I Sibillini come “Parco della Ricostruzione”
Visso, 04.06.2018 – Ripensare in modo più efficace e razionale i flussi turistici post sisma: se ne è parlato a Pieve Torina durante un incontro sulla Carta Europea del Turismo Sostenibile cui hanno partecipato diversi amministratori locali
Nei giorni scorsi si è tenuto a Pieve Torina, presso il nuovo polo scolastico, un incontro con i Sindaci del territorio, promosso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini sul tema Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), ossia sulle strategie post sisma di sviluppo del sistema turistico del Parco. Erano presenti oltre ai vertici dell’Ente alcuni amministratori comunali tra cui il Sindaco ospitante, Alessandro Gentilucci, il Sindaco di Montemonaco, Onorato Corbelli, il vicesindaco di Norcia, Luigi Altavilla, un rappresentante del Comune di Bolognola, Stefano Bertinat.
“Si tratta di incontri necessari ad acquisire informazioni e suggerimenti sul campo, dai diretti interessati” ha sottolineato Stefano Landi di SL&A, la società chiamata a gestire il rinnovo dell’adesione del Parco alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. “La riflessione che emerge” ha proseguito “ci porta a valutare l’esigenza non di un ritorno a dove eravamo prima del sisma, situazione che già palesava elementi di criticità, ma piuttosto di una nuova ripartenza, magari su linee che tengano maggiormente conto di quanto sta accadendo nel panorama turistico nazionale e internazionale”. La sfida è quella di trasformare un danno in una opportunità facendo leva su alcune peculiarità che già qualificano il territorio del Parco: ad esempio la consapevolezza del valore del Parco da parte dei fruitori, ossia il fatto di trovarsi in un’area “speciale” dal punto di vista paesaggistico ed ambientale e, per questo, scelta come meta di vacanza; ma anche la straordinaria qualità delle produzioni locali, altro elemento di forza sul piano della attrattività turistica.
“Dobbiamo lanciare l’idea che i Sibillini siano il parco della ricostruzione”, a parlare stavolta è il direttore Carlo Bifulco secondo cui “si potrebbe pensare ad un laboratorio aperto dove sperimentare nuove direzioni a cominciare da una riorganizzazione del turismo esperienziale che possa prevedere una programmazione più efficace e razionale dei flussi”.
Dagli amministratori locali si è levata una comune esigenza di sviluppare strategie integrate di promozione e rilancio del territorio: di certo lavorando sull’incremento della ricettività ma anche sulla destagionalizzazione nonché sul bisogno di sostenere il lavoro di chi vuol rimanere. “Tutte idee su cui stiamo lavorando e che affineremo insieme agli stakeholders nelle prossime settimane” ha concluso il presidente del Parco, Oliviero Olivieri, annunciando la prosecuzione degli incontri sulla CETS nel mese di giugno, sia in comuni del Parco del versante umbro che di quello marchigiano.
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