La Locanda del Terzo Settore ospite a Tv2000
Pagliare del Tronto (AP) – L’esperienza del progetto sociale sarà raccontata lunedì, 19 marzo, nel programma televisivo “Siamo Noi”, condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli per Tv2000. Ieri una troupe nelle Marche per girare immagini e sonoro. In diretta, lunedì, ci sarà lo chef di “Centimetro Zero”, Paolo Fusco, che con la Locanda ha avuto una seconda occasione dopo che il sisma gli aveva portato via casa e lavoro.
Dal terremoto alla diretta nazionale: lo chef di ‘Centimetro Zero’ ospite a Tv2000
L’esperienza di Spinetoli protagonista nel programma “Siamo Noi”, condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli. In studio lo chef Paolo Fusco che tra i fornelli del casolare ha trovato una seconda possibilità dopo aver perso il lavoro e la casa nel sisma del 2016
Dalla solitudine per i danni di un terremoto che un anno e mezzo fa ha azzerato speranze e lavoro, alla diretta Tv di un programma nazionale che cattura in ogni puntata centinaia di migliaia di telespettatori. Passando per la cucina della Locanda del Terzo Settore di Spinetoli.
E’ la storia di Paolo Fusco, 39 anni, professione: chef della Locanda “Centimetro Zero”, il progetto sociale che da due anni, nelle Marche, coniuga integrazione e cucina di qualità, impiegando anche ragazzi con diversi gradi di disabilità mentale.
E Paolo, da oltre un anno, è il capitano della squadra di cuochi che sta traghettando il casolare delle campagne picene verso obiettivi sempre più ambiziosi, grazie a proposte gastronomiche che mescolano professionalità e prodotti dell’orto.
“L’invito è arrivato con una telefonata da Roma – racconta Emidio Mandozzi, responsabile della Locanda –. Gli autori di ‘Siamo Noi’, il programma in onda su Tv2000, avevano letto alcuni articoli di stampa dedicati al nostro progetto e ci hanno chiesto di realizzare un servizio e di avere il nostro chef tra gli ospiti della puntata di lunedì, 19 marzo. Paolo fino all’anno scorso lavorava per un noto albergo di Acquasanta Terme. Ma poi, a causa del terremoto, la struttura ha dovuto chiudere. Noi avevamo bisogno di uno chef e gli abbiamo offerto questa seconda possibilità. E’ stato un incontro felice perché Paolo è bravissimo non solo tra i fornelli, ma anche nel relazionarsi con i nostri ragazzi: un compito delicato, che non riesce sempre a tutti”.
Più di 500 puntate in archivio, con oltre 7 mila ospiti accolti in studio e centinaia di servizi e collegamenti realizzati in giro per l’Italia, il programma in onda dal lunedì al venerdì dalle 13.50, condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, racconta una quotidianità fatta di bellezza ma anche fatica: dal rapporto di coppia all’educazione dei figli, dalla gestione della casa alla cura degli anziani. Con servizi di approfondimento e una sezione dedicata alla cucina. Ed è proprio quest’ultimo spazio che ospiterà Paolo Fusco e l’esperienza ‘Locanda Centimetro Zero’, realizzata insieme alla Fondazione Carisap.
“Il piatto che porteremo in Tv – spiega Roberta D’Emidio, responsabile del progetto sociale – è lo ‘Spaghettone al pesto di cavolo nero’, un primo molto richiesto, probabilmente grazie ai profumi, accattivanti in ogni stagione, e al sapore inconfondibile delle verdure appena colte dal nostro orto”. Un successo pieno, dovuto anche all’armonia che il progetto ha saputo creare sia tra chi arriva con l’idea di consumare un’ottima cena, che tra chi, dall’orto prima e dalla cucina poi, quella cena l’ha preparata con profonda competenza e passione.
“Sono sbarcato a Folignano, un piccolo comune della provincia di Ascoli Piceno – spiega Paolo – circa 12 anni fa per amore della mia compagna, Elsa, che mi ha regalato la gioia di diventare padre di uno splendido bambino: Gaetano, il dono più prezioso della mia vita. Ho avuto sempre la passione per la cucina e prima di approdare alla Locanda ‘Centimetro Zero’ lavoravo ad Acquasanta Terme. Improvvisamente è arrivato il terremoto che mi tolto prima il lavoro e poi, con la forte scossa del 30 ottobre, anche la casa, dichiarata subito inagibile. In poco tempo non avevo più niente ma mi sentivo comunque fortunato, pensando a tutte le persone che non c’erano più”.
“Mi sono rimboccato le maniche – racconta lo chef – e ho cercato subito una nuova occupazione. Finché un bel giorno, Assuntina, una mia vicina di casa che saluto con affetto, mi parla di questa Locanda e mi dice che stanno cercando un cuoco. Colgo l’occasione al volo e a febbraio 2017 inizio questa meravigliosa esperienza. Dopo alcune settimane da volontario, durante le quali ho subito apprezzato il clima di cordialità e di accoglienza che mi era riservato dal personale e dai ragazzi, sono stato assunto come 1° Chef e ho iniziato questo nuovo percorso”.
“Nonostante fossi l’ultimo arrivato, mi sono integrato perfettamente nell’ambiente in cui si respira un’aria familiare, perché questo siamo: una famiglia. Inoltre il cuoco che mi ha preceduto, Mario, continua a mettere a servizio del ristorante la sua grande esperienza, aiutandoci nel fine settimana”.
Aperto ogni sera, dal martedì alla domenica (quando le porte della Locanda si spalancano anche per il brunch) il locale registra spesso il tutto esaurito e, specialmente nei week end, la prenotazione è d’obbligo se non si vuole rischiare di restare fuori.
50 coperti, per più di 200 ingressi settimanali, 27 persone coinvolte e corsi formativi che mirano a dotare i giovani con disabilità di una qualifica spendibile sul mercato del lavoro: questi i numeri della Locanda che Paolo Fusco racconterà al pubblico di Tv2000, mentre, alle prese con i fornelli romani, preparerà uno dei piatti che più rappresentano i sapori di ‘Centimetro Zero’.
“A cena il menù è alla carta – spiega Paolo – ma la ‘regola’ è sempre la stessa: colto e mangiato. Per abbinare salute, buon gusto e genuinità con una cucina ‘zero zucchero, zero sale e zero conservanti’ di cui io sono il maggior fautore”.
Ma com’è una giornata tipica alla Locanda?
“La giornata – racconta lo chef – inizia nel primo pomeriggio quando insieme ai ragazzi si raccolgono i prodotti dell’orto che si trova affianco al casolare e in cui le barriere architettoniche sono state abbattute per consentire anche a chi è in carrozzina di dare il proprio contributo. Poi il lavoro si sposta in cucina, per la pulizia degli ortaggi e la preparazione dei piatti. Il cuore pulsante della Locanda sono i 18 ragazzi che a turni di 4 giorni a settimana lavorano dividendosi in cucina e in sala: giovani volenterosi e felici di dare il proprio contributo a dispetto delle difficoltà. Mi sono molto affezionato a loro e, conoscendoli, ho imparato a saper trarre il meglio da ognuno. E spero che loro facciano lo stesso con me”.
Venerdì, nel casolare di Spinetoli, il primo contatto con gli operatori del programma Tv che hanno girato immagini e sonoro da una delle tante giornate che i ragazzi della Locanda trascorrono nell’orto e in cucina, tra impegno, formazione, sorrisi e passione.
Lunedì, dalle 13.50, la diretta Tv.
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