Il Comune fa autoscontro?

 
San Benedetto del Tronto, 2018-04-08 – Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente
 
Nei giorni scorsi in molti hanno polemizzato a vario titolo perché  “la Giostra di via dei Tigli” sarebbe stata posizionata in un luogo non consono, perché avrebbe deturpato un bello scorcio della città, perché il rumore emesso darebbe fastidio ai frequentatori di quel fantastico giardino antistante ed anche perché sarebbe stato interrotto il transito di una comoda strada pedonale. 
L’Amministrazione ha però risposto con fermezza a quasi tutte quelle obiezioni ribadendo la bontà delle propria scelte. 
In buona sostanza ha detto “a noi piace e se non è di vostro gradimento fatevene una ragione” perché abbiamo il diritto di governare e di scegliere. 
Un concetto opinabile ma al quale a mio modo di vedere è difficile opporsi. Ci può stare.
Quel che non può essere condiviso è la procedura con cui è stata avviata questa attività e non tanto la modalità con cui é stata perorata l’iniziativa.
A tal fine riporto le due voci dell’Amministrazione Comunale.
? L’ Assessore con deleghe a Pari Opportunità, Politiche dell’integrazione e dell’Inclusione sociale, Politiche per la Pace Antonella Baiocchi dichiara:
“Sempre a criticare ma datevi una regolata… io e molto miei amici abbiamo apprezzato gli autoscontro e ci siamo fatti anche un giretto come ai vecchi tempi”
? Il Presidente Commissione Attività Produttive Carmine Chiodi dichiara:  “Autoscontro, un esperimento riuscito”.
Un esperimento che secondo l’amministrazione avrebbe dato ottimi risultati in termini di utenti che non hanno resistito a fare un giro in autoscontro magari con gli amici o i propri bambini.

Dopo le esternazioni pubbliche dei due autorevoli esponenti dell’amministrazione comunale sopra citati, i quali non solo sostengono che l’Autoscontro è funzionante ma che ci sono andati e che si sono pure divertiti cosí come tanti altri cittadini, la domanda che sorge spontanea è se la giostra in questione fosse stata autorizzata a svolgere l’attività di pubblico spettacolo in quanto rispettosa di tutte le norme vigenti.
La risposta purtroppo è negativa.
La Commissione di Pubblico Spettacolo ha effettuato il sopralluogo di recente ma non ha ancora espresso il proprio parere.
Non so quando sarà emesso il parere e se sará positivo ma qualche dubbio lo avrei se non altro per la totale assenza degli spazi di sicurezza laterali e dunque per l’impossibilità di transito dei pedoni (specie per le mamme munite di passeggino e per i portatori di handicap) anche se il punto non è questo.
Il fatto davvero grave e paradossale è che il Comune in barba a tutti i regolamenti comunali (gioco di parole) abbia autorizzato di fatto un impianto irregolare e lo abbia anche difeso e promozionato, inducendo in errore lo stesso esercente!!!
Il Comune pretende a ragione che tutti i cittadini rispettino le regole ma se ne infischiano quando riguardano iniziative perorate dai propri esponenti?
Ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B?
Quale esponente del Partito Democratico, in questo primo periodo di mandato dell’amministrazione Piunti mi sono volutamente quasi astenuto dal fare un opposizione puntuale perchè ritengo che si debba concedere un tempo congruo per prendere confidenza con la complessa macchina amministrativa. Allo stesso modo non amo l’opposizione spicciola o fine a se stessa. 
Ora che il rodaggio è finito, non sto qui a recriminare per un migliore panorama del sito dove é stato montato l’autoscontro o per il salvataggio dei rami tagliati agli alberi posti ai lati, per quanto pure importanti.  
Ritengo però opportuno che l’Amministrazione chieda innanzitutto scusa alla cittá , impegnandosi contestualmente a verificare con la massima diligenza l’osservanza di tutte le prescrizioni di legge e a individuare una diversa e più adeguata location, se la Commissione lo riterrá. 
Si può sbagliare ma si può fare ammenda auspicando per il futuro che il sindaco Piunti non voglia più favorire il dispregio delle regole e compiacersene.
Claudio Benigni 
CIRCOLO PRIMO GREGORI
 
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