I neopatentati dell’inclusione, “Nun me guardà” @ Teatro San Filippo Neri
di Anna Cecilia Poletti
San Benedetto del Tronto, mercoledì 30 maggio 2018 – “Letture animate” non è un laboratorio di teatro: del teatro ha gli strumenti ma gli obiettivi sono più complessi. Nasce 4 anni fa con l’intento di rendere accessibili a tutti, a vari livelli, contenuti letterari. La drammatizzazione coinvolge la sfera emotiva, rende concreto ciò che è astrazione e pertanto potenzia la comprensione, l’attenzione, la memorizzazione, ovvero la sfera cognitiva. Ma c’è di più: è gestione dell’emotività, autonomia nella socialità, possibilità di relazione per chi ha difficoltà importanti. È un piccolo, ancora imperfetto, laboratorio sociale: c’è chi ottiene argomenti più accessibili e c’è chi impara a modificare tempi, spazi, oggetti, contenuti in modo che questi siano fruibili da tutti in realizzazioni di pièce teatrali in cui ognuno possa avere un ruolo adeguato alle proprie capacità. Ed è per questo che “letture animate” è un laboratorio di inclusione. La novità di quest’anno è stato il coinvolgimento degli studenti nella realizzazione della sceneggiatura: con il supporto delle insegnanti di sostegno hanno realizzato l’adattamento del testo in pièce teatrale con battute ideate in base alle possibilità di ogni partecipante, con personaggi ideati per rendere il testo più accattivante e per trovare il ruolo giusto ad ognuno, senza tradire il messaggio del testo originale. ‘Nun me guardà’ è il libero adattamento di La Patente di Luigi Pirandello, testo scelto dagli studenti stessi per riflettere sul tema dei pregiudizi, delle nomee o etichette che spesso distruggono la sensibilità delle persone e non restituiscono mai il loro reale valore.
Il laboratorio, condotto in orario curricolare a classi aperte, ha visto il coinvolgimento di studenti volontari che si sono occupati di sceneggiatura, recitazione, scenografie, costumi e trucco. La realizzazione finale è stata presentata venerdì 25 maggio presso il cineteatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto che, per l’occasione ha definitivamente abbattuto le barriere architettoniche dotandosi di una pedana che rende accessibile anche il palcoscenico. Per gli studenti con bisogni educativi speciali (sia quelli che hanno partecipato allo spettacolo finale, sia quelli che hanno frequentato solo le prove perché non ancora a loro agio in contesti diversi) è stato un percorso importantissimo di socializzazione e di autonomia. Il ringraziamento di tutto il dipartimento di sostegno va ai colleghi curricolari che hanno reso possibile la frequenza agli studenti in orario curricolare e soprattutto agli alunni partecipanti: ragazzi straordinari che con il loro sorriso, la loro esuberanza, la loro autenticità, hanno reso entusiasmante l’esperienza.
Ph © Alessandro Barbizzi
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