dalla Regione Marche
2018-06-07
LA RETE ECOMUSEALE DEI SIBILLINI SI PRESENTA
Sedici comuni della zona del cratere in stretta connessione per dar vita a progetti integrati
Un vino “ meditativo” gustato in un convento francescano del 1200 o percorrere i luoghi delle fate e delle dee, la Sibilla, Cibele, Iside e Cupra. Sono due esempi delle accattivanti proposte della neonata Rete Ecomuseale dei Sibillini di cui questa mattina sono state presentati in Regione finalità e obiettivi. Comprende 16 comuni e due Unioni montane nelle province di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo, cioè gran parte dei territori colpiti dal sisma del 2016. Più in particolare sono Arquata, Montemonaco, Venarotta, Palmiano, Montedinove, Rotella, Cupramarittima, Unione montana del Tronto in provincia di Ascoli Piceno; Treia, Unione dei Monti Azzurri, Sefro, Serravalle di Chienti, Bolognola, Fiastra , Valfornace, Visso e Montecavallo in provincia di Macerata; Servigliano e Falerone in provincia di Fermo.
“ E’ già un bellissima cosa e innovativa vedere i Comuni che si mettono insieme per valorizzare i propri territori in un’ottica di sistema- ha detto l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – e la Regione Marche non può che salutare con soddisfazione questo progetto di rete culturale-museale così qualitativamente identificabile. In primo luogo perché è un ulteriore messaggio concreto di promozione e opportunità di rinascita delle aree interne colpite, poi rientra perfettamente nell’idea di sistema integrato di valorizzazione dei territori che stiamo portando avanti da tempo e infine perché tra i suoi obiettivi principali si prefigge con determinazione di creare occupazione che resta una delle nostre priorità nell’ambito turistico-culturale.”
“L’idea alla base della creazione della rete ecomuseale – come ha spiegato l’ideatore Stefano Treggiari – è di creare un progetto multitasking, un’esperienza per una forte identità territoriale che parte proprio dalle persone che abitano quei territori e le coinvolge motivandole ad essere parte attiva. Un laboratorio in grado di generare progetti dedicati, che fin dalla loro ideazione mettano in connessione idee e luoghi per la creazione di eventi, incontri dal vivo e approfondimenti, ma anche a momenti di animazione, formazione e raccolta della memoria storica e delle tradizioni. Il tutto per affiancarsi principalmente alla promozione turistica, culturale, sportiva e artigianale, attraverso la diffusione dell’informazione dei saperi dei luoghi delle aree interne e dei comuni del cratere.” Di creazione di “una Rete attiva” ha parlato anche il vicesindaco di Serravalle, Isabella Piermarini: “ che dia servizi nel settore cultura e turismo, attraverso l’inclusione e la formazione degli attori locali, ideando nuove prospettive e tematismi da sviluppare e valorizzare, mettendo in sinergia le PA e gli enti locali, ma anche le piccole e medie imprese e le associazioni specifiche. Per l’ambito della comunicazione ed editoria è intervenuta anche Raffaella Scortechini – Edizioni Why Marche che seguirà la valorizzazione dei progetti della Rete Ecomuseale sotto il profilo della comunicazione promozionale. Con “ecomuseo” si indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. Diversamente da un normale museo, non è circondato da mura o limitato in altro modo, ma si propone come un’opportunità di scoprire e promuovere una zona di particolare interesse per mezzo di percorsi predisposti, di attività didattiche e di ricerca . Esempi concreti di percorsi tematici che la Rete ecomuseale sta già avviando sono stati illustrati da Marco Corradi . A Montedinove si è costruito un percorso che mette in connessione un antico Convento francescano – una bomboniera del 1200, dove esisteva una spezieria-erboristeria e sarà ricreato un antico laboratorio alchemico- e una cantina vinicola del 1700 che produce vini “ medicati” e da meditazione secondo le antiche ricette . O ancora i culti femminili della Sibilla nella zona di Montemonaco, la dea Cupra a Cupramarittima, Cibele a Falerone e la dea Iside a Treia, l’antica Trea dove sono state ritrovate, a riprova del culto della dea egizia presente anche nelle Marche, due statuette risalenti al III sec A.C di età tolemaica e una bellissima testa di Serapide (Osiride) che testimonia la presenza di un tempio dedicato.
Whirpool, Ceriscioli incontra a Roma Castiglioni: “Rischio esuberi da scongiurare, un confronto per Comunanza”
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha incontrato nella sede della Regione Marche, a Roma, Davide Castiglioni, Amministratore delegato Italia e Vice Presidente Operazioni Industriali Whirlpool EMEA per approfondire il Piano Industriale dell’azienda per gli anni 2019-2021. “Il rischio esuberi – afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – prospettato nel piano industriale per gli anni 2019-2021 è assolutamente da scongiurare. È necessario un impegno immediato del Governo per garantire gli ammortizzatori sociali per il periodo 2019- 2020- 2021. Le risorse necessarie ci sono. Ora serve un impegno chiaro e urgente dell’esecutivo nazionale per evitare di mettere, ancora una volta, a dura prova i lavoratori e i cittadini di un territorio già gravemente colpito dal terremoto. Per le Marche e Comunanza la questione Whirlpool è da affrontare certamente come una crisi aziendale, ma in primis è una questione legata al sisma. La Regione non permetterà che questo territorio sia gravato anche da una crisi aziendale che risulterebbe pesantissima per la popolazione, nel momento in cui tutte le istituzioni stiamo lavorando per ricostruire la speranza e il futuro dei Sibillini. Per questo, la questione Whirlpool sarà uno dei dossier che consegnerò al premier Conte nel giorno in cui verrà nelle Marche. L’azienda, infatti, si trova nel cuore del territorio marchigiano colpito dal terremoto. Per Comunanza e gli altri paesi limitrofi, cento esuberi significano famiglie, persone che popolano un intero paese di quell’area. Un’area che si regge sul lavoro e sulle imprese. Non escludiamo inoltre di impegnarci sulla possibilità del reshoring, rispetto alla quota di lavasciuga da incasso che oggi l’azienda produce in Polonia e per le quali la Regione è disponibile ad aprire un confronto con l’azienda per riportarla a Comunanza”.
4 MILIONI DI EURO IN VOUCHER PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE GRATUITA
Corsi di formazione gratuita in base alle proprie attitudini e ai bisogni del mercato: a disposizione 4 milioni di euro del POR-FSE 2014-2020. Sono state approvate dalla giunta le linee guida per l’assegnazione di voucher finalizzati alla frequenza di azioni formative del Catalogo Regionale dell’offerta formativa a domanda individualeFORM.I.CA (Formazione Individuale a Catalogo) destinata a soggetti occupati, disoccupati ed inoccupati.
“L’intervento arricchisce e completa l’offerta formativa regionale – spiega l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi – dando a tutti i lavoratori maggiorenni residenti o occupati nel territorio regionale, la possibilità di una formazione professionale in grado di valorizzare le competenze e le predisposizioni in base ai fabbisogni dei settori produttivi del territorio e favorendo l’inserimento o il reinserimento lavorativo. Si tratta inoltre di una opportunità preziosa anche per i lavoratori occupati per acquisire nuove competenze in grado di rispondere alla necessità di innovazione delle imprese che vogliono essere competitive e garantire stabilità occupazionale”.
La domanda di voucher potrà essere presentata attraverso il programma informativo del SIFORM 2 (secondo le modalità dell’avviso pubblico che verrà emanato) sulla base di un piano formativo individuale predisposto in collaborazione con il Centro per l’impiego di riferimento qualora il voucher venga richiesto da un lavoratore inoccupato o disoccupato. Sarà sempre il Centro per l’impiego con modalità “just in time” a valutare la compatibilità della richiesta con le caratteristiche professionali del richiedente.
KUM! e Regione Marche contro la ludopatia
Al via un progetto dedicato al mondo sociosanitario sulla patologia del gioco d’azzardo
Quattro incontri formativi con crediti per le figure sanitarie
Dalla collaborazione tra la Regione Marche e KUM! Festival, ideato e diretto da Massimo Recalcati con il Comune di Ancona, è nato il progetto L’uomo senza inconscio e il gioco d’azzardo patologico, un percorso dedicato al mondo della sanità sulla questione della ludopatia nelle Marche. La Regione Marche, da alcuni anni, sta investendo risorse per prevenire e curare la patologia del gioco d’azzardo e con il “Festival della Cura” è stato realizzato un piano di formazione su questo tema.
Quattro incontri che il direttore scientifico Massimo Recalcati ha deciso di affidare a Nicolò Terminio, psicoterapeuta e dottore di ricerca, con i maggiori esperti: il sociologo Maurizio Fiasco, lo psicoterapeuta e criminologo Mauro Croce, la psicologa psicoterapeuta Daniela Capitanucci, lo psicologo e psicoterapeuta Leopoldo Grosso.
Verranno prese in esame le coordinate socio – economiche che caratterizzano il fenomeno, i nuovi volti del giocatore patologico, le sfide attuali e le strategie dei servizi di cura. Le riflessioni più aggiornate e i contributi di ricerca più recenti verranno condivisi e discussi con i partecipanti agli eventi formativi, partendo dalla convinzione che la strada migliore per contrastare il consumo dissipativo dell’azzardo patologico è quello di costruire una cultura clinica e sociale che scommette sulla generatività dei legami.
Tre tappe di avvicinamento alla seconda edizione del Festival che si terrà alla Mole Vanvitelliana dal 19 al 21 ottobre 2018 e che avrà il quarto incontro all’interno della programmazione della manifestazione. Questo progetto è accreditato ECM per tutte le figure sanitarie ed è limitato a massimo 100 iscritti che devono partecipare a tutte e tre le sessioni per ricevere 12 crediti formativi.
Il primo appuntamento sarà venerdì 8 giugno, alle 14, alla Mole di Ancona: Il gambling e la sua costruzione in Italia. Paradigma e algoritmi del «gioco d’azzardo industriale di massa», responsabilità istituzionali, sociali, professionali con Maurizio Fiasco.
Il 22 giugno ci sarà Dostoevskij e la slot-machine con Mauro Croce, mentre il 24 settembre sarà la volta di Daniela Capitanucci con Disturbo da gioco d’azzardo: una nuova sfida per i servizi. Ultimo incontro il 20 ottobre con Leopoldo Grosso: Il gioco e l’azzardo. Il fenomeno, la clinica, le possibilità di intervento.
Prenotazioni e informazioni su www.kumfestival.it.
Servizio Civile: idee a confronto attraverso l’esperienza D.A.I.!
DOMANI 8 giugno 2018, ore 9.00
Auditorium Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio, 28, 60121 Ancona AN, Italia
Il progetto, il cui titolo è l’acronimo di “Dialogo, Advocacy, Innovazione”, è un’iniziativa finanziata dall’azione
chiave 3 del programma Erasmus Plus e che vede come protagonisti la Regione Marche, l’associazione
pesarese Vicolocorto e la ONG di Bruxelles ARS for Progress of People. Questi tre attori hanno lanciato da
poco un’esperienza sperimentale di dialogo strutturato e cittadinanza attiva, con il coinvolgimento dei 550
volontari di “Non3Mo”, bando straordinario di Servizio Civile rivolto alle aree colpite dal terremoto.
Le tappe del progetto D.A.I.
La prima tappa del progetto si è svolta nel novembre 2017, quando l’intero gruppo dei volontari ha
partecipato a cinque giornate formative tra le Province di Macerata, Ancona, Ascoli e Fermo. Dopo una serie
di attività mirate a far riflettere sulle maggiori opportunità e criticità presenti a livello locale, i ragazzi hanno
elaborato delle proposte politiche che avrebbero voluto portare all’attenzione delle amministrazioni del
proprio territorio. Queste proposte sono state inserite all’interno della piattaforma DAI ed aperte al voto del
pubblico da dicembre a marzo 2018. Tenendo conto dei voti del pubblico e delle proposte ritenute maggiormente
realizzabili, il team DAI ha quindi operato una selezione delle idee, convocando un nuovo gruppo di 50 volontari per
una due giorni di approfondimento (16-17 aprile). In questa occasione sono stati creati 4 gruppi di lavoro sui temi
cultura, orientamento e riqualificazione dei spazi urbani. Grazie all’aiuto dei formatori e alla presenza di
rappresentanti del mondo della politica, della cultura e della formazione professionale, le 4 idee sono state
trasformate in proposte progettuali vere e proprie.
L’ultima fase di questo percorso domani alla Mole, prevede la presentazione delle 4 proposte progettuali
ad una platea composta da politici regionali e locali e di stakeholders del territorio. L’obiettivo finale
è quello di raggiungere un accordo informale in cui tutte le parti (giovani volontari da una parte, politici e
stakeholders dall’altra) dichiarino il proprio impegno a portare avanti la proposta.
Saranno presenti circa 200 giovani attualmente volontari in servizio civile.
Alle 9 i lavori si apriranno con il saluto del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
Programma
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