dalla Regione Marche

2018-07-13
IL FESTIVAL ‘LE PAROLE DELLA MONTAGNA’ TORNA A SMERILLO (FM) CON UNA RIFLESSIONE SULLE ‘RADICI’
Cesetti: “Un invito a restare per ripartire”
E’ tutto pronto a Smerillo per la nona edizione del Festival Le Parole della Montagna, il tradizionale appuntamento che ogni anno riunisce nel piccolo borgo del fermano pensatori, filosofi, artisti, poeti, musicisti, teologi, alpinisti di grande caratura culturale e umana. Dal 15 al 22 luglio un susseguirsi di incontri, laboratori, musica e arte, in ambientazioni suggestive e nel bosco per condividere riflessioni su una parola suggerita dalla montagna, quest’anno è “radici.
In risposta alla parola “fragilità”, messa a tema lo scorso anno a seguito dei tragici eventi sismici, la nona edizione è un invito a ripartire: siamo fragili, è vero, ma siamo anche forti grazie alle nostre radici che ci legano al territorio, alle tradizioni e costituiscono un bagaglio essenziale della nostra identità.
“La strategia di questo esecutivo – ha detto l’assessore Fabrizio Cesetti intervenuto alla presentazione stampa con il Sindaco di Smerillo, Antonio Vallesi, il vicesindaco, Tonino Severini e il Direttore Artistico del Festival, Simonetta Paradisi – è accompagnare la rinascita delle zone colpite dal terremoto valorizzando tutte le opportunità per innescare un processo di ripresa economica e sociale partendo proprio dal superamento delle fragilità. Vogliamo ricostruire e rilanciare le aree interne più forti di prima nella loro bellezza, capaci di reagire e accogliere visitatori. La manifestazione è un’opportunità, un invito a restare per ripartire. In questa direzione il progetto banda ultra larga, già approvato, i cui lavori nel Comune di Smerillo partiranno a fine settembre. Investimento importante che crea le condizioni necessarie anche per ricostruire il senso di comunità. La ricostruzione, che non può essere solo materiale – ha rimarcato Cesetti – deve quindi essere un’opportunità per ripartire e rilanciare il nostro straordinario territorio, puntando su elementi di forza che portano turismo: paesaggio, beni culturali e artistici, prodotti di qualità. Il merito del Festival di Smerillo sta proprio nel saper attrarre con il suo programma poliedrico e molto ricco, un appuntamento estivo da non perdere nel pieno rispetto della montagna e della sua magia”.
“Le strutture ricettive – ha detto il Sindaco Vallesi – sono già tutte prenotate, in tanti da tutta Italia e anche stranieri vengono a Smerillo per partecipare alla manifestazione ad ogni sua edizione. Occasione di qualità per conoscere tutto il paesaggio dei Sibillini e apprezzare quello che offrono, compresa la cucina”.
La caratteristica del Festival, già dalla sua prima edizione, è un programma tutto intessuto fin nei minimi dettagli, intorno alla parola scelta, senza che nulla sia lasciato al caso. “Radici è la risposta alla fragilità, siamo radicati al territorio, non ce ne andiamo – ha spiegato il Direttore Artistico Paradisi – L’immagine metaforica delle radici è molto forte; le radici sono immerse nel profondo della terra e sorreggono e nutrono l’intero albero. La metafora ci restituisce l’idea di una forza che scaturisce dalla natura stessa dell’organismo vivente, dalla sua parte più profonda, dal suo fondamento. Adattata all’Uomo, questa metafora conduce alla ricerca delle tradizioni e dell’identità e del modo in cui le une influiscano sull’altra. Il Festival vuole sprofondare proprio nelle accezioni metaforiche più varie della parola radici, avendo sempre in mente l’Uomo, con l’obiettivo di lasciare interrogativi scomodi che chiedono una risposta”.
PROGRAMMA
Tanti saranno i campi di indagine. Domenica 15 luglio si inizierà con un’escursione, organizzata del CAI di Amandola, sul Monte delle Rose per ammirare la fioritura di Castelluccio di Norcia e vivere un’esperienza personale di ascesa alla vetta. Nelle serate dal 16 al 18 luglio, al Giardino Tronelli di Montefalcone, con la collaborazione della Pro Loco, sarà la volta del migliore Cinema d’autore selezionato dal Trento Film Festival e dell’appuntamento con Nasim Eshqi, la climber iraniana che arrampica senza velo e con lo smalto sulle unghie. Giovedì 19 luglio si inaugurerà la mostra personale dell’artista Alessandro Giampaoli, curata da Cecilia Casadei, presso il MACS (Museo arte contemporanea di Smerillo) e dopo cena, al buio del Grande Faggio, soul reading con il dendrosofoTiziano FratusVenerdì 20 luglio dopo aver accolto un gruppo di camminatori che arriveranno a piedi a Smerillo da Fiastra, con la guida della Compagnia dei Cammini, si cercherà di comprendere se le radici dell’Uomo si aggrappano al territorio o alla cultura, per poi volare alto, verso le radici piantate nel cielo alla ricerca della trascendenza, con don Fabio Rosini. Alla ricerca della parte più oscura dell’Uomo, dove le radici incontrano la luce, ci condurrà lo psicoanalista Graziano Martignoni.
Sabato 21 luglio, dopo la presentazione del libro di Franco Michieli, si andrà alle radici del futuro, per capire come poter affrontare le emergenze economiche, sociali ed ecologiche che ci riserva il futuro, con Vittorio Cogliati Dezza e Gianni Silvestrini.
Spesso la ricerca delle radici conduce alla ricerca della purezza e della razza: i genetisti Carlo Alberto Redi e Manuela Monti, ci spiegheranno se esiste davvero la razza.
Per lo spettacolo, due grandi appuntamenti; il venerdì con la taranta ed il saltarello di Ambrogio Sparagna ed il suo trio, alle radici della tradizione musicale italiana; il sabato con l’esilarante teatro diPietro Massimo Macchini, che ha dichiarato guerra a chi tradisce la propria identità territoriale.
In un docu-film, gli anziani di Smerillo e Montefalcone racconteranno le loro e le nostre radici e tradizioni. Importante appuntamento  sono i laboratori, per chi vuole mettersi in gioco e diventare protagonista delle giornate del Festival: basterà scegliere fra lo yoga, l’orientamento senza mappe e la ricerca del nostro centro interiore. Per i bambini l’appuntamento nel bosco con i racconti di Elena Belmontesi e le magie di Frate Mago.
Alla poesia, cui è dedicato sempre un grande spazio all’interno del programma del festival, quest’anno viene riservato un posto d’onore. A Smerillo, infatti, si riuniscono in un grande convegno una trentina di poeti, fra i quali alcuni dei più significativi oggi attivi in Italia, per riflettere insieme sul tema davvero “radicale” del rapporto fra la parola e lo spirito.
Chiuderà la kermesse, il tanto atteso appuntamento con Moni Ovadia, per una riflessione su radici, confini e diaspore.
Anche l’ambientazione del Festival, il Borgo di Smerillo, non è lasciata al caso. È tutto piccolo a Smerillo. Sono piccoli gli spazi; è piccolissimo il numero degli abitanti; è piccolo, quasi inesistente l’appeal commerciale del Borgo. Ma grandi sono i panorami che si ammirano da Smerillo, grande la luce che illumina la cima del crinale roccioso su cui si arrocca il Borgo medievale; grandi le emozioni che offre un luogo così ridotto all’essenziale. Condizione ottimale, per chi vuole ritrovare se stesso. Il tutto esaurito nelle strutture recettive di tutta la zona conferma l’importanza della manifestazione anche e soprattutto sotto il profilo della ripresa economica e turistica dopo il sisma che ha ferito la zona montana; far ripartire il territorio attraverso un turismo culturale è ciò su cui ha puntato l’amministrazione comunale di Smerillo.
Programma dettagliato su www.leparoledellamontagna.it
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Il presidente Ceriscioli incontra a Roma l’amministratore delegato Rfi Maurizio Gentile. Trattate le questioni riguardanti l’Orte-Falconara, la Civitanova-Albacina, intermodalità bici-treno.
Ceriscioli: “Incontro proficuo”. Gentile: “Fattiva collaborazione”
“Un importante e proficuo incontro per fare il punto su tutte le principali questioni infrastrutturali che riguardano la rete ferroviaria delle Marche”. È quanto riferisce il presidente Luca Ceriscioli che ha incontrato (ieri), a Roma, l’amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile. “Abbiamo trattato, uno a uno, tutte le questioni ferroviarie marchigiane, trovando grande attenzione e disponibilità da parte di Rete Ferroviaria Italiana”, sottolinea il presidente. Oltre al raddoppio della “Orte – Falconara”, al nodo di Falconara e all’elettrificazione della “Civitanova – Albacina”, si è parlato della intermodalità tra la rete ferroviaria e le ciclovie in corso di realizzazione. “Con l’amministratore delegato, abbiamo fatto il punto dettagliato sui principali snodi di interesse regionale, come quello a nord di Ancona. In particolare, per quanto riguarda il raddoppio della Falconara – Orte, si è parlato della necessità di attivare un raccordo strategico con l’Umbria e sono stati analizzati i progetti in corso, finanziati o con investimenti programmati. Si è discusso anche della questione che riguarda l’eliminazione dei passaggi a livello con sottopassi ferroviari, in modo da migliorare la viabilità locale e la vivibilità dei centri marchigiani coinvolti”. Novità sono in vista per la Civitanova – Albacina: “In attesa dell’elettrificazione della linea – riferisce Ceriscioli – si è deciso di lavorare su un’ipotesi che preveda la sostituzione del treno a gasolio, con un mezzo che viaggi a combustibile ecosostenibile o da fonte rinnovabile, senza escludere progetti innovativi, sui quali abbiamo manifestato la massima disponibilità a collaborare”. Un focus particolare dell’incontro con Gentile ha riguardato le ciclovie marchigiane che coincidono, in gran parte, con i tracciati ferroviari: l’Adriatica, la valle del Chienti, lungo l’Esino, quella del Tronto. “Quattro ciclovie che seguono parallelamente la linea ferroviaria. È interesse comune, della Regione e di RFI, di sviluppare assieme tutte le integrazioni che posso essere realizzate tra treno e bicicletta, usufruendo delle varie stazioni presenti lungo il tracciato. Un interscambio valutato positivamente da RFI, di grande valore per lo sviluppo delle due infrastrutture, sul quale si è manifestato un reciproco impegno nel momento in cui andranno avanti i progetti in corso”. Come Rete Ferroviaria Italiana, ha dichiarato Maurizio Gentile, “cerchiamo sempre di intercettare al meglio le esigenze di mobilità e di sviluppo dei territori. L’incontro con l’amministrazione regionale ha rappresentato l’occasione per analizzare i progetti attualmente in campo e ribadire la nostra più fattiva collaborazione. Siamo già al lavoro per migliorare ulteriormente la rete marchigiana e quindi l’esperienza di viaggio dei cittadini, anche attraverso l’eliminazione di numerosi passaggi a livello, nonché cercando di valorizzare le linee ferroviarie dismesse, riutilizzabili come greenways”.
Aperto, a Fossombrone, il primo cantiere della banda ultra larga nella provincia di Pesaro e Urbino, visitato dal presidente Ceriscioli
È stato aperto, a Fossombrone, il primo cantiere della banda ultra larga nella provincia di Pesaro e Urbino, visitato, questa mattina, dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, accompagnato dall’assessore regionale Fabrizio Cesetti e dai consiglieri regionali Andrea Biancani, Gino Traversini e Piergiorgio Fabbri. “È il primo comune della provincia che partecipa al progetto, che coinvolge 236 municipi marchigiani – ha detto Ceriscioli – Iniziamo, in quasi tutte le province, l’estensione della fibra ottica. Con la banda ultra larga siamo in grado di servire anche la parte più interna del territorio, quella dove il mercato non arriverebbe mai. Garantiamo un’infrastruttura essenziale ai cittadini che vogliono mettersi in rete e alle aziende che lavorano con tutto il mondo, portando anche servizi che hanno bisogno di essere collegati in rete ai centri principali. Fossombrone rientra in un progetto strategico e importante che coprirà tutta la regione. È bello, ogni volta, vedere partire questo lavoro che connetterà i cittadini marchigiani attraverso le tecnologie più all’avanguardia”. Per lo sviluppo della banda larga nelle Marche sono a disposizione 105,4 milioni di euro di fondi europei, nazionali e regionali. Coinvolgerà 700 mila persone e circa 400 mila tra abitazioni e imprese. Il progetto, realizzato dalla società Open Fibra (aggiudicataria di una gara indetta da Infratel, società del ministero dello Sviluppo economico), permetterà, nel corso di un triennio, di realizzare un’autostrada informatica di circa 3.300 km.
 
FERMO BIOLOGICO ANNUALITÀ 2018 – LE PROPOSTE DI MODIFICA DELLA REGIONE MARCHE
 
Le preoccupazioni degli operatori per l’intenzione del Ministero della Pesca di definire un fermo pesca uniforme per tutto l’Adriatico e le proposte per scongiurarle, sono i temi oggetto di una nota inviata al Ministero dall’assessore regionale alla Pesca marittima, Angelo Sciapichetti. “Raccogliendo le richieste degli operatori – informa l’Assessore – e condividendo il parere delle associazioni, la Regione Marche chiede che venga riproposto il fermo con le stesse modalità adottate per l’annualità 2017. In particolare chiediamo di distinguere due zone, quella a nord fino a San Benedetto del Tronto (escluso) con un fermo fino alla fine del mese di Agosto ed una a sud, da San Benedetto del Tronto (compreso) con un fermo dall’inizio del mese di settembre in poi. In subordine si potrebbe configurare un fermo da San Benedetto in poi con inizio alla metà del mese di agosto che veda la sovrapposizione di due settimane con le marinerie della zona nord. La necessità di prevedere un fermo pesca non uniforme per tutta la riviera risponde anche alla necessità di non creare totale assenza di prodotto ittico locale e, quindi, dipendere totalmente dalle importazioni proprio nel periodo estivo in cui si registra la maggiore affluenza turistica nei comuni costieri marchigiani. Abbiamo inoltre colto l’occasione per raccomandare che gli indennizzi destinati agli operatori e legati ai periodi di fermo biologico, possano essere liquidati con sollecitudine al fine di alleviare il già difficile periodo di crisi economica che da tempo affligge gli operatori del settore”.
 
Demanio Marittimo KM 278
dalla Regione MarcheSi svolge il 20 luglio 2018, al km 278 del litorale di Marzocca di Senigallia, l’ottava edizione della notte dell’architettura, delle arti, del design:Demanio Marittimo.Km-278, come sempre dalle 6 di sera alle 6 del mattino. Dedicata al tema Coexistence, inviterà nuovi ospiti internazionali sui palchi allestiti in riva al mare per un racconto della contemporaneità che dura fino all’alba, con talk, conferenze, workshop e produzioni live.
Il progetto è a cura di Cristiana ColliPippo Ciorraed è promosso dalla rivista MAPPE –  direttore editoriale Cristiano Toraldo di Francia– con la collaborazione del MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e con il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni culturali nazionali e internazionali.
Ogni anno su questo tratto di litorale adriatico si riunisce una comunità ampia e mobile, tenuta insieme dalla fiducia nel progetto, applicato ad architettura, arte, design, impresa, territorio e sempre diretto all’innovazione sociale. Edizione dopo edizione, questa comunità ha preso forma grazie alle centinaia di voci italiane e internazionali che la hanno animata e a un sistema di reti che dal territorio si sono aperte alle due sponde dell’adriatico e infine a una prospettiva globale. Riprendendo le fila dall’edizione del 2017, dove la parola chiave era proprio comunità, il tema della coesistenza, di idee, di storie, di traiettorie, di migrazioni, assuhttp://www.ilmascalzone.it/2018/07/giornata-inaugurativa-al-madonna-del-soccorso/me quest’anno un significato ancora più attuale.
link dove sarà possibile trovare la cartella stampa della presentazione dell’ottava edizione di Demanio Marittimo – km278 in programma il 20 luglio, completa di foto delle scorse edizioni.
 
http://bit.ly/DMKm278_2018
 
Giornata inaugurativa al “Madonna del Soccorso”

 
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