Giornata Inaugurativa all’Ospedale Mazzoni” di Ascoli 

 
 
Ascoli Piceno, 17 maggio 2018  – Inaugurazione del Nuovo Acceleratore Lineare per la Radioterapia e presentazione del Polo di Biologia Molecolare in Area Vasta, dell’Attività di Supporto alla Popolazione colpita dal SISMA, della Casa della Salute di tipo A ed del Programma Investimenti 2018/2019.
 
ACCELERATORE LINEARE PER LA RADIOTERAPIA
Nell’Ospedale di Ascoli è stata installata la nuova apparecchiatura per radioterapia, che da aprile scorso è entrata pienamente in funzione, sostituendo il vecchio Acceleratore del 2001. Si tratta di un apparecchio del valore superiore a due milioni di euro, in grado di attuare le tecniche più evolute e all’avanguardia. Il nuovo Acceleratore Lineare (Linac) dispone di una ampia scelta di fasci radioterapici di fotoni, che permettono la migliore ottimizzazione del piano di cura radioterapico personalizzato sulle esigenze del paziente. Il Varian TrueBeam a fasci esterni è dotata di tecnologie innovative e completamente digitalizzata, permette di effettuare in tempi rapidi e con elevato livello di sicurezza sia i radiotrattamenti di tipo conformazionale e sia le tecniche speciali con la modulazione del fascio fotonico. Queste metodiche permettono di erogare dosi più elevate al tumore risparmiando gli organi sani vicini, in particolare nel caso di tumori del distretto testa-collo, della prostata, di tumori cerebrali, ecc.
Tutta l’attività radioterapeutica sarà gestita da una nuova Rete Informatica che permetterà la registrazione automatica delle procedure radioterapiche sia di tipo dosimetrico che di tipo amministrativo.
NUOVO ACCELERATORE LINEARE
RADIOTERAPIA ASCOLI PICENO
A seguito del finanziamento regionale e dell’impegno della Direzione di AV l’Ospedale di Ascoli Piceno può inaugurare il nuovo Acceleratore Lineare per trattamenti radioterapici e una nuova Rete Informatica O.I.S. (Oncology Information System), per un impegno economico superiore a due milioni di euro.
A fine 2017 infatti è stata installata la nuova apparecchiatura, che da aprile scorso è entrata pienamente in funzione, sostituendo il vecchio Acceleratore del 2001. Si tratta di un apparecchio True Beam della Varian, il primo ad essere installato in tutta la regione Marche, in grado di attuare le tecniche più evolute e all’avanguardia.
Il Varian TrueBeam è una apparecchiatura per radioterapia con fasci esterni, dotata di tecnologie innovative e completamente digitalizzata, che permette di effettuare in tempi rapidi e con un elevato livello di sicurezza sia i radiotrattamenti di tipo conformazionale e sia le tecniche speciali con la modulazione del fascio fotonico.
Infatti, il nuovo Acceleratore Lineare dispone di una ampia scelta di fasci radioterapici di fotoni, che permettono la migliore ottimizzazione del piano di cura radioterapico personalizzato sulle esigenze del paziente.
In aggiunta, la disponibilità di un ulteriore fascio di fotoni ad alto rateo di dose permette l’esecuzione in tempi brevi delle tecniche speciali con la modulazione del fascio.
Inoltre, l’Acceleratore Lineare è dotato di un sistema composto da una apparecchiatura radiologica a kilovoltaggio che può acquisire in “real time”, preliminarmente all’esecuzione della seduta di radioterapia, le immagini radiologiche planari o tomografiche sul paziente in modo da fornire elevati livelli di verifica geometrica sui volumi corporei irradiati.
Infine, tutta l’attività radioterapeutica è gestita da una nuova Rete Informatica che permette in modo automatico la registrazione delle attività radioterapiche sia di tipo dosimetrico e sia di tipo amministrativo.
Nel 2001 fu inaugurato il Centro di Radioterapia di Ascoli Piceno, il parco tecnologico era costituito da un solo Acceleratore Lineare (LINAC), un Simulatore tradizionale e un sistema per piani di cura (TPS). Nel 2005 il Centro fu dotato di un secondo Linac.
L’attività della Radioterapia comprende visite specialistiche di Radioterapia Oncologica pre e post-terapia radiante, trattamento delle patologie neoplastiche con fotoni ed elettroni, consulenze specialistiche per patologia oncologica rara e metastasi.
La Radioterapia esegue trattamenti a carattere neo-adiuvante e/o adiuvante, terapie integrate e/o concomitanti, collaborando con il Dipartimento Chirurgico (Chirurgia Generale, Urologia, Otorinolaringoiatria, Neurochirurgia), con le UU.OO.CC. di Oncologia, Pneumologia e Ginecologia, sia dell’AV5, che di altri Presidi Ospedalieri regionali ed extraregionali.
Dal 2008 viene inoltre eseguita la Total Body Irradiation per i pazienti candidati al trapianto di midollo osseo per patologie ematologiche, provenienti dalla U.O.C. di Ematologia del P.O. Mazzoni.
Dal 2001 ad oggi sono stati trattati 8.037 pazienti.
Nell’ultimo decennio la Radioterapia ha presentato innovazioni e sviluppi tecnologici talmente rapidi da richiedere un approfondimento e ampliamento delle competenze degli operatori. Dalle terapie conformazionali, introdotte negli anni ’90, si è passati ad utilizzare tecniche di trattamento con fascio modulato.
Queste tecniche permettono di erogare dosi più elevate al tumore risparmiando gli organi sani vicini, in particolare nel caso di tumori del distretto testa-collo, della prostata, di tumori cerebrali, ecc.
Per la Radioterapia dell’AV5 sono previsti ulteriori investimenti: sarà cambiato il sistema per piani di cura (TPS) che permetterà di effettuare i trattamenti con tecniche speciali, sarà sostituito il simulatore tradizionale con un TC-simulatore e inoltre, entro la fine dell’anno 2019, verrà sostituito anche il secondo Acceleratore Lineare.
Il rinnovo del parco tecnologico ha portato conseguentemente all’incremento del personale di Dirigenza e del Comparto, con l’assunzione un Medico e tre TSRM; è stato inoltre nominato un responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale.
L’equipe è affiancata e collabora strettamente con l’U.O.C. di Fisica Sanitaria, costituita da un Direttore, due Fisici e due Tecnici, per la preparazione dei piani di cura che vengono tutti espletati con ricostruzione 3D.
di Carlo Marinucci – Direttore Dipartimento dei Servizi ASUR AV5
 

POLO DI BIOLOGIA MOLECOLARE
Il Polo di Biologia Molecolare dell’ASUR AV5 nasce con l’obiettivo di riunire in un unico laboratorio apparecchiature e competenze di tre diverse U.O.C. che da diversi anni offrono un servizio di diagnostica molecolare: L’U.O.C. di Ematologia (diretta dal Dr Piero Galieni) che esegue analisi molecolari per le diverse emolinfopatie per tutti i pazienti oncoematologici della AV5 e di altre Aziende Ospedaliere regionali ed è centro di riferimento nazionale per le indagini di biologia molecolare per i pazienti affetti da Leucemia Acuta Mieloide. L’U.O.C. di Medicina Trasfusionale (diretta dal Dott. Antonio Canzian) che svolge indagini per la diagnosi virologica, delle patologie HLA correlate (es. celiachia, artrite reumatoide, ecc) e del rischio trombotico. Infine, l’U.O.C. di Patologia Clinica (diretta dal Dott. Antonio Fortunato), incaricata di consolidare “nel polo” tutte le suddette attività diagnostiche, che si interessa della diagnosi molecolare di diverse malattie genetiche per pazienti della AV5 e per altre aziende ospedaliere regionali e di altre regioni, soprattutto in ambito neurologico in stretta collaborazione con l’U.O. di Neurologia AV5 diretta dal Dott. Michele Ragno. Il Polo di Biologia Molecolare si pone l’obbiettivo di consolidare e implementare l’attività di diagnostica e di ricerca, grazie anche all’acquisizione di una dotazione strumentale ad uso diagnostico attualmente unica nella Regione Marche per completezza.
 
POLO DI BIOLOGIA MOLECOLARE
Il polo di Biologia Molecolare dell’ASUR AV5 nasce con l’obiettivo di riunire in un unico laboratorio apparecchiature e competenze di tre diverse U.O.C.: Ematologia, Medicina Trasfusionale e Patologia Clinica (laboratorio Analisi). Da diversi anni le suddette U.O.C. hanno acquisito capacità e competenze tecniche in diversi ambiti della Biologia Molecolare.
L’U.O.C. di Ematologia diretta dal Dott. Piero Galieni offre un servizio di diagnostica molecolare per tutti i pazienti oncoematologici della av5 e per altre aziende ospedaliere regionali ed è centro di riferimento nazionale per le indagini di biologia molecolare per i pazienti affetti da Leucemia Acuta Mieloide. In particolare, a seconda dei casi, le finalità dell’analisi molecolare possono essere: la diagnosi, lo studio della Malattia Minima Residua (MMR), utile per la prognosi e per prevedere una ricaduta di malattia, fornire indicazioni circa la prognosi (maggiore o minore aggressività del tumore) oppure indicare l’eventuale sensibilità o resistenza a terapie a bersaglio molecolare.
Leucemia Mieloide Cronica (BCR/ABL)
Leucemia Acuta Mieloide (PML/RARA-AML1/ETO-CBFB-MYH11)
Sindromi Mieloproliferative Croniche Ph negative (JAK2)
Linfoma Follicolare (BCL2/IGH)
Leucemia Acuta Linfoide T e Linfoma non Hodgkin di derivazione dai linfociti T-periferici (TCR)
Leucemia Linfatica Cronica (IGVH)
Trombocitemia Essenziale e Mielofibrosi Idiopatica (CALR e MPL)
Policitemia Vera (JAK2)
Leucemia Mieloide Acuta (IDH1-IDH2-TET2-DNMT3A-ASXL1-WT1-TP53-NPM1-JAK2 RUNX1-NRAS-KRAS-KIT-BRAF-PTPN11-CBL-CEBPA)
Leucemia Linfatica Cronica (P53-NOTCH1-BIRC3-SF3B1)
Mieloma (BRAF-NRAS-KRAS-TP53)
Mielodisplasia (TET2-ASXL-TP53-SF3B1- DNMT3A-SFRS2-IDH2-RUNX1)
L’U.O.C. di Medicina Trasfusionale diretta dal Dott. Antonio Canzian ha una consolidata esperienza in Immunogenetica, studio di varianti genetiche e virologia
Diagnosi delle patologie HLA correlate: celiachia, diabete di tipo I, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, uveite, intolleranza Abacavir, narcolessia, psoriasi etc.
Varianti genetiche di rischio trombotico (mutazione dei geni del Fattore V, Fattore II e MTHFR, AGT, ACE; APO E, APOB, Fattore XIII, PAI-1, HPA, Beta Fibrinogeno)
Varianti genetiche responsabili dell’Emocromatosi una malattia genetica caratterizzata da sovraccarico di ferro
Virologia quantitativa (HIV, HCV, HBV e CMV)
Virologia qualitativa (HCV genotipo e HPV screening)
Infine l’U.O.C. di Patologia Clinica (Laboratorio Analisi) diretta dal Dott. Antonio Fortunato, incaricata di consolidare “nel polo” tutte le suddette attività diagnostiche, svolge attività di diagnosi molecolare per malattie genetiche su pazienti della AV5 e per altre aziende ospedaliere regionali e di altre regioni, soprattutto in ambito neurologico in stretta collaborazione con l’U.O.C. di Neurologia AV5 diretta dal Dott. Michele Ragno.
CADASIL – una malattia cerebrovascolare ereditaria, caratterizzata dalla comparsa di ictus ischemici sottocorticali ricorrenti e disfunzione cognitiva dovuta a mutazioni nel gene NOTCH3
CARASIL – una forma recessiva di vasculopatia cerebrale dovuta a mutazioni nel gene HTRA1
MODY2 e MODY3 – due forme di diabete mellito ad esordio giovanile dovute rispettivamente a mutazioni nei geni GCK (glucokinase) e HNF1A (hepatocyte nuclear factor-1 alpha)
FABRY – una malattia multisistemica provocata dalla carenza di un enzima lisosomiale dovuta a mutazioni nel gene GLA
PARKINSON di tipo 8 (PARK8) – una forma monogenica sostanzialmente indistinguibile dalla Malattia di Parkinson idiopatica dovuta a mutazioni nel gene LRRK2.
AATD – una condizione genetica caratterizzata da ridotti livelli di Alfa-1-antitripsina dovuta a mutazioni nel gene SERPINA1
BRUGADA – una patologia cardiaca con disturbi dell’attività elettrica del cuore dovuta a mutazioni nel gene SCN5A (canale del sodio)
Di particolare interesse sono state le diagnosi condotte su pazienti con sospetta CADASIL. In questi anni sono stati eseguiti più di 900 test genetici su pazienti con sospetta CADASIL valutati presso l’U.O. di Neurologia AV5 e provenienti anche da altre regioni (Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania). Sono state identificate 21 diverse mutazioni in più di 200 soggetti appartenenti ad un centinaio di famiglie. I risultati delle analisi hanno anche evidenziato la presenza di due mutazioni (G528C e R1006C) particolarmente frequenti nel territorio di Ascoli Piceno.
Il nuovo polo di Biologia Molecolare si pone l’obbiettivo di consolidare e implementare l’attività di diagnostica e di ricerca, grazie anche all’acquisizione di una dotazione strumentale ad uso diagnostico, attualmente unica nella Regione Marche per completezza. Per questo scopo sono stati predisposti due nuovi locali nei quali sono stati installati i seguenti nuovi apparecchi che andranno a completare la strumentazione di base già disponibile.
Un sequenziatore di DNA “SeqStudio” altamente automatizzato della “Thermo Fisher Scientific” (il quinto installato il Italia) per analisi di sequenza, analisi di frammenti e delezioni/duplicazioni (MLPA) che si affiancherà ad altri due sequenziatori già in uso da diversi anni in AV5 (un sequenziatore 3130 in uso al laboratorio analisi e un sequenziatore di seconda generazione – Next Generation Sequencing – in uso all’Ematologia).
Strumento “cobas 6800” di ultima generazione della “Roche Diagnostics” (il primo ad uso diagnostico nella regione Marche) completamente automatizzato che va dal trattamento dei campioni all’interpretazione dei risultati completo di unità di refrigerazione integrata per la conservazione dei reagenti. Consente di eseguire test degli acidi nucleici di Virologia Quantitativa (HIV, HCV, HBV, CMV etc) con un rendimento fino a 384 analisi in un turno di 8 ore.
Strumento “InGenius” della “ELITech Group” (il secondo installato nella regione Marche) altamente automatizzato e flessibile, fino a 12 diverse tipologie di test in contemporanea. Consente di eseguire una miriade di test di biologia molecolare (HPV screening, Chlamydia trachomatis, varianti genetiche di rischio trombotico etc).
Sistema molecolare “VERSANT kPCR” semi automatico composto da un modulo estrattore/preparatore di DNA/RNA e un modulo di amplificazione e rivelazione della “Siemens” capace di processare fino a 96 campioni in contemporanea. Consente di eseguire molteplici test di biologia molecolare (per la diagnosi di patogeni infettivi, genotipizzazione HPV e HCV, per l’oncoematologia, la genetica etc).
Strumento “Luminex” della Immucor per la diagnosi delle patologie HLA correlate.
di Antonio Fortunato – Direttore U.O.C. Patologia Clinica ASUR AV5
 
 
PRESENTAZIONE ATTIVITA’ SISMA
L’Area Vasta 5 ha costituito, nell’immediato post sisma del 24 agosto 2016 un Coordinamento Psicologico-Psichiatrico-Sociale sulle popolazioni colpite e sugli operatori coinvolti. Nell’ambito dell’opera costante e capillare, portata avanti dal Coordinamento, si è integrato il lavoro dell’Equipe Sisma, costituita in data 16/03/2017, secondo quanto disposto dalla Regione Marche. L’attività dell’Equipe Sisma, avviata nel marzo 2017, ha coperto un lasso temporale caratterizzato dal post emergenza e dalla nuova fase del reinsediamento nei luoghi di origine, rispondendo ad esigenze differenti e plasmandosi sulla base di un contesto fluido e dei cambiamenti che gradualmente hanno interessato la popolazione. La risposta fornita dall’Equipe ha riguardato la parte clinica, sociale e comunitaria, focalizzandosi sulla valutazione della domanda clinica con prese in carico settimanali di tipo psicologico, psichiatrico e sociale; sugli interventi di comunità negli hotel della costa e nei luoghi del reinsediamento della popolazione, e strutturando un lavoro di rete e di raccordo costante con tutti gli attori territoriali coinvolti. A partire da settembre 2017, è stato attuato un programma specifico per il sostegno psico-sociale alle popolazioni terremotate nella fase di reinsediamento nei propri territori di origine. A tal fine gli operatori hanno ritenuto necessario assicurare la propria presenza in loco, collaborando con gli tutti i referenti sanitari e con gli enti territoriali secondo il modello di presa in carico integrata. In questa ottica sono state istituite due strutture ambulatoriali deputate ai servizi socio-sanitari, nei comuni terremotati di Acquasanta Terme e di Arquata del Tronto.
 
 
Casa della salute tipo A di Ascoli Piceno
Nel giugno 2015, in attuazione della DGR 1013/2014, fu prevista l’attivazione di una Casa della salute di tipo A nel Comune di Ascoli Piceno (Accordo dell’Area Vasta 5 con i Sindacati confederali di cui alla DGR 149/14) secondo l’indicazione regionale di attivare una nuova casa della salute in ciascun capoluogo di Provincia.
Le finalità di strutture di questo tipo sono quelle di ottenere
integrazione di più figure professionali diverse tra loro, per ambito di intervento, per competenze e per modalità operative, come MMG, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, specialisti, infermieri, fisioterapisti,
attivazione di protocolli diagnostico-terapeutici con gli specialisti ed altre forme di interazione organizzativo – gestionale con le strutture di assistenza specialistica di secondo livello; inoltre messa in rete di tutti gli operatori, anche attraverso un adeguato sistema informatico,
miglioramento delle relazioni tra professionisti, grazie a diretta e reciproca conoscenza, stesura di linee guida condivise su patologie croniche ad alta prevalenza quali bronco pneumopatie croniche, vertigini, patologia degenerativa osteoarticolare, diabete e scompenso cardiaco
miglioramento dell’assetto organizzativo territoriale
miglioramento dell’accessibilità per i cittadini alla complessa rete dei Servizi territoriali.
Si sta realizzando una rete di servizi integrati, rivolta in particolare alla popolazione anziana, con il medico di medicina generale, lo specialista, ambulatoriale ed ospedaliero, l’assistenza domiciliare integrata ADI e le Strutture residenziali, come momenti dello stesso percorso assistenziale, al fine di ottenere migliori risultati clinici, con miglior impiego di risorse umane ed economiche. La riorganizzazione strutturale e funzionale dell’assistenza sociosanitaria nel territorio si concretizza infatti attraverso le seguenti fasi:
integrazione delle diverse figure professionali
interazione organizzativo – gestionale con le strutture di assistenza di secondo livello in modo da ottimizzare l’utilizzo coordinato delle risorse, siano esse strutture edilizie, dotazioni strumentali o personale sanitario e amministrativo, evitando doppioni inutili e ridondanze pericolose, oltre che costose;
messa in rete di tutti gli operatori attraverso un sistema informativo solido, strutturato ed ubiquitario finalizzato allo scambio non solo di dati per rilevare e controllare indicatori di spesa ma anche e soprattutto di informazioni atte a migliorare il livello qualitativo di tutta la catena dell’assistenza territoriale fino ad arrivare al fascicolo sanitario individuale, un contenitore di dati, uno per ogni cittadino, che si sviluppa nel tempo e che contiene tutta la sua storia sanitaria. Tale storia evolve e si accresce con la registrazione: da parte del medico curante, di informazioni relative all’assistenza primaria da lui stesso gestita; da parte dei sanitari operanti in ambito ospedaliero, di referti specialistici, di esiti di esami di laboratorio o strumentali, di lettere di dimissione; da parte del personale operante sul territorio delle attività assistenziali erogate dai diversi servizi distrettuali.
Nell’Ambito territoriale di scelta di Ascoli Piceno, Folignano e Maltignano (con 61.049 residenti) lavorano n.49 MMG dei quali n. 38 sono medici che fanno parte di 10 associazioni (n.4 Gruppi, n.2 Reti e n.4 Associazioni) mentre n.11 MMG operano singolarmente.
Per individuare la sede della struttura dove attivare la Casa della Salute di Ascoli si è partiti dall’analisi della dislocazione dei 65 ambulatori medici gestiti dai 49 MMG, analisi da cui è risultata la presenza di un solo ambulatorio di medicina generale nel popoloso quartiere di Monticelli. Si è pertanto deciso di attivarla nella sede del Distretto, insieme al Poliambulatorio.
Nel 2015 nella sede del Distretto si è realizzato il Punto Unico di Accesso.
Nel 2016 si è redatto un progetto di riorganizzazione dei Poliambulatori di Ascoli Piceno, Offida e Comunanza che ha comportato l’acquisto di nuove attrezzature sanitarie, il trasferimento di alcune di quelle esistenti ed una completa riorganizzazione degli ambulatori, ottenuta grazie alla collaborazione del personale infermieristico e degli specialisti ambulatoriali. Nel Poliambulatorio di Ascoli Piceno sono attive oltre 400 ore a settimana di specialistica di 11 diverse discipline. A luglio 2016 si è attivata una sede di Continuità Assistenziale con un medico in turno tutte le notti e di giorno nei giorni festivi e prefestivi.
A tutti i MMG è stata proposta, a novembre 2017, la partecipazione alla casa della salute di Monticelli, mediante l’attivazione di una seduta/settimana di ambulatorio aggiuntiva rispetto alle 5 garantite nella sede principale, per consentire ai loro assistiti di poterli raggiungere facilmente senza doverli raggiungere negli ambulatori presenti in particolare nel centro storico della città.
Giornata Inaugurativa all’Ospedale Mazzoni” di Ascoli 
di Giovanna Picciotti – Direttore Distretto Sanitario di Ascoli Piceno ASUR AV5
 
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