dall’Amat

2018-04-16
MUSICA A KM 0, VENERDÌ 20 APRILE A PESARO
JELLYFISH NEBULA, DAWN STREET, NIJHIDA E PROWLERS IN CONCERTO
 
 
Spazio alla musica locale di qualità venerdì 20 aprile al Teatro Sperimentale di Pesaro con Musica a km 0, la serata che prende il nome dal bando-concorso promosso dall’Assessorato al Benessere del Comune di Pesaro per selezionare band musicali pesaresi con l’obiettivo di offrire, grazie alla partecipazione a concerti promossi dall’Amministrazione comunale, un contributo per la loro valorizzazione artistica. L’occasione offre la possibilità a Jellyfish NebulaDawn StreetNijhida e Prowlers di farsi conoscere dal pubblico di Playlist Pesaro, rassegna promossa dall’Assessorato alla Bellezza del Comune e dall’AMAT.

Psichedelia prét-à-porter, pop mutante, elettronica artigianale: questo è il suono dei Jellyfish Nebula, nati nel settembre 2015. Il quadrato è composto da Andrea Boidi alle tastiere e ai synth, Matteo Petrillo al basso, Daniele Targhini alla voce, Vittorio Topi alla batteria e dalla preziosa ed eccezionale collaborazione di Edoardo Gennari alle programmazioni. Produttori della colonna sonora Popsophia 2016 e finalisti del concorso “Giovani per la musica” indotto dall’Orchestra Sinfonica Rossini, hanno iniziato l’attività live nel giugno 2016.

Dawn Street nascono a Pesaro nell’estate del 2015 da un’idea di Eugenio Deluca (chitarra voce), Elisa Lucentini (chitarra voce) e Alessandro Maggiori (batteria), tutti proveniente da altre esperienze nell’ambito musicale. Durante l’inverno-primavera 2015 la band incide il primo EP self-titled. Nell’estate 2016 i Dawn Street iniziano la loro stagione concertistica che li porta a suonare prima nella propria zona e poi in altre parti d’Italia. Nel gennaio 2017 un cambio di formazione vede Giulia Di Muzio prendere il posto di Alessandro alla batteria e i Dawn Street iniziano a lavorare sul nuovo ep. Il primo EP dei Dawn Street si contraddistingue da sonorità punk rock melodiche, a tratti potenti a tratti morbide, caratterizzate da un contrasto della voce maschile e femminile di Eugenio ed Elisa; canzoni come Early EndBYOH e The Shine ne sono un esempio lampante.

Nijhida è un trio strumentale di stampo post-rock con sonorità ambient e influenze elettroniche. Il gruppo si forma nell’estate 2015 mettendosi subito al lavoro per la produzione del loro primo EP e partecipando allo Zoe Microfestival di Pesaro. Nell’estate 2016 partecipa alla 25°edizione del GulliveRock Festival di Ancona, dopo aver vinto il contest che gli permette di aprire il concerto dei Marta sui Tubi. Partecipa inoltre alla 7°edizione del Festival Giovani per la Musica di Pesaro, vincendo il premio Città di Pesaro e il premio speciale del Festival; prende parte, inoltre, alla 23°edizione del Gubbstock Rock Festival di Gubbio, aprendo il concerto ai C+C=Maxigross. Nel settembre 2016 poi, l’EP della band viene recensito dalla rivista “Rockit.

Prowlers iniziano a suonare a Pesaro nel 2004. Luca Segatori (voce e chitarra), Alex Santoriello (chitarra), Leo Ruggeri (basso) e Giuseppe Del Bianco (batteria); il loro primo EP, The Shadow of Tomorrow, è un disco duro e seminale, molto improntato sull’hard and heavy. La band durante gli anni si affina e riprende delle sonorità più prog e glam e inizia a comporre brani più complessi e introspettivi. Nel 2011 esce il singolo Joseph Merrick. Nel 2013 entra a far parte della band in pianta stabile Massimo Trivento alle tastiere, proprio mentre il gruppo ha iniziato le sessioni di registrazione del nuovo album Freak Parade la cui produzione termina nel 2016. Nel 2017 Francesco Vichi e Sebastian Magni Marcowicz sostituiscono Giuseppe del Bianco e Leo Ruggeri, alla batteria e al basso.

Biglietto posto unico 5 euro. Informazioni e biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Sperimentale 0721 387548, il giorno del concerto dalle 10 alle 13 e dalle 17 ad inizio concerto previsto alle ore 21.
TEATROLTRE, GIOVEDÌ 19 APRILE A URBINO
IRENE GRANDI E PASTIS IN LUNGOVIAGGIO

È un Lungoviaggio in cui video, musica, fotografia e voce concorrono a creare un’opera visionaria quello che offrono Irene Grandi e Pastis al Teatro Sanzio di Urbino giovedì 19 aprile per TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti legati a esperienze del contemporaneo promossa da AMAT con i Comuni del territorio.

Frammenti del reale costituiscono il punto di partenza per la costruzione di videocanzoni in una simbiosi tra chitarre, pianoforte, macchina fotografica, canto. La musica prende forma dall’interazione viva con quel che accade nei video mentre sul palco Irene Grandi, accompagnata da Marco e Saverio Lanza dei Pastis, dialoga cantando con persone e personaggi filmati in un momento in cui esprimono una musicalità interiore inconsapevole, ma proprio per questo autentica rappresentazione della loro essenza e unicità. Uno spettacolo atipico in cui le immagini “si suonano e si cantano”, una sorta di “fotoconcerto” dove ogni opera messa in scena rappresenta un viaggio, concorrendo così a delineare il tema portante voluto dagli artisti e da cui nasce il titolo Lungoviaggio?.

Sin da giovanissima Irene Grandi canta con diversi gruppi rock e blues nei locali di Firenze e in Toscana, partecipa a contest musicali e inizia a scrivere le sue prime canzoni con Telonio, con cui collaborerà per molti anni. Decisivo è l’incontro con Dado Parisini, produttore dell’album d’esordio Irene Grandi, uscito nel 1994. Da allora gli album sono pubblicati in rapida successione: In vacanza da una vita (1995), Per fortuna purtroppo (1997), Verde rosso e blu (1999). A quegli anni risale anche l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione con Vasco Rossi, che scrive  per lei La tua ragazza sempre, canzone con la quale si classificherà seconda al Festival di Sanremo 2000. Nel 2001 esce il greatest hits Irek, contenente gli inediti Per fare l’amore e Sconvolto così. Lo stesso anno incanta centomila persone all’Heineken Jammin’ Festival di Imola, aprendo per l’amico Vasco. La collaborazione con Vasco porta alla pubblicazione di Prima di partire per un lungo viaggio, title track dell’album successivo (2003). Oltre che con Vasco Rossi, Irene ha collaborato con moltissimi artisti italiani: Pino Daniele, con cui realizza il dolcissimo e celebre singolo Se mi vuoi già nel 1995, Jovanotti, Edoardo Bennato, Luciano Pavarotti, Alex Britti, Elio e le storie tese, Simona Bencini, Francesco Renga, Eros Ramazzotti e, in molte occasioni, con Stefano Bollani e artisti internazionali come Youssou N’Dour, Patti Smith, Hector Zazou, James Rei.

Dietro lo pseudonimo Pastis, che ci riporta subito al nome del famoso drink francese, si muovono i fratelli Marco e Saverio Lanza di Firenze. La singolarità di questa unione artistica risiede nelle diverse discipline che i due interpretano, rispettivamente fotografia e musica, due mestieri diversi che con i Pastis si fondono in una nuova forma espressiva. Gli output Pastis sono brevi opere di videoarte musicale che attingono fortemente alla vita quotidiana. L’esibizione è una simbiosi tra gli strumenti di lavoro dei fratelli: chitarre, pianoforte, macchina fotografica e telecamera che convivono in una sorta di “fotoconcerto”; perfino gli spettatori diventano parte attiva della performance attraverso un’improvvisazione fotografico musicale. Hanno partecipato come ospiti dei loro concerti o ritratti nelle loro opere importanti personaggi e artisti che hanno amato il loro particolare linguaggio, tra gli altri Cristina Donà, Bugo, Wayne Marshall, Max Gazzè, Fiorucci, James Bradburn.

Per informazioni e biglietti (10 euro, ridotto 8 euro): biglietterie circuito AMAT (071 2072439 – www.vivaticket.it vendita on line), Teatro Sanzio 0722 2281. Inizio spettacolo ore 21.

FABRIANO, TEATRO GENTILE VENERDÌ 20 APRILE
CARMEN CON L’ORCHESTRA RAFFAELLO DIRETTA DA STEFANO BARTOLUCCI

Venerdì 20 aprile al Teatro Gentile di Fabriano si torna all’opera con il capolavoro di Bizet Carmen, opéra-comique su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy con Julija Samsonova-Khayet nel ruolo della protagonista e Alessandro MocciaDaniele Girometti e Alina Godunov. Una storia d’amore, destinata a trasfigurasi in odio e infine in morte, un classico della lirica caratterizzato da alcune delle arie più belle e conosciute dal pubblico di tutto il mondo, affidata all’Orchestra Raffaello diretta da Stefano Bartolucci, con il Coro Città Futura Regina di Cattolica diretto da Gilberto Del Chierico e dal Coro di voci bianche “Le verdi note” e il Coro della scuola primaria “Allegretto di Nuzio” di Fabriano diretti da L. Formica M. G. Trontino con il corpo di ballo Accademia A. Bartolacci. La regia è di Francesco Corlianò e le scene di Daniele Pieri.

Carmen, capolavoro di Georges Bizet, è considerata opera nazionale francese, simile all’Aida in Italia, storia d’amore e morte che tocca i vertici più alti della drammaticità. L’opera, in quattro atti è tratta da una novella di Prosper Mérimée (1845). Della Carmen esistono diverse edizioni che variano soprattutto nelle parti di recitativo e del duello fra José ed Escamillo. Anche se oggi la Carmen è considerata una delle più belle opere liriche, alla su prima non piacque agli spettatori ed alla critica. Il lavoro era troppo carico di intensità drammatica per piacere al pubblico dell’epoca; l’intreccio della storia venne giudicato immorale, per la presenza di zingari, contrabbandieri e fuorilegge e con un finale sanguinoso da cronaca nera. Anche la musica non fu gradita agli amanti della tradizione, perché giudicata dai critici, troppo “wagneriana”. La prima rappresentazione fu all’Opéra Comique di Parigi il 3 marzo 1875 mentre la prima rappresentazione italiana avvenne al Teatro Bellini di Napoli il 15 novembre 1879.

La vicenda si svolge a Siviglia, in Spagna, e ha come protagonista una bella e provocante zingara, Carmen, di cui si innamora perdutamente Don José, un brigadiere del corpo di guardia, il quale viene meno ai propri doveri di soldato per seguirla, arrivando perfino a unirsi a una banda di contrabbandieri. Ma la capricciosa zingara si stanca presto e rivolge le sue attenzioni all’affascinante torero Escamillo. Impazzito per la gelosia, mentre la folla della corrida applaude il vittorioso Escamillo, Don José uccide Carmen e poi si costituisce ai gendarmi. La scabrosità del soggetto, che contravveniva alle convenzioni teatrali dell’opéra-comique, e il realismo con cui erano presentati i personaggi sulla scena non piacquero inizialmente e il compositore fu accusato di immoralità. Qualche anno più tardi il giudizio mutò e la Carmen divenne una delle opere più rappresentate nel mondo. Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, che l’apprezzava molto, ne esaltò il carattere solare e mediterraneo che esprimeva, a suo dire, “un ritorno alla natura, alla gaiezza, alla giovinezza e alla virtù”. Caratteristici sono nell’opera i brani che si ispirano alle forme e ai colori della tradizione popolare spagnola, come la famosa habanera, una danza simile al tango sul cui ritmo Carmen intona l’aria L’amore è un uccello ribelle.

Biglietti da 8 a 20 euro. Per informazioni Teatro Gentile 0732 3644. Inizio spettacolo ore 21.

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