Terzo settore e volontariato, all’opera l’Osservatorio UniMc

Obiettivi: promuovere e sostenere una riflessione sulle potenzialità del Terzo settore e dell’Economia civile, per favorire il benessere collettivo e la qualità della vita dei cittadini, nonché per la creazione di nuova occupazione.
 
Macerata, 2018-06-08 – Secondo l’Istat, nel 2015 le istituzioni non profit attive in Italia erano oltre 300 mila per quasi sei milioni di persone attive in questo campo tra volontari e dipendenti. Se tutti assieme decidessero di smettere – è stato scritto – l’Italia si fermerebbe. Lo chiamano Terzo Settore, dopo lo Stato e l’impresa privata. Per capirne la portata sul territorio locale e le potenzialità in termini di benessere collettivo e di occupazione. l’Università di Macerata sta dando vita all’Osservatorio sul Terzo settore. I tratti e gli obiettivi di questa nuova realtà son stati definiti durante un recente incontro tra il rettore Francesco Adornato e i docenti promotori Stefano Perri, Eleonora Cutrini, Ninfa Contigiani.
L’Osservatorio sarà un luogo di studio, aperto a tutti i docenti dell’Ateneo maceratese che vorranno aderire, ma anche un luogo in costante dialogo su nuovi modelli di sviluppo e imprenditorialità sociale e civile con la ricca realtà cittadina e regionale del Terzo settore: imprenditoria sociale, cooperazione, associazionismo.
“In una fase di profondi cambiamenti economici e sociali dagli esiti ancora incerti, – spiegano i docenti promotori – si vuole contribuire ad una riscoperta dei fondamenti dell’economia come scienza sociale – anche in termini di innovazione della didattica –  affrancandosi dalle analisi puramente tecniche per abbracciare paradigmi più ampi e per questo in grado di cogliere la struttura, le diverse forme di organizzazione della società e la molteplicità dei rapporti economici. In questo complesso contesto si ritiene importante, in rapporto stretto con il territorio di cui si vorranno mappare ed osservare le esperienze e le pratiche già in essere, promuovere e sostenere strategicamente una riflessione sulle potenzialità del Terzo settore e dell’Economia civile, per favorire il benessere collettivo e la qualità della vita percepita dai cittadini, nonché per la creazione di nuova occupazione in quello spazio del mercato che non risponde alle logiche del profitto. Ciò è particolarmente rilevante per accompagnare i cambiamenti e le trasformazioni sociali in corso e rinsaldare il nesso tra la domanda e l’offerta di lavoro. Sulla base di queste prime coordinate essenziali sarà presto concretizzata l’apertura dell’Osservatorio alla disponibilità dei colleghi per iniziare, immediatamente dopo, l’attività di mappatura e approfondimento delle esperienze del nostro territorio”.

 
 

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