Sisma: 11 nuove realtà con il bando “Centro Italia Reload rigenerare comunità”

 
Sei startup e 5 cooperative di comunità della provincia di Ascoli Piceno, di Fermo e Macerata
La premiazione dei vincitori durante la direzione regionale di Legacoop Marche
 
Ancona, 8 maggio 2018 – Sono 11 le nuove cooperative, di cui 6 startup e 5 di comunità, create nei territori marchigiani colpiti dal terremoto del 2016 grazie al bando “Centro Italia Reload rigenerare comunità”, promosso da Legacoop per sostenere progetti cooperativi per turismo, cultura, eccellenze agroalimentari e servizi. La premiazione dei soggetti vincitori, sei della provincia di Ascoli Piceno, due di Fermo e tre di Macerata, che vede protagonisti 90 soci delle nuove realtà imprenditoriali, si è svolta oggi durante la direzione regionale di Legacoop Marche.
Il bando, che si è chiuso a fine dicembre per le nuove coop e a gennaio per le cooperative di comunità, ha interessato i 140 Comuni inseriti nel cratere sismico dell’Italia centrale. È stato finanziato con 235 mila euro di risorse donate alle risorse donate dalle cooperative e dai soci che hanno scelto di partecipare alla campagna di solidarietà. Nelle tre regioni sono stati presentati 24 progetti, 15 nelle Marche. Ne sono stati finanziati 16 di cui 11 sono le nuove cooperative che si stanno costituendo nel territorio marchigiano a cui vengono destinati 165.500 euro, fra i 5 e i 10 mila euro per ogni startup e 22.700 euro per ognuna delle coop di comunità, oltre ad un affiancamento e ad un percorso di formazione per la creazione d’impresa.
“Come cooperatori abbiamo subito creduto che fosse necessario mettere la nostra esperienza e competenza, nella più piena solidarietà, nell’essere a fianco dei territori colpiti dal terremoto – ha detto il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo –, naturale è stato pensare far nascere altre cooperative. Una sfida per cercare di favorire in questi luoghi la rinascita delle comunità, per promuovere una rete economica e solidale nella ricostruzione con la creazione di lavoro, di occupazione anche attraverso uno strumento di partecipazione condivisa come la cooperativa di comunità”.
“Siamo soddisfatti perché – ha detto il direttore di Legacoop, Giancarlo Ferrari -, grazie alla solidarietà di tanti cooperatori, con questo bando abbiamo potuto sostenere nuove imprese che non se ne andranno da questi territori, non delocalizzeranno, scommetteranno sulle persone costituendo così per le comunità un’opportunità capace di durare nel tempo”.
 
Sei startup cooperative per creare lavoro e sviluppo
Agriarquata è una coop agricola nata per valorizzare la produzione di vini di qualità a partire dal vitigno Pecorino, che ha come culla proprio il territorio di Arquata del TrontoCharme Italia è una cooperativa di Ascoli Piceno che si occupa di progettazione e realizzazione di eventi in ambito turistico culturale. Agriabilita è un progetto per la nascita di una cooperativa sociale di tipo B agricola ad Ascoli Piceno per le produzioni agricole biologiche con l’inserimento lavorativo di giovani autistici. The Sign, ad Offida, si occuperà di progettazione edilizia e servizi di progettazione anche innovativi utilizzando le tecnologie informatiche. Con una piattaforma informatica, Rural Life di Amandola si occuperà di vendita, commercializzazione e marketing per i produttori agricoli e agroalimentari. Gie Impianti di San Severino Marche, vuole sostenere la trasformazione digitale, a partire dallo stabilimento di Matelica della Antonio Merloni, danneggiata dal sisma.
Cinque cooperative di comunità per far rinascere le Marche ferite
La cooperativa di comunità del Ceresa, a Roccafluvione (Ascoli Piceno) seguirà la manutenzione dei boschi, riattivazione dei vecchi castagneti, valorizzazione del Marrone del Ceresa, reintroduzione della canapa, creazione della filiera bio del lampone, manutenzione dei sentieri e creazione di una struttura ricettiva multifunzionale. A Comunanza nasce, fra le azioni promosse da Slow Food, la cooperativa di comunità dei Sibillini, con lo scopo di valorizzare il lago di Gerosa, considerato come la porta d’ingresso dei Sibillini, con attività turistiche e sportive. A Montefalcone Appennino (Fermo), la coop di comunità Cammini Farfensi, partendo dall’esperienza sviluppata da nove insegnanti con 95 alunni, realizzerà un laboratorio multisensoriale caratterizzando ognuno dei sei Comuni dell’area dei Sibillini con una fragranza, per un progetto di marketing innovativo per valorizzare patrimonio artistico e naturalistico, e costruirà un atelier di arti e mestieri, per mantenere vive e rendere attrattive le radici del territorio. A Camerino, il progetto Cam-On punterà su eventi culturali, aggregazione giovanile e catalogazione digitale del patrimonio culturale attraverso uno stretto legame con l’Università di Camerino. A Camporotondo (Macerata), la coop di comunità Terre del Fiastrone promuoverà la valorizzazione del marchio collettivo Fiastrone Natura e delle risorse agricole del territorio.
 
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