dalla Regione Marche

2018-04-13
OGGI A MACERATA E DOMANI A CAMERINO, APPUNTAMENTI NELL’AMBITO DELL’ANNO EUROPEO DEL PATRIMONIO CULTURALE
Il 2018 è l’anno europeo del Patrimonio culturale e tra gli eventi proposti dall’Italia (oltre 50) a Macerata oggi si è aperto il convegno “Patrimonio in Pericolo: sicurezza, prevenzione, rinascita”. La chiusura dell’evento è prevista per domani a Camerino (Sala Conferenze dell’Università, alle nove). L’arte ferita dal sisma che ha interessato le Marche è la protagonista della due giorni. Una riflessione pubblica sulle tematiche della prevenzione e della sicurezza del patrimonio culturale alla luce dell’esperienza del terremoto, con presentazione di strategie e di interventi messi in campo sia per il recupero dei beni che per la valorizzazione e le capacità attrattive del territorio. Presenti, tra gli altri, l’europarlamentare Silvia Costa, l’assessore regionale alla Cultura, Moreno Pieroni, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, il segretario regionale del Mibac, Francesca Furst e il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato.
“L’esperienza dolorosa del terremoto – ha detto Costa – è stata occasione di ripensamento del ruolo del patrimonio culturale, mettendone in luce la forza e il valore fondante per le comunità locali. L’anno europeo del patrimonio culturale fortemente voluto anche dal Governo italiano, contribuisce alla consapevolezza di come l’Europa ritrovi se stessa nel patrimonio culturale, per costruire ponti che da una condizione di dolore portino al riscatto”.
“Il Ministero – ha sottolineato Pieroni nel portare i saluti della giunta regionale – ha voluto scegliere tra le altre regioni le Marche e in particolare Macerata e Camerino e i nostri Atenei, per riflettere sul tema della sicurezza dei nostri beni. Una scelta che da una parte ci riempie di orgoglio perché possiamo testimoniare le nostre buone prassi territoriali e dall’altra, ancor più se possibile in questi ultimi giorni, ci induce a una consapevolezza sempre più forte: la fragilità del patrimonio culturale e la necessità dell’acquisizione di competenze sempre più avanzate di conservazione e recupero di una straordinaria eredità che abbiamo il dovere di trasferire alle nuove generazioni. Ma bisogna partire da un cambio di mentalità e anche qui l’elemento chiave è la consapevolezza del patrimonio, un senso profondo di appartenenza che diventa identità culturale caratterizzante. Il patrimonio ci appartiene nella misura in cui lo possiamo vivere, apprezzare e proteggere come un dono raro. Un cambio di mentalità che può avvenire solo se c’è anche la comprensione delle potenzialità del patrimonio culturale in termini economici, quando economia però significa sviluppo, coesione, servizio sociale, rafforzamento di valori autentici e non solo profitto. E qui nelle Marche, dove abbiamo la fortuna di ammirare un patrimonio ineguagliabile per diffusione e bellezza,  questo principio di buona e sana economia stiamo cercando di renderlo concreto perché stiamo finalmente riscoprendo il valore del saper legare il passato al futuro come effetto moltiplicatore di sviluppo in un circuito virtuoso tra Cultura e Turismo”.
“In occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale e in questa fase di ricostruzione su più fronti – ha detto Carancini – questo convegno rappresenta per la città di Macerata e per tutto il territorio un imperdibile momento di approfondimento, di riflessioni e di scambio di esperienze per la promozione e la valorizzazione del ruolo del patrimonio culturale quale elemento portante per la definizione di nuove strategie di rinascita e di sviluppo territoriale.”
Il convegno è stato promosso dal ministero dei Beni e delle attività culturali, dalle  Università degli Studi di Macerata e Camerino, in collaborazione con la Regione Marche,   i Comuni di Macerata e Camerino, il CNR e Casa Italia.
OGGI A MACERATA E DOMANI A CAMERINO, APPUNTAMENTI NELL’AMBITO DELL’ANNO EUROPEO DEL PATRIMONIO CULTURALE
Il 2018 è l’anno europeo del Patrimonio culturale e tra gli eventi proposti dall’Italia (oltre 50) a Macerata oggi si è aperto il convegno “Patrimonio in Pericolo: sicurezza, prevenzione, rinascita”. La chiusura dell’evento è prevista per domani a Camerino (Sala Conferenze dell’Università, alle nove). L’arte ferita dal sisma che ha interessato le Marche è la protagonista della due giorni. Una riflessione pubblica sulle tematiche della prevenzione e della sicurezza del patrimonio culturale alla luce dell’esperienza del terremoto, con presentazione di strategie e di interventi messi in campo sia per il recupero dei beni che per la valorizzazione e le capacità attrattive del territorio. Presenti, tra gli altri, l’europarlamentare Silvia Costa, l’assessore regionale alla Cultura, Moreno Pieroni, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, il segretario regionale del Mibac, Francesca Furst e il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato.
“L’esperienza dolorosa del terremoto – ha detto Costa – è stata occasione di ripensamento del ruolo del patrimonio culturale, mettendone in luce la forza e il valore fondante per le comunità locali. L’anno europeo del patrimonio culturale fortemente voluto anche dal Governo italiano, contribuisce alla consapevolezza di come l’Europa ritrovi se stessa nel patrimonio culturale, per costruire ponti che da una condizione di dolore portino al riscatto”.
“Il Ministero – ha sottolineato Pieroni nel portare i saluti della giunta regionale – ha voluto scegliere tra le altre regioni le Marche e in particolare Macerata e Camerino e i nostri Atenei, per riflettere sul tema della sicurezza dei nostri beni. Una scelta che da una parte ci riempie di orgoglio perché possiamo testimoniare le nostre buone prassi territoriali e dall’altra, ancor più se possibile in questi ultimi giorni, ci induce a una consapevolezza sempre più forte: la fragilità del patrimonio culturale e la necessità dell’acquisizione di competenze sempre più avanzate di conservazione e recupero di una straordinaria eredità che abbiamo il dovere di trasferire alle nuove generazioni. Ma bisogna partire da un cambio di mentalità e anche qui l’elemento chiave è la consapevolezza del patrimonio, un senso profondo di appartenenza che diventa identità culturale caratterizzante. Il patrimonio ci appartiene nella misura in cui lo possiamo vivere, apprezzare e proteggere come un dono raro. Un cambio di mentalità che può avvenire solo se c’è anche la comprensione delle potenzialità del patrimonio culturale in termini economici, quando economia però significa sviluppo, coesione, servizio sociale, rafforzamento di valori autentici e non solo profitto. E qui nelle Marche, dove abbiamo la fortuna di ammirare un patrimonio ineguagliabile per diffusione e bellezza,  questo principio di buona e sana economia stiamo cercando di renderlo concreto perché stiamo finalmente riscoprendo il valore del saper legare il passato al futuro come effetto moltiplicatore di sviluppo in un circuito virtuoso tra Cultura e Turismo”.
“In occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale e in questa fase di ricostruzione su più fronti – ha detto Carancini – questo convegno rappresenta per la città di Macerata e per tutto il territorio un imperdibile momento di approfondimento, di riflessioni e di scambio di esperienze per la promozione e la valorizzazione del ruolo del patrimonio culturale quale elemento portante per la definizione di nuove strategie di rinascita e di sviluppo territoriale.”
Il convegno è stato promosso dal ministero dei Beni e delle attività culturali, dalle  Università degli Studi di Macerata e Camerino, in collaborazione con la Regione Marche,   i Comuni di Macerata e Camerino, il CNR e Casa Italia.
 
 

CERISCIOLI: “INCONTRO POSITIVO CON GENTILONI E SINDACI”
 
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni questa mattina è arrivato a Muccia accolto dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, dall’assessore regionale alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti e dal sindaco Mario Baroni. Dopo la visita all’’azienda Nuova Simonelli di Belforte del Chienti (MC) ha voluto incontrare presso il container del Comune i sindaci dei comuni maceratesi interessati dal sisma. “Innanzitutto – ha sottolineato Gentiloni dopo l’incontro – c’è la necessità di dare un possibile messaggio di rassicurazione ai sindaci e ai cittadini. Ho visto come sempre da parte dei sindaci una grandissima responsabilità e la voglia di collaborare con le istituzioni attraverso la segnalazione di alcuni problemi che vorremmo far risolvere al Parlamento nei prossimi mesi cercando di accelerare la ricostruzione privata. Cercheremo anche di capire se per i comuni particolarmente colpiti dal sisma rispetto agli altri ci possano essere degli impegni normativi specifici. Occorre dare un messaggio di fiducia a questo territorio meraviglioso e pieno di risorse che non può essere abbandonato e non sarà abbandonato. La sequenza delle scosse alimenta preoccupazione e a questo possiamo solo contrapporre l’impegno dello Stato, il contributo alla fiducia, la presenza delle imprese perché il lavoro è fondamentale e un sentimento di solidarietà di tutti gli italiani nei confronti di chi si trova in queste condizioni. I bisogni e le necessità delle popolazioni dei territori investiti dai terremoti che hanno colpito il centro Italia, resteranno una priorità dell’agenda del governo”.
“E’ stato un incontro molto positivo – ha detto Ceriscioli – e una occasione per i sindaci per mettere in fila le questioni che nascono dall’esperienza quotidiana di questi mesi con i soliti obiettivi di accelerare la ricostruzione, di avere strumenti per il rilancio del territorio e poter fino all’ultimo collaborare con un Governo che è sempre stato presente e fortemente si è impegnato per il sisma. Le parole del Presidente del Consiglio hanno sottolineato che è un momento di passaggio e quello che si può fare si farà in attesa che ci sia un nuovo Governo  per intervenire con risposte sul nostro territorio che dopo i recenti sismi richiede sempre molta attenzione”.

Focus sui servizi di Macerata Musei apre la 1a giornata di riflessione sul Patrimonio in pericolo

dalla Regione Marche
Visita Mostra Capriccio e natura

Macerata, venerdì 13 aprile 2018 – E’ iniziata con la presentazione e la visita alle eccellenze di Macerata Musei la giornata maceratese dedicata alla riflessione sul nostro Patrimonio in pericolo. Sicurezza, prevenzione e rinascita,. Riflessioni ed esperienze territoriali, promossa dal Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) in collaborazione con la Regione Marche, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Comune di Macerata, il Comune di Camerino, l’Università degli Studi di Macerata, l’Università degli Studi di Camerino, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Casa Italia e che vedrà domani la seconda tappa del percorso a Camerino.
A fare gi onori di casa agli ospiti, in primis l’on. Silvia Costa, della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo, Cristina Loglio del Mibact, insieme a Simona Teoldi e funzionari del turismo della Regione Marche, amministratori di Urbisaglia e Montelupone, due dei Comuni del Ma.Ma, sono stati il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e la direttrice dei Musei Alessandra Sfrappini. Focus della mattinata, che ha preceduto il convegno al teatro della Filarmonica, è stato non solo sulla bellezza dei musei che “parla da se” ma sulla conoscenza dell’offerta di servizi di Macerata Musei, affatto scontata vista la sua ricchezza e interazione con il territorio.  Essi sono largamente orientati all’accessibilità, vanno dagli strumenti e sussidi di fruizione delle opere  ai non vedenti  ai laboratori con i giovani extracomunitari richiedenti asilo politico passando per l’impiego di volontari del servizio civile con esperienze per loro arricchenti. Sono stati proprio tre ragazzi Matteo Togni, Michele Giuli e Teresa la Matina, impiegati nel servizio civile nei Musei civici, a fare da guida all’onorevole Costa e ai presenti attraverso la mostra Capriccio e Natura e le opere salvate dal terremoto, la sala dell’Eneide, il museo della Carrozza prima di far conoscere da vicino il laboratorio di rinascita comunitaria Mani che parlano,  nato dalla collaborazione del Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza e del Liceo artistico Giulio Cantalamessa di Macerata con i Musei.
A palazzo Buonaccorsi, gli studenti del Liceo artistico e i ragazzi beneficiari del CAS del Centro d’Ascolto e di Prima Accoglienza lavorano a coppia settimanalmente sotto la guida degli insegnanti per la realizzazione di dieci opere scultore in un rapporto di reciprocità tra soggetti caratterizzati da estrazioni culturali differenti (studenti italiani, ragazzi richiedenti asilo). Con questa esperienza, i Musei maceratesi, utilizzando un approccio narrativo-educativo di valorizzazione delle collezioni e del territorio, svolgono una funzione sociale e attraverso l’arte aprono un dialogo autentico tra due realtà distanti culturalmente per favorire  l’integrazione e promuovere un nuovo modello di cittadinanza fruita anche attraverso il museo.  “Con progetti come questo – afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde – i musei di Macerata fanno crescere  insieme le persone, ragazzi italiani e stranieri, diversi nelle storie ma uguali nei desideri, con le scuole, le associazioni e le istituzioni, insieme attraverso le arti costruiscono la società aperta fondata sulla conoscenza e sulla cura del patrimonio che abbiamo ereditato”
Ma la promozione del territorio e dei musei non può non tener conto della rete web e dei Wiki, lo strumento per eccellenza di creazione condivisa dei contenuti e delle informazioni, i cui progetti sono stati illustrati dal prof. Pierluigi Feliciati dell’Unimc. Tra essi Wiki: Appennino Centro Italia, nato nel 2017 e sostenuto o da Unimc per attivare un processo dal basso con un ampio coinvolgimento della comunità finalizzata alla ricchezza e alla qualità delle informazioni web sul proprio territorio che ha  visto varie iniziative come formazione, sessioni collettive di editing (Editathon), i format Wiki loves Marche. (ap).

dalla Regione Marche
Visita Mostra Capriccio e natura

dalla Regione Marche

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dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

 
Incontro all’ERDIS
dalla Regione Marcheun momento dell’incontro
Venerdì 13 aprile alle ore 12,30 a Palazzo Corboli (Via V Veneto n. 45) a Urbino, il Rettore dell’Università del Texas San Antonio (UTSA), Taylor Eighmy, incontra i rappresentanti della Regione, della Città e dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio (ERDIS): l’Assessore al Lavoro e al diritto allo studio Loretta Bravi, il Sindaco Maurizio Gambini, il Vice Presidente ed il Direttore Generale dell’ERDIS, rispettivamente Tonino Pencarelli e Angelo Brincivalli. Una importante occasione per confermare e potenziare gli accordi tramite i quali, già dal 2012,  decine di studenti del Texas dei corsi di architettura, arte, letteratura e musica, alloggiano e fanno lezione ai collegi universitari di Urbino gestiti dall’ERDIS.
            I primi rapporti con l’ Università  Texana di San Antonio risalgono al 2011, quando Mirko Marinelli di Fano si fece portavoce dell’intenzione da parte dell’Ateneo americano di istituire dei corsi residenziali ad Urbino. Nella Convenzione, sottoscritta a dicembre 2012, veniva quindi previsto che l’ERSU avrebbe ospitato presso le residenze universitarie una cinquantina di studenti americani, oltre ad alcuni loro insegnanti, fornendo anche le aule al Collegio Aquilone per lo svolgimento delle lezioni (sia direttamente, sia mediante teleconferenza), nei due semestri spring (gennaio-aprile) e fall (settembre-dicembre). Gli studenti sono stati ospitati presso il Collegio del Colle fino alla primavera del 2017 e poi alla Casa della Studentessa, mentre i docenti presso il Collegio Internazionale.
            Il numero degli studenti è cresciuto nel corso degli anni: da circa 30 iniziali, al doppio nella primavera del 2017. I corsi inizialmente erano soltanto di architettura, successivamente si sono aggiunti arte e letteratura e poi anche musica (con alcune lezioni alla Cappella Musicale). Al termine di ogni semestre vengono organizzate delle giornate di esposizione degli elaborati degli studenti di architettura, aperte al pubblico.
 
 
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