dall’UniCam

RICONOSCIMENTO PER UN GIOVANE RICERCATORE UNICAM
Camerino, 19 giugno 2018 – Ancora un importante riconoscimento per la ricerca UNICAM. Nei giorni scorsi infatti, il dott. Marco Giacopetti, giovane ricercatore della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie, ha ricevuto una speciale menzione per le sue ricerche condotte nell’ambito della modellistica numerica per lo studio del flusso delle acque sotterranee all’interno degli acquiferi carbonatici, nell’ambito del Premio
“Elio Botti – Come acqua saliente” per la Ricerca e la Comunicazione, un premio dedicato alla promozione di una cultura dell’acqua quale contributo alla valorizzazione e alla salvaguardia del patrimonio idrogeologico.
Gli studi del dott. Giacopetti, iniziati nel corso del proprio dottorato di ricerca all’interno del gruppo coordinato dai professori Gilberto Pambianchi e Marco Materazzi e tuttora in corso, si inseriscono fra l’altro in un più vasto programma di ricerche che coinvolgono anche altre istituzioni italiane e soprattutto straniere come l’Institute of Earth Sciences, della Geocenter University di Graz (Austria) e il Department of Geology and Geological Engineering, dell’Università di Zagabria (Croatia).
Le ricerche, in parte condotte anche nelle aree appenniniche dell’Italia centrale, risultano fra l’altro fortemente attuali, in quanto si collocano in un periodo storico in cui le problematiche connesse al reperimento, gestione e salvaguardia delle risorse idriche dal sovrasfruttamento e dai cambiamenti climatici sono motivo di crescente preoccupazione ed occupano posizione sempre più prioritaria nei programmi di sviluppo di territori e regioni.

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA: Gradienti ecologici e vegetazione
Camerino, 19 giugno 2018 – I prossimi 23 e 24 giugno si terrà all’Università di Camerino la conferenza internazionale sul tema Gradienti ecologici e vegetazione, con la partecipazione di Botanici ed Ecologi provenienti da Giappone, Cina, Corea, Indonesia, Brasile, USA e da diversi stati europei, compresa la Russia.
La relazione introduttiva sarà tenuta dal prof. Elgene O. Box dell’Università della Georgia, Athens (USA), che presenterà per la prima volta una carta ecologica a livello mondiale. Il prof. Box da molti anni trascorre a Camerino periodi di ricerca su clima e vegetazione in collaborazione con i ricercatori dell’area botanica di Camerino.
Fra i vari studiosi che parteciperanno alla conferenza internazionale, è atteso anche il prof. Dietrich Mueller-Dombois, professore emerito all’Università di Honolulu (Hawai) e specialista della classificazione della vegetazione di tutto il mondo in base alle forme biologiche delle piante.
Altri studiosi molto noti a livello mondiale sono la prof. Kazue Fujiwara (Yokohama) per avere ideato tecniche di impianto di alberi anche in zone ambientali ostili, tecniche che oggi vengono applicate con grande – oltre che in Giappone – anche in Africa, India e altri paesi del mondo.
Verranno esaminati e messi a confronto i gradienti ecologici di vari sistemi ecologici: Caucaso (George Nakhutsrishvili), Carpazi (Vasile Cristea), coste atlantiche francesi (Frederic Bioret), coste atlantiche portoghesi (Dalila Espirito Santo). Il Prof. Vasily Neshataev (Università di San Pietroburgo) parlerà dei gradienti ecologici della Penisola di Kamchatka.
I ricercatori italiani tratterranno differenti aspetti ecologici relativi ai vulcani europei (Emilia Poli, Università di Catania), monti della Sicilia (Francesco M. Raimondo, Università di Palermo), Appennino settentrionale (Paolo Pupillo, Università di Bologna), Appennino centrale (Bartolomeo Schirone e Gianluca Piovesan, Università della Tuscia, Viterbo).
I Botanici ed Ecologi di Camerino in questo periodo sono impegnati in ricerche sull’Appennino centrale, compreso la Riserva Naturale di Torricchio (pascoli e foreste), Promontorio del Gargano (foreste secondarie), vegetazione di acque interne (Montelago, San Rossore, torbiere del Trentino).
Oltre alla relazione introduttiva, il programma comprende 24 comunicazioni di autori diversi, tutte incentrate su temi di ecologia vegetale, e 10 posters. Si tratta di ricerche prevalentemente teoriche, che però costituiscono la premessa indispensabile per interventi di carattere applicativo per la gestione sostenibile delle risorse vegetali.
 
DALLA RICERCA AL MERCATO, VIA ALLA CAMPAGNA DI BIOVECBLOK
Il rivoluzionario insetticida naturale messo a punto dallo spin-off di Unicam cerca soci finanziatori tramite il portale www.nextequity.it
È partita su www.nextequity.it la campagna di raccolta capitali per Biovecblok, spin-off dell’Università di Camerino che ha inventato un rivoluzionario insetticida naturale e che ora punta dritto al mercato. La presentazione, ospitata questa mattina nella sede di Simonelli Group, a Belforte del Chienti (Mc), ha messo in luce le energie in campo in un territorio che non si ferma di fronte alle difficoltà del terremoto ma anzi rilancia, sostenendo i suoi migliori talenti. Gianluca Pesarini, presidente di Confindustria Macerata, ha parlato di una “filiera che ben rappresenta l’evoluzione che deve avere questo territorio”, mentre il rettore di Unicam, Claudio Pettinari, ha messo l’accento sull’importanza di investire sulla ricerca di base per trasformarla in ricerca applicata e in sviluppo. E lo strumento per far crescere questo progetto è anch’esso ad alto tasso di innovazione: Next Equity Crowdfunding Marche è la società di Civitanova che dopo aver lanciato con successo Synbiotec, altra realtà nata in seno ad Unicam, ha selezionato Biovecblok per la nuova campagna: “Biovecblok ha già ricevuto riconoscimenti internazionali e l’attenzione di multinazionali – ha detto Domenico Formica di Next Equity – ora ha bisogno di soci finanziatori per crescere”. Il supporto tecnico alle operazioni sarà garantito da Banca Macerata, rappresentata oggi dal responsabile Area Finanza Roberto Chientaroli. La validità del progetto è stata sottolineata anche dal padrone di casa, Nando Ottavi, presidente di Simonelli Group; era presente anche il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, che ha dato la sua disponibilità per ospitare attività di sperimentazione. Tra gli intervenuti anche Paolo Carlocchia, presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria Macerata, Vincenzo Tedesco, direttore generale di Unicam, Michela Centioni di Next Equity e il professor Guido Favia dell’ateneo camerte.
Il team di Biovecblok, rappresentato da Claudia Damiani e Aurelio Serrao, ha fornito i dettagli di questa tecnologia. Con oltre 10 anni di esperienza nel settore, i ricercatori hanno sviluppato dei composti naturali in grado di combattere con altissima efficacia insetti, come le zanzare, responsabili della trasmissione di malattie soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Si tratta di prodotti non tossici per l’uomo e per l’ambiente che potranno aiutare governi, comunità e singoli cittadini di tutto il mondo a proteggere la salute delle persone e ad assicurare una migliore qualità della vita attraverso processi sostenibili, ad impatto ambientale zero ed economicamente vantaggiosi.
Le malattie trasmesse da zanzare provocano ogni anno almeno un milione di morti nel mondo, affliggendo in particolar modo le popolazioni dei paesi in via di sviluppo. Per questo motivo tali insetti sono considerati i killer più pericolosi del pianeta. Il mercato mondiale associato al controllo delle zanzare vettrici è stimato ad oltre 35 miliardi di dollari. Oggi i principali strumenti di controllo utilizzati, gli insetticidi, oltre a risultare tossici per l’uomo, stanno diventando inefficaci a causa dell’insorgere di resistenze nell’insetto; da qui la forte esigenza di strumenti di controllo innovativi.
L’obiettivo di Biovecblok è la titolarità di brevetti che verranno concessi in licenza ad aziende di settore per la produzione industriale. I brevetti sono in fase di approvazione negli Usa; l’idea è di estenderli a Cina, Brasile, India e paesi dell’Africa Sub-Sahariana, puntando poi ad una protezione globale. Inoltre, è già in fase di allestimento a Muccia un Centro di ricerca unico nel suo genere, dove verrà ricreato l’ambiente naturale degli insetti per le attività di studio e sperimentazione.
Biovecblok ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il terzo posto al Global Social Venture Competition (World Final 2017), promosso dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley California e la menzione speciale al Premio Marzotto 2016; con il progetto Atlas figura tra i vincitori del concorso E-Capital 2016.
La campagna avviata da www.nextequity.it punta a raccogliere un massimo di 1 milione e 100mila euro (con equity distribuita pari al 25% e un investimento minimo di 2000 euro) e sarà attiva fino al 4 ottobre 2018. Ulteriori dettagli sono disponibili su www.nextequity.it.
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www.nextequity.it. È la piattaforma sviluppata da Next Equity Crowdfunding Marche srl, società autorizzata da Consob a svolgere attività di equity crowdfunding. Con sede a Civitanova Marche (Mc), Next Equity nasce dall’iniziativa di professionisti che da anni operano in materia finanziaria e societaria, con l’obiettivo di far incontrare il capitale con l’innovazione, favorendo la capitalizzazione e la crescita delle startup innovative e delle nuove idee imprenditoriali, creando in tal modo una sinergia virtuosa con il territorio ed il tessuto economico nel suo complesso.
L’equity crowdfunding. E’ una nuova forma di raccolta di capitali attraverso portali on line, autorizzati dalla Consob, che consente agli investitori di finanziare un progetto imprenditoriale di una start up innovativa o di una piccola/media impresa innovativa diventandone soci a tutti gli effetti. Questo strumento è stato introdotto in Italia nel 2012 grazie ad una normativa specifica e organica che pone il nostro Paese all’avanguardia in Europa.

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