Vinitaly 2018, subito successo per lo stand e la “Terrazza Marche” con migliaia di presenze.
Casini: “Voglia di conoscere i vini marchigiani, interesse e curiosità confermano l’ottimo lavoro svolto”.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni visita lo stand
Verona, 2018-04-16 – Successo per lo stand e la “Terrazza Marche” al Vinitaly: gli spazi della Regione sono stati invasi da operatori del settore alla scoperta delle novità enologiche. Sono migliaia le persone che hanno visitato i padiglioni, nella giornata di apertura, facendo registrare un’affluenza record sottolineata dagli stessi espositori presenti. E questa mattina l’area delle Marche è stata visitata anche dal presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni che ha incontrato le aziende del centro Italia colpite dal terremoto, soffermandosi a parlare con alcune rimaste danneggiate dal sisma. “Una presenza che, come istituzioni e operatori, abbiamo molto apprezzato per guardare con ottimismo al futuro e alla ripresa dei territori sconvolti”, ha commentato la vice presidente Anna Casini che ha accompagnato Gentiloni nello stand. Commentando il successo di pubblico registrato, Casini ha sottolineato che “è evidente il desiderio di conoscere le Marche. Una sensazione che non era inattesa, ma una conferma dei grandi risultati conseguiti investendo sulla qualità, sulla ricaduta economica di uno dei settori più qualificanti dell’agricoltura marchigiana, nel modo di proporsi sulle vetrine internazionali più prestigiose e sui mercati più promettenti. L’intuizione, la capacità, la voglia di proporsi al singolare, come un’unica regione del vino che esprime eccellenze locali, è forse stata la carta vincente per questo avvio ricco di soddisfazioni e che fa sperare per il prosieguo della manifestazione, ma, soprattutto, per la crescita del comparto a livello mondiale”. La vetrina veronese “è un palcoscenico sul quale occorre ben figurare, perché apre prospettive interessanti per chi ha la qualità da proporre – continua Casini – Le Marche hanno le carte in regola, da questo punto di vista, con produzioni elevate e riconosciute. L’importanza dell’aggregazione e del lavoro di squadra dei due Consorzi vinicoli marchigiani (l’Istituto marchigiano di tutela vini e il Consorzio vini piceni) sta favorendo il traino dell’agroalimentare, delineando un’immagine unitaria della regione che sta aprendo nuove prospettive anche sul fronte dell’enoturismo”. Nella seconda giornata al Vinitaly le Marche hanno focalizzato l’attenzione sui vini biologici e di tendenza, con un’analisi sui cambiamenti in vigna e tra i consumatori che evidenzia il Piceno Bio tra i più venduti nei canali della grande distribuzione. Sono stati anche festeggiati i cinquant’anni delle Doc (Denominazione d’origine controllata) del Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Piceno, in due momenti vissuti nello stand della Regione e al Palaexpo. Il primo ha riguardato una degustazione guidata dei dieci grandi Verdicchi che hanno contribuito a rendere l’autoctono marchigiano il vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane. Il secondo appuntamento s’è snodato attorno a un’altra degustazione speciale del Piceno con le bottiglie icone dell’ultimo decennio, per ripercorrere la svolta qualitativa e sostenibile di un classico della cultura adriatica. Spazio è stato poi riservato alla “dieta marchigiana” che lega l’agroalimentare locale alla qualità di vita, con il vino a occupare un ruolo vincente per il futuro della regione.
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