dalla Regione Marche

2018-06-27
OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA: SOPRALLUOGO PRESIDENTE CANTIERI PER TRASLOCO OSTETRICIA SALESI E VISITA AL  REPARTO DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli questa mattina ha effettuato un sopralluogo su alcuni cantieri degli Ospedali Riuniti di Ancona di Torrette accompagnato dal direttore generale Michele Caporossi. Sono infatti in corso numerosi  interventi che cambieranno il volto dell’ospedale regionale con un investimento della Regione di circa 12 milioni di euro.
Innanzitutto la sistemazione del 6° piano, per cui proprio in questi giorni è stato approvato il progetto tecnico definitivo di fattibilità tecnico economica, che ospiterà le attività l’Ostetricia, la Ginecologia, la Terapia intensiva neonatale e il Punto nascite del Salesi una volta lasciato il vecchio immobile di via Corridoni. Un altro cantiere importante è quello per la costruzione della struttura che ospiterà la risonanza magnetica e che sarà pronta entro fine ottobre. Infine il trasferimento in un’area al 4° piano finora adibita ad uffici, della Cardiologia ordinaria e Clinica con 31 posti letto per febbraio 2019.
Nel corso del suo giro, Ceriscioli ha colto l’occasione anche per visitare un fiore all’occhiello dell’azienda ospedaliera del capoluogo,  la Sod  (Struttura Organizzativa Dipartimentale) di Dietetica e Nutrizione clinica guidata dal dott. Albano Nicolai. Si tratta uno dei centri più all’avanguardia in Italia per la Nutrizione artificiale (NA) ospedaliera e domiciliare (NAD). I pazienti che usufruiscono della NAD,  circa 2500   nelle Marche, sono prevalentemente pazienti neurologici, oncologici, con malattie infiammatorie intestinali e intestino corto e per molti di loro la nutrizione artificiale è salvavita.  A questo proposito Nicolai ha ricordato le attività in corso per rendere omogeneo il servizio e la regolamentazione su tutto il territorio regionale, considerando anche il family learning per garantire una pianificazione delle cure domiciliari. Da anni inoltre a Torrette vige un  Protocollo Diagnostico Terapeutico assistenziale aziendale per il trattamento dell’obesità morbigena e la UOC di Dietetica funge da coordinatore del gruppo di lavoro per lo studio dei pazienti con obesità complicata e per la selezione dei candidati alla chirurgia bariatrica.  L’attività ambulatoriale è rivolta soprattutto a pazienti con obesità e dismetabolismi, disturbi del comportamento alimentare, celiachia, fibrosi cistica, malassorbimento intestinale e malnutrizione. Vengono svolte infine attività di ricerca in collaborazione con altre Unità operative complesse e con l’università Politecnica delle Marche, attività di tutoraggio, di docenza e attività formative come il corso nazionale in nutrizione clinica, alla XVII edizione e frequentato anche dai professionisti del Niguarda di Milano e della Cattolica di Roma.

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ULTIMATI I LAVORI AL VIADOTTO DI MOSCOSISABATO 30 GIUGNO L’INAUGURAZIONE

Sabato 30 giugno sarà ufficialmente inaugurato il viadotto che collega Moscosi a Castreccioni, sulla diga di Cingoli. Si tratta della prima grande opera realizzata nel post sisma, un lavoro imponente visto che il viadotto è lungo 440 metri e conta 14 campate, con 13 pile (di cui 11 in acqua alla quota di massimo invaso). I giorni scorsi sono stati completati i lavori di messa in sicurezza, che sono stati diretti e coordinati per gli aspetti della sicurezza dal Consorzio di bonifica delle Marche. Gli interventi di carattere strutturale hanno attuato il consolidamento delle spalle, delle pile e dell’impalcato del ponte. E’ stata fatta anche la sostituzione degli apparecchi d’appoggio con i nuovi isolatori sismici, così come il ripristino delle velette e la sostituzione della barriera a bordo ponte. L’importo finale dei lavori è di 3.100.000 euro, per un costo complessivo dell’opera di 4.600.000 euro circa (compresa Iva e spese tecniche) che rientrano nel programma d’intervento dell’Anas e della Protezione civile regionale per l’emergenza sisma 2016.
“È la prima grande opera post sisma di tutte le quattro egioni terremotate che si ripristina – afferma il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli – ponte riaperto parzialmente un anno dopo il terremoto e che oggi riapre nella sua completezza. Oggi si chiude un percorso concreto di un pezzo di ricostruzione che dà a tutti il messaggio positivo che impegnandosi e lavorando insieme, è possibile raggiungere l’obiettivo di restituire alla comunità quelle che sono le sue infrastrutture più importanti per dare speranza ai nostri cittadini per restituire loro una vita normale, consentendo di ripristinare la viabilità in un’area ferita dal terremoto. Un intervento possibile grazie ai fondi stanziati lo scorso anno dal governo. Un ringraziamento va all’Anas e al consorzio di bonifica che ha realizzato i lavori”.
“Sono state fasi lavorative molto delicate e complesse – spiega l’assessore alla protezione civile Angelo Sciapichetti – con il consolidamento delle pile in acqua attraverso l’utilizzo di un pontone e la realizzazione dei traversi degli impalcati con i ponteggi sui pulvini “calati” dall’alto con l’utilizzo del By-bridge. Molto “delicata e curata” anche la fase di sollevamento del ponte per la sostituzione degli isolatori sismici dopo il recente crollo del cavalcavia dell’autostrada sull’A14. Si è trattato di lavorazioni particolarmente specialistiche sia dal punto di vista strutturale sia della sicurezza, che ha richiesto una verifica continua durante la fase esecutiva”.

COMUNICATO GENERALE
NON A VOCE SOLA 2018
LUGLIO-SETTEMBRE 2018
L’ORDINE SIMBOLICO
Non a Voce Sola, rassegna di filosofia, letteratura, poesia, musica ed arti ritorna ad illuminare di luce eterea l’estate marchigiana ed adriatica tra luglio ed ottobre, con una nuova edizione per l’anno 2018 che vede coinvolti 15 comuni e 5 province, e oltre 25 ospiti illustri ad animare il tema che quest’anno è stato scelto per animare il dialogo fra i generi, cuore pulsante della rassegna, ovvero l’Ordine Simbolico.
I comuni che hanno voluto essere coinvolti in questa scoperta collettiva dell’Ordine Simbolico e nella sua declinazione femminile, sparsi tra le province di Macerata, Pesaro-Urbino, Ancona, Fermo, sono stati Macerata, Civitanova Marche, Mondolfo, Numana, Ancona, Porto Recanati, Giulianova, Loreto, Montecosaro, Treia, Matelica, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Tolentino e Fano. Non è mancato il sostegno intellettuale e il patrocinio ufficiale di enti illustri delle Marche, quali la Regione Marche, la Commissione Pari Opportunità Regionale, l’Università di Macerata, l’Università di Camerino, l’Università Politecnica delle Marche e l’ISTAO.
Altri partecipanti essenziali che hanno creduto fortemente nel progetto di Non a Voce Sola 2018 sono stati gli sponsor grandi e piccoli, Gissy Shoes, Sollini, MS Auto, ELSAMEC, Menghi, Tacchificio Valdichienti Plast, CoFace, EROS manifatture, Quota CS, Grafiche Zizzini, Simonelli Cinture, Roana, Nuova Simonelli, Macero Maceratese, DAMI, Rosis, SEAM, Fisiomed ed Edilcasa Caccamo. Protagonisti però saranno stavolta soprattutto 20 ospiti illustri, tra cui potremmo citare la storica e giurista Eva Cantarella, la scrittrice Lucia Tancredi, il filosofo Umberto Galimberti, l’autrice televisiva Serena Dandini, la pluripremiata romanziera Dacia Maraini, il professor Giulio Giorello, il filosofo e musicista Massimo Donà, l’attrice Lella Costa, la scrittrice e opinionista Barbara Alberti, il rocker Cristiano Godano, la giornalista e inviata di guerra Giuliana Sgrena, lo psicologo Paolo Crepet, la romanziera e politica Lidia Ravera, la regista cinematografica Mariantonia Avati, la scrittrice Cristina Battocletti, l’attrice Michela Andreozzi e la freelance Lucrezia Sarnari, chiamati a dire la loro e a dialogare con l’attento pubblico di Non a Voce Sola su un tema fortemente filosofico come l’Ordine Simbolico.
Con Ordine Simbolico, soprattutto inteso al femminile, potremmo indicare, assieme alla filosofa e teorica Luisa Muraro, quel complesso di idee di sé e di rapporti gerarchici fra esse che designano la donna all’interno della cultura di una società.
L’ordine simbolico, secondo la Muraro, ha forti ripercussioni sull’ordine sociale che poi si viene a creare nella comunità e che caratterizza spesso la subordinarietà e la “sterilità” della figura femminile nelle società di stampo patriarcale. Ciò avviene in quanto la simbologia identitaria del maschile annulla simbolicamente l’identità propria della donna, a partire da quella sessuale, che è semplicemente tradotta come non-maschile, un vuoto d’aria in una fessura inerme che deve essere riempita e dominata dal maschile per acquistare vita, senso e un’identità mediata. Ciò si traduce, secondo la Muraro, in un rapporto spezzato fra madre e figlia, ovvero alla figlia non viene insegnato ad essere figlia di una madre, ma solo di un padre, passando per un riproduttore neutro quale la donna; alla figlia non viene insegnato ad amare e a riconoscere la madre come figura generatrice, con una propria identità e con una propria dignità che le vengono dalle madri precedenti, dalla sua discendenza al femminile, ed è per questo che a livello di capacità di azione all’interno dell’ordine simbolico la figlia è sterile, e non sa di avere un’identità, di poter generare simboli diversi da quelli dell’uomo, e di poter trasmettere questa capacità nell’ordine simbolico a sua figlia: nasce semplicemente incapace di pensare e di essere. Questo si riversa direttamente nella lingua, in qui la maggioranza delle parole che simbolicamente indicano il femminile, sono solo variazioni di desinenze dal concetto base, che viene sempre designato al maschile.
Essere capaci di essere, e quindi di avere competenza all’interno dell’ordine simbolico di una cultura, vuol dire per le donne, ieri come oggi, avere consapevolezza di sé, della propria differenza dal maschile a livello simbolico e culturale, e, soprattutto, di poter tradurre questo nella vita sociale come rifiuto della dipendenza e subordinazione gerarchica dal maschile.
Miglior Vate della storica e giurista Eva Cantarella, coadiuvata dall’intervista di Lucia Tancredi, non si sarebbe potuto trovare per aprire degnamente la riflessione di Non a Voce Sola sull’Ordine Simbolico.
Eva Cantarella, che inaugurerà la rassegna a Macerata il 4 Luglio alle 18,15, presso Palazzo Buonaccorsi a Macerata, non è solo una Professoressa emerita di Diritto Antico dell’Università di Milano, Esperta di Storia Giuridica delle Donne nell’Antichità a livello internazionale tra le Università di Berkley, Heidelberg, Austin e New York, ma anche la prima studiosa ad essersi occupata in Italia della Storia delle Donne nell’Antichità come scienza autonoma.
Cercando proprio le origini a livello di ordine simbolico del delitto d’onore, che si approntava a combattere negli anni ‘70, Eva Cantarella ha intuito l’origine di tale delitto in una visione simbolica subordinata della donna nel mondo romano che si è perpetuata fino ad oggi nella cultura italiana, e ha cominciato a dedicare studi e saggi, poi divenuti celeberrimi, al tema, come L’Ambiguo Malanno, Passato Prossimo, L’Amore è un Dio, Dammi Mille Baci, La Vita delle Donne a Roma, e, infine il suo ultimo Come uccidere il padre, un libro dedicato non solo al desiderio e malattia cronica dei giovani romani che volevano arrivare all’indipendenza economica e giuridica, come la definiva Paul Veyne, ma soprattutto al desiderio della gioventù antica (e forse anche di quella moderna) di perpetrare un necessario omicidio simbolico, che vede il padre non più come figura dominante ed unica dell’ordine simbolico, ma come re spodestato che deve lasciare il campo a nuove generazioni di uomini e donne, madri e padri che creino un ordine nuovo basato su differenze e mediazioni tra pari.
La direttrice artistica della rassegna, Oriana Salvucci, ha illustrato i contenuti dell’edizione 2018 di Non a Voce Sola: “ La nona edizione di una rassegna itinerante e a cadenza annuale per scelta che è anche una sorta di viaggio, non viandanti ma per viaggiatrici desideranti. Il fil rouge scelto insieme a Lucia Tancredi, l’Ordine simbolico, è come sempre quasi più un sfida e una provocazione, più che una linea direttrice. La scelta nasce da diversi incontri con autori che hanno scritto di donne che si sono opposte o hanno cercato di sovvertire l’ordine simbolico maschile, a cominciare da Erri De Luca con la sua disobbediente Maria/Mariam, Calvino con Irina in Se una notte d’inverno un viaggiatore e poi Adriana Cavarero, Luisa Muraro ed altre.”
Calendario Non a Voce Sola
04.07.2018 Macerata Apertura
Palazzo Buonaccorsi ore 18.15
Eva Cantarella e Lucia Tancredi Come uccidere il padre
Io comincio dal principio perchè non so cominciare
da dove sono e questo perchè non sono da nessuna parte.
Luisa Muraro L’ordine simbolico della madre
07.07.2018 Civitanova Marche ( in collaborazione con RIVE mettere Logo)
Lido Cluana ore 19.30
Umberto Galimberti La parola ai giovani
Edipo disse : “Voglio farti una domanda. Perchè non ho riconosciuto mia madre?”
“Avevi dato la risposta sbagliata” disse la Sfinge. “Ma fu proprio la mia risposta a rendere possibile ogni cosa”. “No”. Disse lei. “Quando ti domandai cosa cammina con quattro gambe al mattino, con due a mezzogiorno e con tre alla sera, tu rispondesti l’uomo. Delle donne non facesti menzione.”
“Quando si dice uomo, si includono anche le donne. Questo la sanno tutti”. Disse Edipo
“Questo lo pensi tu”. disse la Sfinge
Muriel Rukeyser Mith
13.07.2018 Mondolfo
Giardini della Rocca ore 21.15
Serena Dandini Il catalogo delle donne valorose
Saranno sei settimane fa, Gertrude Stein mi dice:
– Non mi sembra che abbiate nessuna intenzione di
scrivere quell’autobiografia. Sapete che faccio?
La scriverò per voi.
Gertrude Stein Autobiografia di Alice Toklas
 
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