dall’Amat
2018-07-12
TAU, DOMENICA 15 LUGLIO ALL’AREA ARCHEOLOGICA DI CORINALDO
LA STORIA DI ANTIGONE CON ANITA CAPRIOLI
Domenica 15 luglio il TAU/Teatri Antichi Uniti prosegue all’Area Archeologica Santa Maria in Portuno di Corinaldo con La storia di Antigone. Favola in musica per cornacchie, cani selvatici, maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore. Anita Caprioli, attrice sensibile e colta, si cimenta in una rilettura dell’Antigone attraverso il testo della scrittrice scozzese Ali Smith, scelto da Alessandro Baricco come una delle storie “da salvare”, in un perfetto connubio con le melodie del cantante e musicista Didie Caria (semifinalista di X Factor edizione 2012-2013).
Prima dello spettacolo – l’ottavo della rassegna regionale di teatro classico promossa da MiBACT, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, AMAT e i Comuni del territorio sedi di teatri e luoghi suggestivi – alle ore 19.30 avrà luogo la visita all’area archeologica di Santa Maria in Portuno (ingresso gratuito) a cura del Comune di Corinaldo, del Consorzio Città Romana di Suasa e del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna.
Anita Caprioli – diretta dalla regia di Roberto Tarasco – offre un’intensa interpretazione che si unisce efficacemente alle installazioni vibranti e surreali dello scultore Giovanni Tamburelli e alla cura dell’abito realizzato dall’atelier di Fabiana Bassani. Il lavoro ha debuttato al Teatro Olimpico di Vicenza nella 65ª Rassegna di teatro classico diretta dal regista Lituano Eimuntas Nekrosius.
La storia di Antigone è il resoconto di una cornacchia appollaiata su una delle 7 porte di Tebe. Dalla sua formidabile posizione il pennuto assiste al tentativo di Antigone di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re Creonte. Scoperta da una guardia, Antigone viene condannata ad essere tumulata in una grotta. A seguito delle profezie dell’indovino Tiresia e alle suppliche del 15 anzianissimi Anziani della Polis, il Re decide infine di liberarla. Troppo tardi: Antigone nel frattempo è morta. Questo porta al suicidio del figlio di Creonte Emone, promesso sposo di Antigone, e al decesso della madre, moglie del re: “E morirono tutti felici e contenti”! Rimane la cornacchia, con la sua fresca nidiata di cornacchiotti satolli di cibo, a raccontare la storia dal principio. Sono più importanti le leggi degli uomini o quelle di Dio? E queste ultime esistono, o sono anch’esse leggi di uomini ammantate di sacralità? Può una donna contrapporsi al potere di un uomo? E se questi è un re? Cosa è più giusto? Difendere i diritti del fratello o far rispettare la legge, anche se colpisce i familiari? Suscitando questi interrogativi Antigone rimane, a distanza di millenni, una straordinaria storia di emancipazione. La vicenda di una donna che con il coraggio di una visone “altra” e “alta” rivendica il suo diritto a parlare e si ribella a una ristretta concezione del potere tutta maschile. E più in generale la storia di una contestazione, risoluta e avventata, contro la “tirannia” della legge.
Lo spettacolo è prodotto da Nidodiragno. Per informazioni Ufficio IAT 071 7978636. Biglietti 10 euro posto unico.
Biglietteria presso l’area archeologica dalle ore 20.30. Inizio spettacolo ore 21.30.
PESARO, VENERDÌ 13 LUGLIO
MITO, DANZA E FUOCO A ROCCA COSTANZA CON EMBER DI ZIYA AZAZI
Un viaggio ancestrale nell’eterna lotta tra uomo e fuoco, uno spettacolo potente, travolgente e intenso in cui dialogano mito, danza e fuoco. Venerdì 13 luglio a Pesaro (Rocca Costanza) giunge l’artista turco Ziya Azazi con il suo Ember, atteso ed esclusivo appuntamento internazionale, che indaga il mito di Prometeo che rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini. Il lavoro è basato sulla ripetizione dei gesti e sul movimento di rotazione tipico della danza sufi, attraverso cui l’artista affronta alcuni temi a lui cari: l’istinto distruttivo insito nell’essere umano, il dolore nella presa d’atto della mortalità, la fine inevitabile di tutto. Lo spettacolo è proposto nel cartellone del TAU/Teatri Antichi Uniti – ventesima rassegna regionale di teatro classico promossa MiBACT, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, AMAT e i Comuni del territorio sedi di teatri e luoghi suggestivi – e nell’ambito di Rocca Costanza Scena Aperta promossa dal Comune di Pesaro. Lo spettacolo è preceduto alle ore 19.30 dalla Visita alla Domus dell’Abbondanza a cura di Sistema Museo (ingresso gratuito).
La circolarità è un altro elemento chiave di lettura del lavoro di Azazi e lo collega al tempo del mito. Come in un tempo antico, Azazi mette in scena la lotta di tutta l’esistenza attraverso un lavoro coreografico basato sull’interpretazione personale del movimento che porta a una crescente consapevolezza della impossibilità di percorrere tutte le possibili strade della propria esistenza. La vita diventa un cerchio irreversibile, un’inevitabile trappola. Ember non fornisce risposte semplici. Suggerisce invece allo spettatore di considerare l’inizio e la fine, dove cominciano e dove finiscono, e se il fuoco nel cerchio è un inizio o una fine. In questo lavoro l’uso del fuoco intensifica la complessità delle dualità del vivere: gioia e dolore, inizio e fine, presenza e assenza, vita e morte.
Ziya Azazi, nato nel 1969 a Antiochia in Turchia, nel 1986 si è spostato a Istanbul dove si è laureato in ingegneria. Negli anni dell’università inizia a studiare danza e dal 1990 al 1994 lavora con il Teatro di Stato di Istanbul dove crea le sue prime coreografie. Ha lavorato con molti artisti come Jan Fabré, Cem Ertekin, Aydin Teker, Sebastian Prantl, Philippe Arlaud, Anne-Marie Gros, Ismael Ivo, Marcia Haydée, Yoshi Oida e Thierry Smits. Nel 1999 inizia a studiare le danze tradizionali dei Sufi e ha coreografato molte interpretazioni su questo tema. Ha partecipato a vari festival internazionali tra cui Polyzentral, Hamburg, Liteside, Amsterdam, Teatro Europeo, Torino, Dias de Danza, Barcelona Sitges, Sziget, Budapest, Trafalgar Square, Londra, Images of the Middle East, Copenhagen, Danse en Ville, Brussels-Luxembourg, I-DANS Solists, Istanbul, Les Eclats Choreographiques, Niort, III Festival de Solos y Duetos, Venezuela. Ha eseguito i suoi lavori al National Museum di Singapore, National Library, Londra, St. Irene Church, Istanbul, Fadjr International Theatre, Teheran, e al gala di inaugurazione del 44° Golden Orange Film Festival, Antalya.
Concept, coreografia e danza di Ember sono di Ziya Azazi, drammaturgia e testi di Isin Onol, musiche di Mike Ottis, costumi di Ischiko. Lo spettacolo è prodotto da Za&office, Freeart, Mediterrania Manresa.
Informazioni e biglietti: Tipico.tips 0721 34121, biglietteria Rocca Costanza 334 3193717, la sera di spettacolo dalle ore 20.30. Inizio spettacolo ore 21.30.
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