dalla Regione Marche

 

28/05/2018
GLI “SCENARI FUTURI DELLA POLITICA AGRICOLA” DISCUSSI MERCOLEDÌ 30 MAGGIO AL CONVEGNO DI ANCONA CON COMMISSIONE EUROPEA E MINISTERO. PRIMA VOLTA IN ITALIA DEL CAPO UNITÀ FILIP BUSZ. CASINI: “IL PUNTO SU PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA NOSTRA AGRICOLTURA”

La riforma della Pac (Politica agricola comune) sarà al centro del convegno promosso dalla Regione Marche che si terrà mercoledì 30 maggio all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona (dalle ore 10.00 alle 13.00). L’incontro svilupperà gli scenari futuri in corso di definizione a livello europeo. È stato organizzato nell’ambito delle attività previste dal Psr (Programma di sviluppo rurale) delle Marche. Ospite d’eccezione sarà Filip Busz, capo unità della direzione Agricoltura della Commissione europea. Per la prima volta in Italia, ha scelto le Marche per le prime anticipazioni sul futuro della Pac e sulle linee d’intervento dopo il 2020, in discussione in questi giorni a livello europeo. Si confronterà con Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Mipaaf (ministero Agricoltura e Foreste) che proporrà i possibili risvolti italiani della nuova Pac. Franco Sotte (dipartimento Economia della Politecnica delle Marche) delineerà lo sviluppo rurale sostenuto dalla Pac nelle Marche, mentre il dirigente Agricoltura della Regione Marche, Lorenzo Bisogni, illustrerà lo stato di attuazione del Psr delle Marche. “È un appuntamento importante per tutti gli operatori e le istituzioni del settore agricolo perché si focalizzerà sulle prospettive di riforma della Pac e sui possibili impatti a livello nazionale e regionale – evidenzia la vice presidente Anna Casini, assessore regionale all’Agricoltura – Ringraziamo il capo unità Busz per l’opportunità concessa alle Marche che avranno l’occasione di riflettere sugli scenari dello sviluppo rurale dopo il 2020. Ad Ancona daremo vita a un evento che consentirà di fare il punto sul passato, sul presente e sul futuro della nostra agricoltura”.

28/05/2018
PROMOZIONE DELLA CULTURA ENOGASTRONOMICA MARCHIGIANA E DELLE TIPICITÀ ALIMENTARI LOCALI: PROTOCOLLO TRA REGIONE E UNIONE REGIONALE CUOCHI MARCHE. CASINI: “SETTORE STRATEGICO DA VALORIZZARE, UN MESSAGGIO AI GIOVANI A MAGIARE SANO”

Regione e Unione cuochi delle Marche collaboreranno per diffondere l’arte e la cultura enogastronomica regionale, valorizzando, in particolare, le tipicità alimentari locali. È quanto prevede un protocollo d’intesa firmato oggi, a Palazzo Raffaello, dal presidente Luca Ceriscioli e da Luca Santini, presidente Unione regionale cuochi Marche. Alla cerimonia è intervenuta la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura e Alimentazione. L’accordo, di durata triennale, senza oneri a carico delle parti firmatarie, prevede la realizzazione di varie attività che verranno poi regolate con apposite intese. L’obiettivo è quello di spingere sulla divulgazione dei prodotti agricoli del territorio e la loro valorizzazione gastronomica. Verranno approfondite anche le conoscenze tecniche di utilizzo dei prodotti agricoli, ittici e agroalimentari tipici, tradizionali e di qualità marchigiani attraverso ricerche, studi, pubblicazioni e dibattiti. “L’agroalimentare rappresenta un settore strategico della vita economica e culturale delle Marche – ha evidenziato la vice presidente Casini – L’intesa punta a valorizzare le eccellenze marchigiane, veicolando l’enogastronomia regionale attraverso iniziative gestite con grande professionalità. Un progetto dal respiro turistico che coinvolga gli enti locali e le imprese, basato sulla competitività e sulla sostenibilità del territorio regionale”. Casini ha ricordato che “da oggi i cuochi avranno il logo della Regione sulle divise indossate nelle manifestazioni ufficiali. È un onore per noi e un grande messaggio promozionale che viene divulgato, in particolare verso i ragazzi, in quanto la parola di uno chef è ormai autorevole quanto quella di un asso del calcio. Loro riescono a convincere i giovani a mangiare ciò che è buono ma ben fatto, rispetto a quello che è solo buono”. La vice presidente ha poi sottolineato che la firma dell’accordo cade in un momento importante: “Il 2018 è l’anno del cibo italiano, il cinquantesimo del Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Piceno, il primo anno dell’Igp Olio Marche. Appuntamenti che si prestano a valorizzare le eccellenze marchigiane sui palcoscenici internazionali”. Santini ha rimarcato che “l’unione fa la forza. Ci mettiamo a disposizione per promuovere la nostra regione, istituzionalizzando un rapporto avviato da tempo. Crediamo che l’esempio sia il migliore metodo per apprendere; per questo siamo particolarmente attenti alle iniziative rivolte al mondo scolastico. Attraverso i giovani si possono educare le famiglie. Oggi ci siamo dimenticati delle stagioni, mangiamo un po’ tutto sempre. È indispensabile riportare i ragazzi e i genitori a consumare più prodotti locali nelle stagioni appropriate”. Ha concluso sottolineando “l’importanza di una promozione mirata e coordinata, perché le Marche enogastronomiche stanno crescendo significativamente a livello internazionale”. L’Unione regionale cuochi delle Marche ha già collaborato alle attività promozionali promosse dalla Regione. Ha sede a Loreto (AN) e aderisce alla Federazione italiana cuochi (comprende 20 Unioni, 124 associazioni provinciali e 30 delegazioni estere), ed è anche l’unico rappresentante per l’Italia nella Wacs Società mondiale dei cuochi.

2018-05-28

PER L’ESTATE ATTIVATE POTES TURISTICHE A NUMANA E SIROLO E A GABICCE

Con l’avvicinarsi dell’estate la Regione si organizza per offrire la miglior accoglienza turistica anche sotto il profilo sanitario e dispone di attivare una Potes turistica nel territorio di Numana e Sirolo ed un’altra a Gabicce Mare per la stagione estiva. L’atto è stato approvato questa mattina dalla Giunta che ha dato mandato all’Asur di procedere con l’organizzazione sanitaria dei servizi. Nell’area di Numana e Sirolo la Potes, con copertura H24, sarà di tipologia MSI (equipaggio autista, soccorritore ed infermiere), a decorrere dal 1° luglio e fino al 31 agosto 2018. Nel Comune di Gabicce la Potes turistica attivata sarà H12, dal lunedì al venerdì, e H24, sabato e domenica, a decorrere dal 15 giugno e fino al 16 settembre 2018. L’attivazione delle Potes in aggiunta delle permanenti è opportuna per assicurare l’adeguata assistenza alle persone presenti in queste località che nel periodo estivo, con l’ingente flusso di turisti, aumentano considerevolmente.

 

Fondo sviluppo e coesione: 14 milioni per le infrastrutture viarie della vallata del Musone
Ceriscioli: “Spirito di squadra”. Pieroni. “Risposta ai buchi neri della viabilità e alle esigenze del territorio”
Sono 14 i milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 destinati alla viabilità della vallata del Musone, a servizio del nuovo ospedale Inrca-Ancona sud e al collegamento viario delle zone industriali di Castelfidardo, Loreto, Recanati con la Strada statale 16. Provengono dalla ripartizione nazionale effettuata dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), che ha assegnato alle Marche 132,8 milioni di euro per gli investimenti nel settore infrastrutturale e ambientale. Gli interventi finanziati nell’area sud di Ancona fanno parte di un’unica strategia regionale di collegamento dei nuovi poli ospedalieri alla viabilità principale, permettendo di razionalizzare i servizi e adeguare le connessioni con le aree servite. Le delibere Cipe sono al visto della Corte dei conti, poi i lavori dovranno essere appaltati entro il 31 dicembre 2019: data ravvicinata che ha suggerito di inserire subito nella programmazione le opere cantierabili. Il piano è stato illustrato dal presidente della Regione Luca Ceriscioli e dall’assessore regionale Moreno Pieroni ai sindaci e agli operatori interessati nel corso di un incontro presso la sala parrocchiale di Villa Musone (Loreto). “Abbiamo deciso di destinare una parte importante del Fondo a tutta l’area del Musone. Realizzeremo investimenti infrastrutturali che serviranno a collegare meglio la nuova struttura ospedaliera, ma che contestualmente favoriscono la mobilità di tutto il sistema produttivo, completando quei piccoli tratti tra la viabilità esistente dove mancava quell’ultimo miglio per renderla efficace e utilizzabile – ha sottolineato Ceriscioli – Ai 14 milioni destinati dalla Regione si aggiungeranno contributi dalla Provincia, dai Comuni, da Società Autostrade per coprire la parte che manca. Molti attesi sono i due ponti sull’autostrada che erano rimasti nella classe che non permetteva il passaggio di tutti i mezzi. Verranno adeguati con una sezione ampliata e la capacità di farci transitare qualunque mezzo, restituendo piena agibilità alle imprese che utilizzavano queste infrastrutture e alle comunità che ne avevano bisogno”. Il presidente ha ribadito il “grande spirito” di squadra che sì è instaurato con gli enti locali nella programmazione degli interventi e che animerà anche i prossimi passaggi: “La risposta più importante che possiamo dare ai cittadini, alle imprese è gestire questa partita con un grande spirito di collaborazione. Sentire questo come obiettivo comune, offrire il massimo di collaborazione per semplificare il lavoro agli uffici regionali, in modo che ognuno possa concorrere al risultato. Se continueremo così, alla fine potremo dire tutti quanti di aver contribuito a realizzare un’opera importante per l’intero territorio, che segnala la presenza di aziende di grande qualità che meritano un investimento così importante”. L’assessore Pieroni ha ribadito che verrà “data una risposta forte ai buchi neri della viabilità, con un investimento pari all’11 per cento della disponibilità totale del Fondo di coesione riconosciuta alle Marche. È un momento importante per questo territorio, una risposta significativa alle esigenze del sistema imprenditoriale e dei cittadini, che quotidianamente vivono disagi per una situazione che ora la Regione e le amministrazioni locali risolveranno con un vero spirito di collaborazione”. Da parte di sindaci di Loreto, Osimo, Castelfidardo, Recanati e dal vicesindaco di Camerano sono venute parole di apprezzamento: “Obiettivi condivisi, scelte concordate per aggredire e risolvere i problemi. C’è stata una buona sintonia a livello territoriale, nessuno ha voluto mettere la bandierina, ma si è lavorato nella piena condivisione. Un atteggiamento mancato in passato, con forte penalizzazioni e ritardi per le comunità locali, che non è stato invece commesso sul fronte della viabilità e che andrebbe ripetuto anche per quanto riguarda altri settori, come il potenziamento delle infrastrutture culturali dalla Val Musone”. Gli operai della ditta Baldini, azienda penalizzata dall’inadeguatezza dei cavalcavia autostradali, presenti alla riunione, hanno ringraziato per gli investimenti in programma che risolveranno i loro problemi aziendali, con il ripristino di un acceso adeguato alle esigenze produttive: “Ci sembra un sogno”, hanno detto. Gli investimenti che riguardano il nuovo Inrca richiedono 4,3 milioni di euro, con opere di potenziamento delle infrastrutture esterne al polo ospedaliero. Altri interventi che verranno realizzati con i fondi Fsc prevedono una rotatoria tra la via della Sbrozzola (Osimo) e la Direttissima del Conero con adeguamento della viabilità esistente (1,3 milioni), la realizzazione di una nuova viabilità tra la Sbrozzola e la Strada provinciale 361 con nuova rotatoria e un’altra rotatoria tra la Provinciale 3 e via delle Querce (3,1 milioni – tra Campocavallo di Osimo e Castelfidardo). Altri 3 milioni saranno destinati ai due viadotti autostradali (il 164 e il 166) nel territorio del comune di Camerano, mentre 2,3 milioni verranno utilizzati per la Bretella a Squartabue (Recanati: 1 milione dalla Regione, 1,2 dalla Provincia con gli ex fondi Anas regionali, 270 mila euro dal Comune), per la rotatoria tra la Statale 16 e via Karl Marx e per quella tra la Statale 16 e la Provinciale 23 (tra Castelfidardo, Recanati e Loreto). È in previsione anche la bretella della zona industriale Barca con l’ex provinciale Manzoni a Loreto.

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