Lorenzo Baldassarri dalle minimoto Vittorazi al podio nel gran premio del Qatar
Il motociclista di Montecosaro fa visita all’azienda del settore aeronautico ricordando i suoi esordi
Montecosaro – Giusto il tempo di aggiudicarsi il secondo gradino del podio nel Gran Premio Motociclistico del Qatar per la categoria Moto2 e Lorenzo Baldassarri, pilota del maceratese classe 1996, torna nelle Marche per prepararsi al prossimo obiettivo, il Gran Premio in Argentina. Prima di risalire in sella alla sua Kalex e allenarsi nella VR Academy di Valentino Rossi, Baldassari fa tappa alla Vittorazi Motors, azienda di Morrovalle del settore aeronautico dalla gloriosa storia passata e dalla sorprendente e continua crescita.
Tra il rombo del motore della due ruote e quello del parapendio ci sono più legami di quelli che si possa credere. Infatti la storia della Vittorazi si fonde con quella delle minimoto, scuola di formazione di prestigiosi campioni del motociclismo mondiale. Fu proprio Vittoriano Orazi, padre fondatore dell’azienda, a realizzare nel lontano 1985, quando la base era a Montecosaro, un primo modello di minimoto e avviare un nuovo segmento di mercato che sfociò anche in campionati e gare.
«La mia storia sulle due ruote – racconta Baldassarri – è iniziata proprio su una minimoto gialla della Vittorazi. Avevo circa 4 anni e il mio primo giro di prova fu su un circuito al Lido di Fermo. Me ne innamorai – racconta – e dall’età dei 7 anni iniziai a gareggiare. Trovarmi qui alla Vittorazi è una grande emozione – spiega il giovane motociclista – sono una persona molto curiosa, volevo scoprire di più di questa azienda, capire come lavora, come si assemblano motori così prestazionali».
Da allora di strada ne ha fatta parecchia il motociclista di Montecosaro, a ben vedere vera e propria fucina di talenti, e quella prima volta in sella ad una Vittorazi pare non averla mai dimenticata.
«Una visita che ci ha fatto molto piacere – racconta uno dei titolari dell’azienda, Matteo Orazi – ci inorgoglisce constatare che tanti campioni siano partiti nella loro avventura sportiva proprio dalle minimoto ideate da mio padre – spiega – Tanti giovani e grintosi piloti, basti pensare a Valentino Rossi, Marco Melandri, Franco Morbidelli, Andrea Dovizioso, solo per citarne alcuni, e anche il giovane “Balda”, hanno iniziato guidando una Vittorazi. E ancora oggi, pur occupandoci di motori d’altro tipo e utilizzo – continua – nel nostro operare rimane la stessa filosofia: innovazione, ricerca, passione. Tre parole chiave alla base di ogni grande risultato».
E infatti il team della Vittorazi continua, sulla scia di un ottimo 2017, a tenere lo sguardo proteso al futuro. «Stiamo lavorando per un’azienda 2.0 – spiega Orazi – che possa contare su un team motivato, giovane e avanguardista. La scorsa estate siamo balzati sui giornali perché cercavamo giovani meccanici propositivi, desiderosi di crescere, appassionati e facevamo fatica a trovarli. Dopo quell’appello li abbiamo trovati, ma ancora oggi siamo aperti ad accogliere e valutare nuove figure di alta professionalità e dedizione perché alla base dei nostri risultati c’è sempre un team giovane, determinato e visionario».
Sarà questo il segreto della ricetta della Vittorazi che amplia la produzione dopo un 2017 con oltre 1500 commesse, il 95% della produzione destinata all’Estero, un campionato mondiale vinto e il dodicesimo titolo italiano conquistato.
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