dalla Regione Marche

2018-05-17
LAVORI DI DIFESA DELLA COSTA NEI COMUNI DI PORTO RECANATI E POTENZA PICENA – IL PRESIDENTE LUCA CERISCIOLI IN VISITA NEI CANTIERI

Il Presidente Luca Ceriscioli ha fatto visita nel pomeriggio ai cantieri relativi alle scogliere a difesa del litorale di Porto Recanati e Potenza Picena. Il sopralluogo in mare è avvenuto a bordo dell’imbarcazione del Provveditorato Opere Pubbliche per Toscana, Marche e Umbria, salpata dal porto di Civitanova Marche e accompagnata da una motovedetta della Guardia Costiera. “Ad un anno dall’aggiudicazione dell’appalto – ha detto Ceriscioli – possiamo costatare il buon avanzamento dei lavori in corso d’opera. Si tratta di un intervento importante reso possibile dal lavoro di squadra fatto tra Regione, Provveditorato alle Opere Pubbliche, Rete Ferroviaria Italiana, Commissario straordinario per il dissesto e Comune di Porto Recanati. Gli interventi si inseriscono in un accordo di programma che sta permettendo la realizzazione di una delle più importanti opere pubbliche a difesa della costa nella nostra Regione realizzata negli ultimi tempi, in un tratto particolarmente critico. Vengono messi in sicurezza gli arenili, con effetti benefici per il turismo balneare, le opere civili, viarie e ferroviarie”. Con il Presidente erano presenti al sopralluogo, l’assessore alla Difesa della Costa Angelo Sciapichetti, rappresentanti e tecnici del Provveditorato Opere Pubbliche e della Regione. L’intervento di difesa della costa riguarda il paraggio dal Fiume Potenza al Fosso Pilocco nei Comuni di Porto Recanati e Potenza Picena. Un intervento che prevede un investimento complessivo di 15,26 milioni di euro – di cui 3,05 finanziati dalla Regione mediante il Fondo europeo di sviluppo regionale, quattro milioni dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, quattro da RFI e 4,21 dal Commissario straordinario per il dissesto idrogeologico – e riguarda un tratto di costa particolarmente ampio, di circa tre km.“L’intervento su questo tratto di litorale – ha detto Sciapichetti – era atteso da molto tempo. Finalmente dopo un lavoro in sinergia tra i diversi soggetti pubblici e privati coinvolti, sta diventando realtà un’opera di grande rilevanza per questo territorio e per la sua economia”.
Studio dell’inquinamento aerobiologico e del PM10 (2,5) nella città di Ancona”, Sciapichetti: “La Giunta regionale condivide gli obiettivi, progetto replicabile nelle altre realtà marchigiane”
dalla Regione MarcheSciapichetti
Migliorare il controllo degli inquinanti e la gestione delle allergie da polline nella popolazione urbana e non, per valutarne l’impatto ambientale, sociale ed economico, aumentare la qualità della vita e ridurre i costi del Servizio sanitario regionale. Sono questi gli obiettivi di fondo condivisi dalla Giunta regionale e perseguiti dallo studio dell’Inquinamento aerobiologico e del PM10(2,5) nella Città di Ancona, prodotto dal Dott. Floriano Bonifazi (presidente onorario Società italiana di allergologia). Un’analisi biennale sperimentale che vedrà come capofila il comune di Ancona e che mira anche a valutare l’esposizione della popolazione ai pollini di erbe e piante dell’arredo urbano, considerando la loro quantità e la loro interazione con l’inquinamento da polveri sottili PM10 e PM2,5. A fronte di risultati positivi, il progetto potrà essere replicato in altre città marchigiane. “Considerata la rilevanza sociale, sanitaria ed economica degli obiettivi del documento – commenta l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti – e l’importanza di migliorare le conoscenze sull’esposizione della popolazione ai pollini allergizzanti e alla loro potenziale interazione con gli inquinanti atmosferici, abbiamo condiviso questo progetto con il Comune capoluogo e l’Autorità portuale. L’aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria necessita di approfondimenti sull’esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici: questo studio risulta, pertanto, quanto mai opportuno. Sul tema dell’inquinamento ambientale c’è grande sensibilità e attenzione da parte della pubblica opinione, ma carente è la chiarezza delle informazioni. Ancona farà da capofila di uno studio che mira ad approfondire le conoscenze nella chiarezza dei risultati e delle soluzioni possibili”. Il sindaco ha parlato di una grande operazione di serietà scientifica e trasparenza anche per recuperare un rapporto di fiducia tra cittadini e amministratori, che si misurerà quotidianamente con i problemi della città. Rodolfo Giampieri (presidente Autorità di sistema portuale del mare adriatico centrale) l’ha apprezzato come uno studio disposto “con un approccio scientifcio e professionale che mette al centro la competenza. L’impegno dell’Autorità è convinto, in quanto la sostenibilità risulta determinante anche nella competizione aziendale”. L’originalità di questo progetto, ha anticipato Bonifazi, “è quello di testare l’aria in tutte le sue componenti. È innovativo perché influenzerà l’arredo urbano, con la dislocazione, ad esempio, di piante non allergizzanti, l’ubicazione degli impianti sportivi e delle scuole ad almeno 3-400 metri dalle strade a maggior traffico”. Si cercherà di campionare “non solo particelle sospese PM2,5 e 10 ma si valuterà anche l’inquinamento da particelle organiche (pollini e spore fungine), con campionatori diversificati rispetto a quelle delle polveri sottili per affinare i rilievi, rendendoli disponibili in tempo reale ai cittadini”. È allo studio una dislocazione di pannelli informativi per la città, con indicazioni comportamentali sulla base degli inquinanti rilevati. Ancona potrebbe divenire una città di riferimento nazionale sotto questo punto di vista. “Il progetto, già partito – ha rivelato Bonifazi – sta campionando da tempo, utilizzando il campionatore di fondo sito nella Cittadella, al quale è stato aggiunto quello mobile della Palombella che rileva i dati del traffico e che sarà dislocato anche negli altri quartieri. È previsto un terzo rilevatore di polline, la cui dislocazione è allo studio. Verranno raffrontati i campionamenti e si inizieranno a valutare quelli che possano essere i danni sulla salute dei cittadini più esposti, se danni ci saranno, mediante analisi di alcune patologie correlate valutando gli accessi ai Pronto soccorso di Torrette, Salesi e Inrca. Disporremo quindi di maggiori indicazioni per fare campagne di comunicazione, per correggere le abitudini dei cittadini nel traffico veicolare e negli ambienti chiusi. È un progetto ambizioso che procederà per gradi e che potrà essere ugualmente realizzato nel resto del territorio regionale”. Stefano Orilisi (direttore scientifico Arpam) ha detto che la nuova centralina di rilevazione del polline alimenterà la dotazione della Rete pollnet nazionale a cui aderisce l’Agenzia, sottolineando l’importanza dell’integrazione tra strutture specialistiche per il monitoraggio degli inquinanti.
SCHEDA – Il Dott. Floriano Bonifazi, già primario di Allergologia presso l’ospedale regionale di Ancona Torrette ha presentato all’Assessorato all’Ambiente regionale un documento tecnico, che pone degli obiettivi per la prevenzione delle patologie da inquinamento da allergeni in relazione all’inquinamento da inquinanti atmosferici. Lo studio si propone finalità che potranno essere raggiunte attraverso un sistema integrato di informazione tra quantità settimanali di polline, concentrazione degli inquinanti atmosferici PM10 e PM2,5, tempo di esposizione e raccomandazioni della popolazione a rischio. Ed ancora, valutazione tra lo stato di salute dei pazienti a rischio, in particolare i gruppi sensibili, e le concentrazioni di polline e le polveri sottili. Previsti anche studi e iniziative sull’utilizzo di piante potenzialmente meno allergizzanti anche attraverso la raccolta di dati aerobiologici sulla quantità di pollini e allergeni nell’arco dell’anno e le concentrazioni di inquinanti atmosferici in relazioni alle fonti emissive, quali impianti industriali, traffico veicolare, riscaldamento domestico, ma anche i fertilizzanti nel settore agroalimentare. I dati monitorati dalla rete regionale di monitoraggio sono fondamentali per gli obiettivi che si propone il documento.
 
 
90 musei marchigiani animano la Giornata Internazionale dei musei – 18 maggio 2018 e la Notte dei musei – 19/20 maggio 2018
 
GRAND TOUR MUSEI 2018 – X EDIZIONE
“Musei iperconnessi: nuove vie, nuovi pubblici”

#grandtourmuseimarche2018
 
Musei aperti giorno e notte nel prossimo week end: quasi 90 musei delle Marche apriranno le porte per dar vita ad iniziative e offerte culturali nuove nell’ambito del Grand Tour dei Museiche, come ogni anno a maggio, ormai da dieci anni, l’Assessorato alla Cultura della Regione Marche promuove, insieme al Coordinamento regionale Marche di ICOM Italia e in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Polo Museale delle Marche ed il supporto organizzativo della Fondazione Marche Cultura. Anche per questa edizione 2018, la decima appunto, è stato organizzato un appuntamento convegnistico in occasione della Giornata Internazionale dei Musei (Treia, Venerdì 18 maggio) ed una serie di iniziative che a partire dalla Notte dei Musei (Sabato 19 maggio) con aperture serali, si protrarrà fino a domenica 20 maggio. Il tema proposto “Musei iperconnessi: nuove vie, nuovi pubblici” è stato accolto favorevolmente e con grande partecipazione dalle strutture museali delle cinque Province ( 31 ad Ancona, 16 ad Ascoli Piceno, 6 a Fermo , 17 a Macerata e 19 a Pesaro-Urbino – vedi elenco allegato)  che con le loro proposte al pubblico  ( conferenze, concerti, degustazioni, laboratori ecc.)  hanno saputo ben interpretare l’importanza di creare attrattività verso le strutture museali intese come soggetti attivi nella società contemporanea, promotori di conoscenza e di dialogo tra le culture e le comunità.

Venerdì 18 maggio Treia (Aula multimediale del Museo Archeologico) ospiterà un convegno organizzato dal MAB Marche in collaborazione con il Comune di Treia dal titolo “Musei archivi biblioteche iperconnessi. Nuovi approcci verso pubblici e utenti degli istituti culturali delle Marche” che vedrà impegnati esperti e operatori culturali dei diversi settori in un interessante dibattito ed un confronto di progetti ed esperienze.
Sabato 19 maggio, in occasione della Notte dei Musei, le strutture museali apriranno le porte per invitare alla partecipazione di iniziative musicali, mostre, visite guidate, degustazioni. La serata, promossa in tutta Europa, vedrà il prolungarsi dell’orario di apertura fino alle ore 1.00 di domenica 20 maggio per consentire a tutti un’affascinante visita notturna alle collezioni ed un diverso e innovativo modo di apprezzarle.
Nella giornata di domenica 20 maggio proseguiranno gli incontri e le attività di animazione.

Il programma e le iniziative saranno promossi attraverso i tradizionali canali social regionali Facebook, Twitter dedicati a musei e biblioteche (@marchemusei) oltre che nei portali istituzionali della Cultura e del Turismo della Regione Marche e nel blog www.destinazionemarche.it. La valorizzazione di Grand Tour Musei avverrà anche tramite la partecipazione delle community e dei travel blogger presenti nel territorio marchigiano e protagonisti del digitale che, coordinati dalla Regione e dalla Fondazione Marche Cultura, promuoveranno e animeranno i nostri musei con l’hasthag #grandtourmuseimarche2018
IN ALLEGATO L’ELENCO DELLE STRUTTURE E LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA: GRAND TOUR MUSEI 2018_A
 
 
SI TINGE DI “BLU” LA CRESCITA NELLA REGIONE ADRIATICO-IONICA
Pesca sostenibile ed acquacoltura sono i settori chiave per lo sviluppo delle comunità costiere interessate dall’economia ittica. Venerdì 18 maggio, presso la sala Boxe della Mole Vanvitelliana, si terrà la conferenza di lancio dei progetti di cooperazione territoriale europei: ARIEL e DORY.

Innovazione ed approccio scientifico sono le parole chiave per un settore, come quello della piccola pesca nelle Marche, ancora contraddistinto da imprese di dimensioni ridotte, a carattere per lo più familiare. Eppure, nonostante la regione non sia tra le più estese in Italia, alcuni numeri indicano il valore e l’importanza che il settore riveste per il territorio: le Marche, con i suoi 174 km di costa annoverano 8 porti, una flotta peschereccia consistente in oltre 800 imbarcazioni e 2000 pescatori, 7 mercati ittici, un polo industriale di trasformazione del prodotto ittico rilevante, un radicato settore di supporto tecnologico.
Migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica di questa attività significa – dunque -migliorare la qualità della vita delle comunità costiere interessate dall’economia ittica.
A pochi giorni dall’apertura di Tipicità in Blu, il festival del gusto e dell’economia del mare, si inserisce la conferenza “Pesca sostenibile ed acquacoltura: settori chiave per la crescita blu nella regione Adriatica-Ionica”, promossa dalla Regione Marche, in programma il 18 maggio presso la sala Boxe della Mole Vanvitelliana ad Ancona, a partire dalle ore 9.00.
“La Regione Marche – commenta l’assessore alla Pesca marittima della Regione Marche, Angelo Sciapichetti – ha attivato la maggior parte delle Misure del FEAMP relative ai porti, agli aiuti diretti alle imprese di pesca, alla commercializzazione del prodotto e all’acquacoltura, allo sviluppo locale. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a oltre 31 milioni di euro e a oggi, giro di boa della programmazione, sono stati concessi ed impegnati 13,8 milioni di euro, cioè quasi il 45 per cento delle risorse a disposizione”.
Sostenibilità, innovazione, competitività, sicurezza alimentare e governance degli spazi marittimi rappresentano, al contempo, le principali sfide comuni che tutti i territori dell’area Adriatico- Ionica si trovano ad affrontare considerata la natura condivise della risorse ittiche.
La conferenza sarà l’occasione per il lancio di due progetti di cooperazione territoriale europei: ARIEL e DORY, per un valore economico che supera i 2 milioni di euro.
ARIEL, finanziato dal programma di cooperazione Interreg ADRION, con capofila CNR-ISMAR Ancona, e che vede la partnership della Regione Marche, Regione Siciliana ed istituzioni della Croazia, Montenegro e Grecia, ha l’obiettivo di costruire una rete di conoscenza e cooperazione tra i diversi attori italiani e transfrontalieri per la diffusione dell’innovazione tecnologica e manageriale nei settori della piccola pesca e dell’acquacoltura; supportare le pubbliche amministrazioni nella programmazione di politiche basate su evidenze scientifiche; aiutare le imprese del settore ad essere più competitive ed ecosostenibili nel contesto internazionale.
Dory, finanziato dal programma di cooperazione Interreg Italia-Croazia 2014-2020, con capofila la Regione Marche, vede la partnership delle Regioni Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, CNR-ISMAR e soggetti croati e si pone come obiettivo lo sviluppo di modelli condivisi di gestione delle risorse ittiche, l’implementazione di azioni pilota per l’incremento della biodiversità e la sperimentazione di tecniche innovative di acquacoltura sostenibile.
Per il 18 maggio è prevista la partecipazione dell’Assessore alla Pesca Marittima della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, del Segretario Permanente Iniziativa Adriatico-Ionica, Fabio Pigliapoco e dei vari partner italiani e transfrontalieri.

 
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