dalla Regione Marche

2018-07-26
PARIFICA CORTE DEI CONTI, MARCHE PROMOSSE SI CONFERMANO VIRTUOSE
Cesetti: “Solo con i conti in ordine si cresce. Le Marche dove il fisco pesa di meno, mai nessun aumento delle tasse”
 
La Sezione regionale di controllo per le Marche della Corte dei Conti ha pronunciato il giudizio di piena parificazione del rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2017.
“Continua ad essere confermata l’attenta e virtuosa gestione delle politiche di bilancio con cui ci siamo sempre distinti” ha dichiarato l’assessore Fabrizio Cesetti nel corso suo intervento   questa mattina all’udienza di parifica.
“Proseguiamo su questa strada perché solo con i conti in ordine si cresce e si affronta la grande sfida della ricostruzione post terremoto perché con essa si realizzino opportunità di rilancio  per i tanti territori colpiti e devastati dal sisma; perché la ricostruzione stessa non può riguardare solo immobili ed infrastrutture private e pubbliche, ma dovrà essere soprattutto ricostruzione morale, sociale ed economica e che imporrà alla Regione di guidare e sostenere le nostre comunità sociali, politiche e istituzionali. Ricostruire il senso di comunità innanzitutto. Questa la sfida più grande – ha concluso Cesetti – e ad essa non ci sottrarremo”.
Con il giudizio di parifica la Corte dei Conti certifica la gestione efficace nel rispetto delle norme contabili, il buon andamento dell’azione amministrativa, la tutela degli equilibri di finanza pubblica, l’efficiente gestione della sanità, l’utilizzo responsabile dei fondi comunitari.
“In continuità con gli esercizi precedenti – aggiunge l’assessore –  la Regione Marche si riconferma tra le Regioni ‘benchmark’, cioè quelle di riferimento per la sanità italiana; ha rispettato gli equilibri di bilancio, riducendo la pressione fiscale a titolarità regionale; ha ridotto in modo consistente il debito e ha rispettato l’indicatore di tempestività di pagamento delle transazioni commerciali”.
Le Marche sono tra le regioni dove il fisco pesa di meno (- 15,2% sulla media nazionale, con una addizionale Irpef pro-capite ben al di sotto della media nazionale), ha rilevato con soddisfazione l’assessore. “Questa Amministrazione regionale non aumenterà mai la tassazione perché ciò graverebbe sui cittadini che già ne sopportano un peso eccessivo. Anzi, si cercherà di confermare le importanti riduzioni operate in questi anni”.
“L’impegno straordinario per il rilancio degli investimenti, la capacità, l’ordine e la solidità che distinguono il bilancio della Regione Marche e la circostanza che la stessa versa più tasse allo Stato ricevendo, in cambio, meno trasferimenti in termini di spesa pubblica, ci ha portato verso la decisione di attivare un percorso istituzionale per l ‘Autonomia differenziata’.
A questo proposito ci stiamo recando a Roma per incontrare, insieme alla Regione Umbria, il Ministro Erika Stefani per l’avvio del Tavolo di confronto istituzionale”.
Soddisfazione da parte di Cesetti per il quadro che emerge dall’udienza di oggi improntata sulla leale collaborazione con gli organismi di controllo, perché “il migliore utilizzo delle risorse pubbliche è nell’interesse fondamentale dei cittadini”.

PERCORSO PER AUTONOMIA ART. 116 COSTITUZIONE: IL PRESENTE LUCA CERISCIOLI INCONTRA IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI

Questo pomeriggio il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, insieme con il presidente dell’Umbria Catiuscia Marini, ha incontrato il ministro per gli Affari regionali Erika Stefani per avviare il percorso istituzionale, che vede lavorare congiuntamente le due Regioni per una maggiore autonomia, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione. “Un incontro molto positivo” ha dichiarato il presidente Ceriscioli al termine dell’incontro. “ll ministro – ha detto – ha ascoltato le richieste di Marche e Umbria. Ci siamo soffermati sull’elenco dei temi sui quali si chiede l’autonomia, in particolare beni culturali, protezione civile e sanità. È stata accolta la proposta di firmare un accordo preliminare per lavorare su tavoli di lavoro su temi specifici e abbiamo accolto anche la disponibilità del ministro per una visita nelle due regioni. E’ stato possibile avviare questo percorso di autonomia perché siamo due Regioni virtuose su diversi aspetti, dalla sanità al bilancio. Siamo Regioni benchmark per il sistema sanitario regionale e utilizziamo le risorse con rigore, riuscendo ad offrire comunque servizi di alta qualità per i cittadini. Il tema dell’autonomia ci permette di gestire questioni molto importanti e di poter incidere in modo più determinante per creare quel circolo virtuoso e quel valore aggiunto che permette all’economia di crescere su diversi aspetti come per esempio per il turismo”.

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