Con i film di Gianni Amelio si chiude “Cinema d’Autore”
Tutti i lunedì di maggio appuntamento al GiovArti. Ingresso libero
Il lungo programma della rassegna “Cinema d’Autore”, organizzata dall’associazione culturale “Tienimi un posto al cinema” in collaborazione con il Comune di Monteprandone presso il centro GiovArti, si avvia a conclusione.
L’ultima parte della rassegna, quattro film che occuperanno tutti i lunedì di maggio, è interamente dedicata al regista di origini calabresi Gianni Amelio che, con autentici capolavori, ha segnato la storia del cinema italiano, traendo spunto dalla tradizione neo-realista e rielaborando le sue pellicole in uno stile personalissimo.
Primo appuntamento, lunedì 7 maggio, con un film del 1988, il secondo lungometraggio di Amelio “I ragazzi di via Panisperna” riproposizione, pur nella finzione scenografica, della straordinaria vicenda dell’Istituto di Fisica di via Panisperna in Roma, dove sei eminenti giovani studiosi – tra gli altri anche Enrico Fermi e Ettore Majorana – servendosi delle più avanzate teorie matematiche, studiarono la scissione del nucleo dell’atomo rivoluzionando per sempre la fisica moderna.
“Porte aperte”, pellicola del 1990, un premio Felix (l’Oscar europeo), due Nastri d’Argento e Quattro David di Donatello, liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Sciascia del 1987, con Gian Maria Volonté ed Ennio Fantastichini, lancia un vero atto di accusa contro la pena di morte in epoca fascista e verrà proiettata lunedì 14 maggio.
“Lamerica” (1994), in programma lunedì 21 maggio, è invece la narrazione corale della prima grande ondata di immigrazione, proveniente dall’Albania, che ha investito l’Italia agli inizi degli anni Novanta. L’esodo di massa nella nuova terra promessa crea il contesto storico e l’occasione per ospitare l’intrigo di malaffare messo in piedi da uno pseudo-imprenditore italiano e dal suo assistente per sfruttare gli aiuti di stato sulle iniziative economiche all’estero. Di nuovo un Amelio che apre alla Storia pur mantenendo i piedi ben saldi nel presente e nella rete complessa dei rapporti umani.
Per concludere, lunedì 28 maggio, sarà in visione “Le chiavi di casa” (2004): un viaggio nel mondo dell’handicap e della difficile accettazione della diversità. Il film, in concorso alla 61ema Mostra del Cinema di Venezia, è la trasposizione del romanzo di Giuseppe Pontiggia Nati due volte e la storia dello struggente, a tratti romantico, riavvicinamento tra un padre (Kim Rossi Stuart) ed il figlio minorato.
Inizio proiezioni ore 21, ingresso libero.
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