Metti un martedì in via Falcinelli
TUTTO PRONTO PER IL PRIMO APPUNTAMENTO
Il 17: teatro, arte di strada, street food tra cooperazione e inclusione. Ospite l’attore Giuseppe Semeraro
Montemarciano – Tutto pronto per il primo dei tre appuntamenti di “Metti un martedì in ”, lo street fest con la direzione artistica dell’Associazione Asini Bardasci, il fondamentale supporto del Comune di Montemarciano e, quest’anno, con la collaborazione della Consulta Giovanile e dell’Associazione Commercianti di Montemarciano.
Si parte infatti questo martedì, 17 luglio, con un’onda continua di eventi, tutti ad ingresso gratuito, su via Falcinelli, arteria di Montemarciano che si trasforma in un laboratorio a cielo aperto di socialità, cooperazione e inclusione che coinvolge dai commercianti ai bambini passando per gli adolescenti e i rifugiati politici e richiedenti asilo.
Si inizia alle ore 18 con “M’impari!?”, un laboratorio di eco-sostenibilità indirizzato ai più piccoli a cura di Legambiente Marche. Dalle 19 poi uno dei giochi più famosi al mondo, “Il gioco dell’oca” viene rivisitato e portato in strada in una sorta di gioco di società sfuggito all’intimità delle mura domestiche.
Grazie al contributo dei commercianti che se ne sono fotti promotori, dalle 19.30 si apre lo spazio aperitivo e cena sotto il loggiato con lo street food proposto dai ristoratori di Montemarciano.
Dalle ore 21.30 invece è tempo di risate e divertimento con il Gran Galà di Clownerie, uno spettacolo che vedrà protagonisti gli artisti di strada Kalù e l’Onironata, della fucina fanese di Spazio Ortica.
Per gli amanti del teatro poi un appuntamento imperdibile. Una vera chicca che arriva a Montemarciano portando una bella storia del sud. Giuseppe Semeraro di Principio Attivo Teatro alle ore 22.30 inscenerà“Digiunando davanti al mare”, in un’ora l’appassionante ritratto di Danilo Dolci, il Ghandi della Sicilia che si è battuto accanto agli ultimi della sua terra.
Un fitto programma che già dal primo dei tre martedì, tra gioco, riflessione e spettacolo lavora per riedificare una socialità perduta e per regalare ad un borgo, che come tanti altri rischia lo spopolamento, un contenitore culturale, propositivo, vivo, collettivo, cooperativo. Prossimo appuntamento poi fissato per martedì 24.
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