Silvana Giacobini, “Albertone. Alberto Sordi una leggenda italiana”
San Benedetto del Tronto – Silvana Giacobini presenterà il libro “Albertone. Alberto Sordi una leggenda italiana” martedì 10 luglio alle ore 21,30 in Piazza Sacconi, al Paese Alto di San Benedetto. Conversa con la scrittrice Roberta Alessandrini. Evento organizzato dall’Associazione “I luoghi della Scrittura” dalla Libreria La Bibliofila con il Patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale.
Silvana Giacobini, romana di nascita e milanese di adozione, è sposata e ha una figlia. È stata direttore di Gioia, ha progettato e diretto Chi, e ha diretto Diva e donna, che ha ideato per Cairo Editore. Ha collaborato inoltre con vari quotidiani e condotto trasmissioni per la Rai e per Mediaset. Ha scritto i romanzi La signora della città e Un bacio nel buio (Mondadori, 1994 e 1999), da cui sono stati tratti gli omonimi film per la tv; il libro di ritratti Celebrità (Mondadori, 2001); il romanzo breve Diana, l’ultimo addio (apparso a puntate su Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) e la raccolta di poesie I fiori sul parabrezza (Rai-Eri, 2003). Del 2007 è Chiudi gli occhi (Cairo-Rai Eri), il primo romanzo con Chiara Bonelli protagonista, che si è aggiudicato il Premio internazionale Il Mulinello per la narrativa, il Premio Colapesce, il Premio Personalità Europea e il Premio speciale della Giuria «Un libro per l’estate». Oltre il Premio Cimitile e il Premio Letterario Nazionale Albori, si sono aggiunti altri riconoscimenti quando nel 2009 è uscito Conosco il tuo segreto (Cairo-Rai Eri), il secondo della serie con Chiara Bonelli. Entrambi i romanzi sono tradotti in Germania (Aufbau) e Repubblica Ceca (Metafora). Del 2010 è Sophia Loren, una vita da romanzo (B.C. Dalai Editore) tradotto in Spagna presso Ediciones B. Per Cairo ha pubblicato Chiudi gli occhi (2007), Conosco il tuo segreto (2009), La settima anima (2011) e Il leone di terracotta (2013) . I suoi libri sono tradotti in Germania, Spagna, Repubblica Ceca e Polonia.
IL LIBRO
Mostro sacro del cinema italiano, amato dalla critica e dal pubblico, in sessant’anni di carriera Alberto Sordi ha interpretato più di centoquaranta film, che ne hanno fatto il protagonista indiscusso della commedia rosa e nera di casa nostra.
Nato a Trastevere da un professore di musica, concertista all’Opera di Roma, e da un’insegnante elementare, è stato bambino con la voce di soprano, ballerino di fila, suonatore di mandolino, doppiatore del goffo Ollio e del sexy Marcello Mastroianni, attore, sceneggiatore, compositore, regista: tutto questo prima di diventare l’Albertone nazionale. Sullo schermo è stato: medico della mutua, scapolo, marito, vedovo, uomo d’affari spregiudicato, giudice corrotto, imputato in attesa di giudizio, speculatore, avido, cinico, furbo, ingenuo. E grande avaro. Tutto e il suo contrario, disegnando film dopo film i vizi, tanti, e le virtù, forse meno, dell’italiano medio, specchio dell’evolversi di un’Italia che si stava lasciando alle spalle la povertà della guerra per en¬trare in una nuova fase di sviluppo economico.
A quindici anni dalla sua scomparsa, il 24 febbraio 2003, Silvana Giacobini, che lo ha incontrato da giornalista alle prime armi e poi intervista¬to più volte per i settimanali da lei diretti, ricorda il grande attore romano ripercorrendo la sua straor¬dinaria vita e raccogliendo le testimonianze di chi lo ha conosciuto da vicino. Racconta della sua famiglia, le amatissime sorelle, Aurelia e Savina, e il fratello Pino; degli amori, grandi e piccoli; dei tic e le passioni. Ma, soprattutto, attraverso le trame dei suoi film più famosi, come Un americano a Roma, La grande guerra, Il vedovo, I vitelloni, solo per citarne qualcuno, ripercorre la genialità artistica e creativa di Sordi, attore-simbolo di decenni della storia del nostro Paese, cercando di penetrare il mistero dell’uomo velato dalla celebrità del divo.
© 2018, Redazione. All rights reserved.