Infortuni sul lavoro in aumento

INFORTUNI: +9,2% CASI MORTALI DATI PRIMO QUADRIMESTRE 2018 – DATI NAZIONALI E DELLA REGIONE MARCHE

Ascoli Piceno, 2018-06-20 – Gli infortuni di questi giorni, dove un lavoratore, a causa di un grave trauma, è stato ricoverato in Ancona e la morte di un operaio, hanno indotto questo Dipartimento Sicurezza sul Lavoro di CGIL CISL UIL di ASCOLI PICENO G. Collina, S. Ionni, G. Bianchini) ad analizzare alcuni dati dell’INAIL relativi al quadrimestre 2018.
Sono stati denunciati 286 morti sul lavoro 24 in più rispetto all’anno precedente.
Quelli in itinere, sono aumentati di 28 unità (da 68 a 96), mentre quelli occorsi in occasione di lavoro sono stati 04 in meno (da 194 a 190).
Nel periodo in esame c’è un aumento di 29 casi mortali (da 230 a 259) nella gestione Industria e servizi e di 3 casi (da 24 a 21) in Agricoltura, mentre nel Conto Stato i decessi denunciati sono stati 2 in meno (da 8 a 6).
A perdere la vita sono stati 248 uomini (erano stati 225 nel 1° quadrimestre 2017) e 38 donne (30).
Una morte su 2 ha coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali si registra un incremento tra i due periodi di 36 casi (+31%).
In diminuzione, invece, le denunce che riguardano i lavoratori fino a 34 anni (da 40 a 35 casi) e quelli tra i 45 e i 49 anni (da 37 a 25).
Dall’analisi territoriale si evidenzia un incremento di 21 casi mortali nel Nord-Ovest, di 9 casi nel Nord-Est e di 10 al Centro. Diminuzioni si riscontrano invece al Sud (-7 decessi) e nelle Isole (-9). A livello regionale spiccano le 16 denunce in meno (da 21 a 5) dell’Abruzzo, teatro nel gennaio 2017 delle tragedie di Rigopiano e Campo Felice, i 9 casi mortali in meno in Sicilia (da 25 a 16) e i 6 in meno in Puglia (da 10 a 4). Aumenti significativi si registrano invece in Lombardia (da 35 a 50), Piemonte (da 18 a 27), Lazio (da 19 a 27) e Calabria (da 2 a 10).
L’aumento ha riguardato sia i lavoratori italiani (da 222 a 241 casi), sia quelle dei lavoratori stranieri (da 40 a 45).
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail, sempre al 30 aprile 2018, hanno un incremento del 5,5% (1.091 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, da 19.969 a 21.060), dopo quelli osservati nelle precedenti rilevazioni mensili: +14,8% a gennaio, +10,3% a febbraio e +5,8% a marzo.
L’aumento interessa tutti i comparti: nell’Industria e servizi le denunce di malattia professionale sono aumentate del 3,8% (da 15.915 a 16.526), in Agricoltura dell’11,2% (da 3.845 a 4.275), nel Conto Stato del 23,9% (da 209 a 259). 4
L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle tecnopatie denunciate al Sud (+649 casi), dove si concentra un quarto del totale dei casi protocollati dall’Istituto; al Centro (+396), dove i casi denunciati sono un terzo del totale; nel Nord-Ovest (+165) e nel Nord–Est (+4). Le Isole mostrano invece un calo di 123 casi.
In ottica di genere, si rilevano 957 casi in più per i lavoratori (da 14.540 a 15.497) e 134 in più per le lavoratrici (da 5.429 a 5.563). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (11.144 casi), con quelle del sistema nervoso (2.255) e dell’orecchio (1.470), continuano a rappresentare le prime malattie professionali denunciate (oltre il 70% del totale).

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