Banca del Piceno, Aldo Mattioli: “Riforme da realizzare senza esitazioni”
Il Presidente della Banca del Piceno, Aldo Mattioli, ritiene inarrestabile il cammino di riforma delle Banche di Credito Cooperativo.
ACQUAVIVA PICENA – “L’evoluzione delle Banche di Credito Cooperativo è un processo divenuto ora inarrestabile”. È questa, in sintesi, l’opinione del Presidente della Banca del Piceno, Aldo Mattioli, sull’autoriforma del Credito Cooperativo e sulle tempistiche di attuazione.
“Ritengo – prosegue il Presidente Mattioli – che le riforme abbiano bisogno di tante condizioni per consolidarsi, quella del Credito Cooperativo necessita di attenzione costruttiva, sensibilità ed aiuto. In questa fase di delicata definizione degli strumenti normativi interni e degli assetti organizzativi è necessario che le Istituzioni e la Vigilanza, italiana ed europea, favoriscano con sensibilità l’attuazione di quanto previsto dalla legge di riforma e dalle norme secondarie”.
Sui tempi di attuazione, il Presidente della Banca del Piceno condivide il documento congiunto diffuso da Confcooperative, Federcasse, Gruppo Bancario Iccrea, Cassa Centrale Banca, e Cassa Centrale Raiffeisen in cui si sottolinea che è interesse di tutti, dalle banche alle comunità territoriali, che la Riforma parta nei tempi ad oggi previsti dalla normativa, con l’avvio dei Gruppi Bancari Cooperativi programmato al più tardi per il 1° gennaio 2019.
“Si tratta – conclude Aldo Mattioli – di una sfida fondamentale per lo sviluppo del Paese e sia il Gruppo Bancario Iccrea, al quale la Banca del Piceno ha aderito, e sia la nostra stessa Banca, per il progetto di riforma, hanno già investito somme importanti e risorse. La Banca del Piceno inoltre ha già iniziato un piano di riorganizzazione e potenziamento per avere nuove opportunità di sviluppo nel suo futuro coniugando anche una crescita del proprio territorio di riferimento.
Tra le iniziative di rilievo e per interpretare al meglio le esigenze della nostra collettività, abbiamo deciso di iniziare una collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, affidandole un importante incarico con il compito di creare un osservatorio su alcuni settori della nostra economia”.
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