorazzi triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, il mistero della vita stessa o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza. Potremmo così scoprire che il re è nudo, e che per liberarci dall’appestamento, dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze, riconoscerle e riderci sopra, magari digrignando i denti”.
Lo spettacolo è prodotto da Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo. Accanto a Stefano Accorsi in scena ci sono Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu. L’adattamento teatrale è di Marco Baliani, la drammaturgia di Maria Maglietta, scene e costumi di Carlo Sala, disegno luci di Luca Barbati.
Per informazioni: biglietteria del teatro 0734 284295. Inizio spettacolo ore 21.
TEATROLTRE, A PESARO MERCOLEDÌ 28 MARZO IN SCENA
LA NUOVA DANZA D’AUTORE ITALIANA
CON MATTEO MARFOGLIA, OLIMPIA FORTUNI E DAVIDE VALROSSO
TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti di teatro, musica e danza del presente promossa da AMAT con il Comune di Pesaro e altri otto Comuni del territorio, volge lo sguardo alla danza d’autore italiana il 28 marzo al Teatro Sperimentale con Nuova danza italiana. Anticorpi explo.
Una generazione di artisti rende vivace lo scenario della danza contemporanea italiana: la serata presenta alcune delle più interessanti e originali performance di Matteo Marfoglia, Olimpia Fortuni e Davide Valrosso emerse dalla Vetrina della giovane danza d’autore promossa dal Network Anticorpi XL (di cui AMAT è partner per le Marche), prima rete nazionale indipendente per la promozione della danza d’autore. Una serata energica e dal sapore creativo in cui si potranno vedere Crossword di Matteo Marfoglia, Fray di Olimpia Fortuni e Cosmopolitan beauty di Davide Valrosso.
In Crossword, nato dalla collaborazione tra National Dance Company Wales e il Festival of Voice della città di Cardiff, Matteo Marfoglia esplora come una lingua straniera e incomprensibile possa trasmettere una determinata emozione o reazione. Quattro ballerini inglesi propongono degli assoli in un climax che condurrà lo spettatore in un vortice danzante in cui il movimento sarà l’unico strumento di comunicazione tra loro.
Con Fray Olimpia Fortuni indaga il ritmo del caos: una vivisezione cruda del corpo che vive e che corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi. Un cimitero di ossa, fotografia del futuro, parte di quello che materialmente saremo, per ricordarci quanto non sia scontato essere qui, ora.
Cosmopolitan beauty è una performance capace di mutare costantemente, dove i gesti appaiono come appunti di viaggio scritti disorganicamente, dove la bellezza appare come il frutto di una conquista, di uno spostamento di un viaggio dell’uomo verso un luogo indefinito. Il regno delle cose perdute che hanno lasciato una loro traccia nell’esperienza del corpo.
Per informazioni e biglietti (10 euro ridotto 8 euro): Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Sperimentale 0721 387548 il giorno di spettacolo dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 a inizio spettacolo previsto alle ore 21.
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